Chi sono i proprietari del Barcellona calcio?

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Il Barcellona è di proprietà dei suoi soci tifosi, che ne detengono quote uguali. Il presidente Laporta è un funzionario, non il proprietario, e al termine del suo mandato ridiventa un semplice socio.

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Più di un club: la democrazia socios del Barcellona

Il Barcellona Football Club non è semplicemente una società calcistica; è un’entità unica nel panorama sportivo mondiale, un modello di proprietà e gestione che si basa su un principio fondante: la società dei suoi tifosi. Diversamente dalle realtà azionarie tipiche del calcio moderno, dove investitori e fondi di private equity detengono il controllo, il Barça appartiene ai suoi socios. Questo concetto, radicato nella storia stessa del club, definisce l’identità catalane e la sua peculiare struttura organizzativa.

Non esiste un singolo proprietario, un magnate o un conglomerato economico a dettare le linee strategiche del club blaugrana. La proprietà è distribuita tra migliaia di soci, ognuno dei quali possiede una quota uguale e partecipa, in modo diretto o indiretto, alla vita del club. Questa condivisione del potere garantisce una rappresentatività democratica, seppur complessa nella sua gestione, che si traduce in un forte legame tra la società e la sua base di tifosi.

Il presidente Joan Laporta, figura carismatica e leader del club, ricopre un ruolo amministrativo di fondamentale importanza. Egli è il rappresentante elettivo dei soci, il responsabile della gestione quotidiana e della strategia a lungo termine. Tuttavia, è essenziale sottolineare che il presidente, al termine del suo mandato, ritorna semplicemente ad essere un socio tra i tanti, privo di alcun potere decisionale privilegiato. Questo meccanismo impedisce la concentrazione del potere e preserva il principio di uguaglianza tra i membri.

La struttura socios, pur garantendo un’autonomia gestionale ed una forte identità, presenta delle sfide. Il processo decisionale può essere lento e complesso, richiedendo un continuo equilibrio tra le diverse esigenze e prospettive dei soci. La gestione delle risorse economiche, in un mondo del calcio sempre più competitivo e finanziarizzato, richiede una pianificazione oculata e una forte capacità di leadership da parte del presidente e del suo consiglio direttivo.

In definitiva, il modello del Barcellona rappresenta un’alternativa affascinante e, allo stesso tempo, complessa al capitalismo dominante nel mondo del calcio. Un modello che, pur con le sue contraddizioni, continua a rappresentare un esempio di democrazia partecipativa applicata allo sport, radicato in una forte identità culturale e in un profondo legame tra club e tifoseria. La sopravvivenza e il successo di questo modello dipendono dalla capacità dei soci di mantenere vivo lo spirito democratico e di garantire la sostenibilità economica di una delle squadre più prestigiose al mondo.