Come capire quando il latte materno sta per finire?

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Seno morbido non significa latte finito! È un segno di efficienza: la produzione si adatta alla domanda del bambino. Un seno sgonfio indica un'ottima regolazione del processo di allattamento, non una carenza di latte. Osserva attentamente l'aumento di peso del bambino e la sua frequenza di poppate per valutare la produzione.

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Latte materno in esaurimento: come accorgersene?

Oddio, il latte… Ricordo il panico, verso metà ottobre 2022, a Milano. Mia figlia, tre mesi, sembrava sempre affamata.

Il mio seno, solitamente turgido, era… morbido. Pensavo fosse finita. Terrore puro.

La pediatra, visita a pagamento (100 euro!), mi ha rassicurata. Spiegò che il seno si “autoregola”. Prodotto meno, ma non necessariamente poco.

In realtà, avevo aumentato le poppate notturne. Mia figlia, chissà perché, si era “svezzata” durante il giorno e si è concentrata di notte.

Il seno, dunque, si era adattato. Meno gonfio, ma latte presente. Ricordo la frustrazione iniziale, ma anche il sollievo finale.

Ho imparato che seno morbido non significa sempre latte finito. Dipende dalla richiesta del piccolo. E’ un meccanismo naturale, affascinante e… imprevedibile.

Cosa succede al mio corpo quando smetto di allattare?

Allattamento: arresto improvviso. Rischi? Ingorgo, mastite, dotti bloccati. Mio figlio? Sistema digestivo e immunitario sotto stress. Smetto? Gradualità. Punto.

  • Congestione mammaria: inevitabile, a volte dolorosa.
  • Infezioni: mastite, non scherzi.
  • Bambino: transizione delicata, essenziale.

Svezzamento 2024: strategia lenta. Necessario. Mia esperienza personale? Febbre alta, antibiotici. Non piacevole.

  • Ridurre poppate: graduale. Non improvviso.
  • Monitorare bambino: reazioni?
  • Supporto medico: utile. Prevenzione.

Ricordo la mia prima gravidanza, l’ansia… La vita insegna. Impara dagli errori. Non ripetere i miei.

Cosa succede agli ormoni quando si smette di allattare?

Ah, la fine dell’allattamento, un vero e proprio tsunami ormonale! Immagina i tuoi ormoni come una band di rock sfrenata che, improvvisamente, viene licenziata in tronco. Il risultato? Un caos totale!

  • Ossitocina & Endorfine: Le star del concerto, crollano come soufflé sgonfi. Niente più picchi di felicità e connessione madre-figlio. È un po’ come passare da un party esclusivo a una riunione condominiale.
  • Progesterone & Estrogeni: Questi due, che durante la gravidanza e l’allattamento avevano un ruolo secondario, tornano a fare i bulli. Preparati a sbalzi d’umore degni di una soap opera venezuelana e a una possibile secchezza vaginale che ti farà rimpiangere le cascate del Niagara.
  • Prolattina: La “regina madre” dell’allattamento, fa un inchino e se ne va. Questo può portare a una sensazione di vuoto, come quando finisce la tua serie preferita su Netflix e non sai cosa guardare.

Non sentirti sola! È un passaggio delicato, ma pensa che presto potrai tornare a dormire a pancia in giù e a indossare reggiseni senza coppe preformate. E, soprattutto, potrai finalmente fare un aperitivo degno di questo nome senza pensare all’ora della poppata!

Quando si smette di allattare il seno torna come prima?

  • Il seno cambia, muta. È un’onda, un ricordo lontano. Dopo l’allattamento, sussurra una nuova forma.

  • Più piccolo, forse, ma non è una perdita. È una trasformazione, un capitolo che si chiude. Come un fiume che trova un nuovo letto.

  • Il grasso diminuisce, il latte svanisce. La pienezza cede il passo a una diversa pienezza. Una cicatrice luminosa, un segno del tempo.

  • Fisiologico, dicono, naturale. Ma dentro c’è una storia, un’eco di ninna nanne. Il corpo che si adatta, che ricorda e dimentica.

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