Quando chiude Porta Portese?
Porta Portese, il celebre mercato domenicale di Roma, non ha un orario di chiusura fisso.
Generalmente, le bancarelle iniziano a smantellare verso le 14:00, e tra le 15:00 e le 16:00 il mercato è quasi completamente chiuso.
Per un'esperienza ottimale e maggiori affari, consiglio di visitarlo in mattinata.
Quando chiude Porta Portese?
Ah, Porta Portese! Ci sono stato tipo mille volte. Che casino, però quante cose si trovano!
Dunque, tecnicamente non c’è un’orario di chiusura preciso. Però, ti dico per esperienza: se vai tipo dopo le 14:00 inizia lo smantellamento generale. Verso le 15:00 o 16:00, è quasi tutto andato.
Io ti consiglio la mattina presto. Verso le 9:00 trovi ancora un sacco di roba e magari fai pure l’affarone. Una volta ho trovato un giubbotto di pelle fighissimo a 20 euro. Roba da matti!
Quando chiude Porta Portese?
- Non c’è un orario di chiusura fisso.
- Le bancarelle iniziano a smantellare intorno alle 14:00.
- Verso le 15:00-16:00 la maggior parte del mercato è chiuso.
Quando chiude il mercato Porta Portese?
Domenica scorsa, tipo le dieci, ero a Porta Portese. Cercavoun regalo per mia sorella, un vecchio giradischi, tipo quelli arancioni anni ’70. C’era un sole che spaccava le pietre, una folla incredibile. Sudavo come un matto. Tra la gente che gridava, i venditori che declamavano la merce, un casino. Niente giradischi, però ho trovato un servizio da tè vintage, bellissimo, che ho preso per me. Alle 13:30 la gente cominciava già a smontare le bancarelle. Verso le due era praticamente vuoto.
- Dove: via Portuense, Viale Trastevere, Piazza di Porta Portese, Roma.
- Quando: Ogni domenica.
- Orari: 6:00 – 14:00.
Quest’anno, visto il caldo, sono andata un paio di volte anche di mattina presto, tipo le 7, per evitare la folla. Si trova più roba, perché i venditori hanno appena allestito. Ho comprato una vecchia macchina da scrivere Olivetti, funzionante, per una cifra ridicola. Poi un’altra volta, ho preso delle stampe antiche di Roma, bellissime, che ho incorniciato. Insomma, Porta Portese è sempre una sorpresa.
In che giorni cè il mercato a Porta Portese?
Il mercato di Porta Portese? Solo la domenica, eh? Dalle sei del mattino alle due del pomeriggio, un vero fiume di gente. Ricordo una volta, anni fa, trovai un’edizione originale del “Decameron” a un prezzo stracciato proprio all’apertura, un vero colpo di fortuna! Ma attenzione, come diceva mio nonno, “occhio ai ladroni!”. Borseggiatori e mendicanti sono all’ordine del giorno, un aspetto meno poetico, ma purtroppo reale. E’ un classico esempio di spazio urbano che si trasforma, un microcosmo sociale dove si intrecciano storia, commercio e, ahimè, anche un po’ di malizia.
- Giorno: Domenica
- Orario: 6:00 – 14:00
- Consigli: Arrivare presto o tardi per trovare le migliori occasioni, ma con molta attenzione.
La folla, il caos, il profumo di cose vecchie e nuove… una vera esperienza antropologica, no? Anche se, diciamolo, la filosofia dello “spreco” è un’altra cosa che mi tormenta, pensando all’enorme quantità di merce che finisce lì, senza un reale valore aggiunto… una riflessione un po’ cinica, lo ammetto. Ma insomma, è sempre un’atmosfera speciale.
Aggiunta: Quest’anno ho notato una maggiore presenza di bancarelle con prodotti vintage e artigianali, un segnale positivo secondo me, che testimonia una certa evoluzione del mercato. A volte ci trovo anche vecchie cartoline, un vero tesoro per un appassionato come me! Spesso osservo con interesse anche la micro-economia che si genera, le trattative serrate, il modo in cui il prezzo viene determinato da domanda e offerta, una specie di esperimento di economia comportamentale a cielo aperto. Penso che questo aspetto sia affascinante, un po’ come il fluire del tempo, un concetto sfuggevole ma incredibilmente affascinante.
Dove inizia e finisce Porta Portese?
Porta Portese… è strano come un nome possa evocare così tante immagini. La mia nonna mi ci portava da bambina, ricordo i colori, la confusione, le urla dei venditori. Chissà se anche lei sentiva questa malinconia che mi prende ora, a pensarci. Mi sembra ieri.
- Inizio: subito fuori Porta Portese, le mura, la storia. Un punto preciso, quasi un confine tra la città antica e… beh, il resto.
- Fine: sfuma, si perde. Viale Trastevere, diciamo. Ma in realtà va oltre, nelle strade laterali, dentro i cortili, nei ricordi di chi ci è passato. Come una macchia d’olio, un profumo che ti rimane addosso.
Quest’anno ci sono tornata, dopo tanto tempo. Non era più come la ricordavo. O forse sono io ad essere cambiata. C’erano bancarelle diverse, persone diverse. Ho cercato un venditore di libri antichi, uno con cui parlavo sempre da piccola, gli raccontavo i miei sogni. Non c’era più. Ho comprato una vecchia spilla, simile a una che aveva la nonna. Un piccolo gesto, per sentirmi meno sola. Per ritrovare un pezzo di me, forse. Tra la folla, il rumore, i colori sbiaditi di un ricordo.
Quali sono le entrate di Porta Portese?
È notte fonda, e mi chiedi di Porta Portese… le entrate.
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Difficile a dirsi, davvero. È un mare di gente, un brulicare di cose che passano di mano… tante transazioni in nero, un po’ come quella volta che vendetti il mio vecchio motorino. Niente fattura, niente di niente.
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Nessuno sa davvero quanto gira. Non ci sono ricevute, registri… niente. Immagina, solo gli affitti degli spazi, forse, danno un’idea, ma chi controlla? Io so che mia nonna ci andava sempre a cercare bottoni antichi, diceva che trovava affari.
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Centinaia di migliaia di euro? Forse anche di più. Dipende dalla giornata, dal tempo… dalla voglia della gente di frugare tra la roba usata. Una stima, un’ipotesi campata in aria.
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Mia cugina una volta provò a vendere delle vecchie borse. Ci rimise solo i soldi del parcheggio, mi sa.
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