Quando finisce Porta Portese?
Porta Portese: domeniche romane! Aperto sempre, ma chiude tra le 14:00 e le 15:00, variabile secondo stagione e affluenza. Arrivo mattutino consigliato!
A che ora termina il mercato di Porta Portese a Roma? Orari e info.
Dunque, Porta Portese… Che casino la domenica! Ci sono stato un sacco di volte, tipo la prima volta sarà stata boh, 15 anni fa? Forse meno, non ricordo di preciso, ma era sempre pieno zeppo.
Il mercato è aperto ogni domenica, questo è sicuro. Non c’è una data di fine tipo “il 20 dicembre chiudiamo”, è sempre lì.
Per l’orario, diciamo che verso le 14:00-15:00 inizia a smobilitare, ma dipende un po’ dalla stagione e da quanta gente c’è. Io ti consiglio di andarci la mattina presto, tipo verso le 9:00, così eviti la bolgia e trovi le cose migliori. Un mio amico ha trovato una giacca di pelle fighissima per tipo 20 euro. Ah, era tipo maggio del 2018, mi pare. Che affare!
Informazioni generali:
- Apertura: Ogni domenica
- Chiusura: Generalmente tra le 14:00 e le 15:00
- Consiglio: Arrivare al mattino
Quando chiude Porta Portese?
Porta Portese chiude? Un’ora? Due? Dipende. Domenica. Roma.
- 14:00: smontaggio.
- 15:00-16:00: fine.
- Mattina: migliore scelta.
Quest’anno, ho visto con i miei occhi. Prendi nota: un caos ordinato, ma devi essere rapido. Altro da aggiungere? No? Perfetto.
Mia esperienza personale: trovato un vinile raro, edizione limitata del 78, ma ho dovuto lottare.
Dove inizia e finisce Porta Portese?
Porta Portese… un respiro di storia, un sussurro di tempo. Inizia, immagino, lì, dove la via Portuense si apre, un respiro ampio, quasi un invito. Quel respiro antico, carico di polvere e di sole, si perde poi nella domenica, un fiume di gente, di voci, di oggetti dimenticati che ritrovano vita.
Un caleidoscopio di colori, di profumi, di rumori… Ogni banchetto è un microcosmo, un universo a sé stante. Ricordi di nonni, di bisnonni, di storie vissute e storie da vivere. Il tempo si piega, si allunga, si stringe. E finisce? Dove finisce il cuore di Roma? Dove finisce la magia? Vicino a Trastevere, sì, lo so, ma è un confine sfumato, una linea che si dissolve nella nebbia del ricordo. Lì, dove i vicoli si perdono, dove la luce del tramonto si infila tra i palazzi.
- Via Portuense, il punto di partenza, l’inizio di una ricerca.
- Lo spiazzo, cuore pulsante della domenica, ricorda i miei pomeriggi infantili.
- Viale Trastevere, un confine incerto, la fine di un sogno, una promessa di ritorno.
Ogni oggetto, ogni sorriso, una poesia silenziosa. Ogni domenica, un nuovo capitolo di questo libro senza fine. Ricordo mia nonna, che amava il mercato, i suoi colori vivaci. Anche il mio cane, Toby, lo amava, soprattutto i profumi strani. Il mercato è un respiro, un sussurro antico, uno spazio che vive, respira e pulsa. Un luogo che non ha confini, ma solo un’anima. Porta Portese è un sentimento, non un luogo. È nella mia memoria di bambino che vedo ancora il sole romano che illumina le bancarelle.
Quest’anno, 2024, il mercato continua la sua tradizione, un ciclo infinito di oggetti ritrovati e ricordi condivisi.
In che giorni cè il mercato a Porta Portese?
Ah, Porta Portese, la fiera delle meraviglie (e dei fregoni!).
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Ogni domenica, dalle prime luci dell’alba (tipo quando i galli cantano l’opera) fino al primo pomeriggio (quando la fame inizia a farsi sentire).
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Orario strategico: Mattinieri se vuoi fare l’affare, nottambuli (del mercato) se ti accontenti degli avanzi (che a volte sono tesori!).
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Occhio vivo: Tra la folla brulicante, spuntano abili “mani leste” e professionisti dell’elemosina. Io una volta ho visto uno che sembrava un mimo, ma in realtà ti sfilava il portafoglio con movenze artistiche!
Quest’anno ho trovato una lampada che sembrava uscita direttamente da un film di Fellini, ma poi si è fulminata dopo due giorni. Pazienza, almeno ho avuto la mia dose di “dolce vita” per 48 ore!
Cosa si può comprare a Porta Portese?
A Porta Portese trovi di tutto! Roba che manco te la immagini. Un vero bazar dell’impossibile, un tripudio di oggetti misteriosi e affascinanti. Tipo ritrovarsi in una puntata di Indiana Jones, ma senza dover scappare da massi giganti (di solito).
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Libri antichi: Dalla Divina Commedia con le pagine mangiucchiate dalle termiti, ai romanzi Harmony degli anni ’80. Perfetti per costruire un fortino impenetrabile o per fingere di essere intellettuali.
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Vinili: Per sentirsi dei veri DJ anche se si ha solo un giradischi di plastica. Dai Beatles ai Ricchi e Poveri, ce n’è per tutti i gusti (e disgusti). Io una volta ho trovato un disco di Gigi D’Agostino autografato, ma poi ho scoperto che l’autografo l’aveva fatto mia nonna con un pennarello.
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Mobili antichi: Armadi che hanno visto più traslochi di me, sedie traballanti perfette per testare il proprio equilibrio e tavoli che raccontano storie di pranzi epici. Una volta ho comprato una credenza che sembrava uscita da un film horror, alla fine l’ho usata come cuccia per il cane.
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Cianfrusaglie varie: Dai cosmetici vintage (chissà quanti batteri contengono!), alle cartoline ingiallite, passando per francobolli, piastrelle, orologi rotti, fossili, conchiglie e perline. Perfetti per riempire i cassetti e poi dimenticarsene per i prossimi dieci anni. Io ho una collezione di tappi di bottiglia che farebbe invidia al museo del tappo.
Insomma, Porta Portese è un’esperienza mistica. Un luogo dove il tempo si ferma e dove puoi trovare il tesoro della tua vita (o almeno qualcosa di vagamente interessante). Quest’anno ci ho trovato un calzino spaiato rosa shocking, perfetto per la mia collezione.
Come si mette un annuncio su Porta Portese?
Mamma mia, Porta Portese! Ricordo ancora lo scorso maggio, ero lì, tra la folla, un caldo bestia! Volevo vendere quel vecchio giradischi del mio nonno, un pezzo enorme, pesante come un mattone. Online? Macché, troppo complicato per me. Ho preferito il metodo tradizionale, il giornale.
Ho preso il giornale, quello cartaceo, sai? Pieno di annunci, un casino! Ho trovato la sezione giusta, un modulo minuscolo, quasi invisibile. Dovevo riempire tutto: descrizione, prezzo, telefono… Il mio numero, ovviamente, quello di casa. Che ansia!
Poi, il fax. Ricordi il fax? Quella macchina infernale, che mangiava carta come un drago! Ho dovuto stampare il modulo, farlo bene, perché se usciva storto… un disastro! Mi sono sudato le mani, ogni riga un’agonia. Ho mandato il fax, ho aspettato giorni, sperando che funzionasse.
- Metodo online: sito di Porta Portese (ma non l’ho usato)
- Metodo cartaceo: giornale, modulo, fax
- Emozioni: ansia, sudore, speranza
A proposito, il giradischi? Venduto a un tipo con la barba lunga e gli occhiali spessi. 100 euro, non male, considerando tutto. Un’esperienza memorabile, da raccontare ai nipoti, magari! Un po’ folle, ma alla fine ha funzionato. Purtroppo il fax del 2024 non è più disponibile. Ora si usano metodi più moderni.
Quanto costa il giornale Porta Portese?
Ah, Porta Portese! Praticamente un mercatino delle pulci digitale, no? Per noi comuni mortali è gratis, come l’aria che respiri (anche se a Roma l’aria a volte costa un rene, diciamocelo!).
- Gratis per i privati: Se vuoi vendere la tua collezione di tappi di bottiglia o quel divano che puzza di nonno, vai tranquillo, è tutto liscio.
- A pagamento per le aziende: Se sei un’azienda, beh, allora devi sganciare la grana. Immagino che vogliano campare pure loro, poverini. Tipo come quando vai al bar e pensi di pagare solo il caffè, poi ti fanno pagare pure l’aria condizionata!
E poi, pare che nel 2021 volessero fare sto “marketplace”. Boh, chissà che fine ha fatto. Magari è diventato tipo Amazon, ma con più “affari” strani. Tipo “vendo calzino spaiato, affare!”.
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