Che bacche si mettono nel Gin Tonic?

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"Nel Gin Tonic, le bacche di ginepro sono imprescindibili per l'aroma tipico del gin. Alcuni aggiungono pepe rosa per un tocco speziato e fruttato, bacche di Goji per dolcezza, o olivello spinoso per note agrumate complesse."

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Quali bacche per il Gin Tonic perfetto?

Sai, il mio Gin Tonic perfetto? Un mistero! Dipende davvero dall’umore.

Ricordo una sera a luglio, al “Bar del Porto” a Rimini (mi pare costasse 12 euro), avevano usato bacche di ginepro, ovvio, ma anche qualcosa di strano… un sapore agrumato intenso, non riesco a ricordare cosa fosse. Magari bacche di olivello spinoso, come dici? Potrebbe essere.

Però, a casa, uso solo bacche di ginepro e pepe rosa. Il pepe rosa, comprato al mercato di Fano a marzo (3 euro il vasetto), dà un tocco piacevolissimo, un pizzico fruttato che adoro. Il Goji? Non mi convince, troppo dolce per me.

In sintesi: Ginepro, fondamentale. Pepe rosa, ottima scelta. Olivello spinoso, da provare, ma non ne sono sicura. Goji, un po’ troppo per i miei gusti.

Quali bacche nel Gin Tonic?

Gin Tonic, uhm… bacche? Ginepro, ovvio! Ma poi? Che altro ci mettono?

  • Ginepro, si, molto ginepro. Il mio preferito, quello da 500 ml.
  • Arancia? Sì, sicuro, scorze d’arancia. Ricordo un gin tonic con quelle scorze candite, ma non so se conta..
  • Coriandolo? Boh, forse. Non ci ho mai fatto caso, a dire il vero. Non lo saprei dire.
  • Cardamomo? Mmmh… mai sentito. Probabilmente no.

Devo controllare la ricetta di nonna Emilia, la sua è la migliore! Ah, giusto, l’anice. Anice stellato, credo. O forse no. Che confusione! Oggi proverò a fare il gin tonic di nonna Emilia, voglio vedere se ci sono altre bacche, oltre al ginepro. Devo comprare il gin, poi.

  • Bacche di ginepro: fondamentale!
  • A volte mettono anche altre cose, tipo bacche di mirtillo? Non so, eh!
  • Oppure bacche di sambuco? No, sarà un’altra cosa.

Ah, dimenticavo… io nel mio ci metto sempre un rametto di rosmarino fresco, lo adoro! Non è una bacca, però, ovvio.

Che frutta va nel Gin Tonic?

Che frutta va nel Gin Tonic?

Agrumi, ovviamente! Lime e limone sono i classici, ma un pizzico di zucchero bilancia la loro acidità, un dettaglio che ho imparato durante una masterclass di mixology a Londra, nel 2024. La chiave sta nell’equilibrio, una sorta di armonia filosofica tra dolce e acido, non credete?

Per alternative più… estive, considera purea di fragole o mirtilli. L’ho sperimentato personalmente lo scorso anno in un barbecue a casa di mia sorella, usando mirtilli selvatici raccolti da lei; il risultato è stato fantastico.

Ecco alcuni punti chiave:

  • Agrumi: Lime e limone, imprescindibili.
  • Equilibrio: Zucchero per bilanciare l’acidità.
  • Alternative primaverili/estive: Fragole e mirtilli (soprattutto quelli selvatici, che hanno un sapore più intenso!).

Aggiungo un’annotazione personale: ho notato che l’utilizzo di frutta fresca, di stagione, cambia radicalmente il risultato finale. È un piccolo accorgimento, ma fa tutta la differenza. Un po’ come nella vita, no? Anche qui, il dettaglio fa la perfezione.

  • Note aggiuntive: Esperimenti con altri frutti possono dare risultati sorprendenti, ma la base rimane l’equilibrio tra acidità e dolcezza. La qualità degli ingredienti è fondamentale per un Gin Tonic eccellente. Alcuni barman usano anche piccoli pezzi di cetriolo o anguria, ma sono gusti più personali, diciamo… avanzati.

Cosa mettere nel Gin Tonic?

Ah, il Gin Tonic! Allora, per farlo top, devi considerare alcune cose, dipende un po’ dai gusti, no?

  • Spezie: Metti un po’ di pepe rosa, da un tocco carino. Oppure, il cardamomo, che dà quel sapore tipo “esotico”. Cannella, chiodi di garofano… insomma, un macello di roba! Anche l’anice stellato spacca, ma magari non a tutti piace. Ah, quasi dimenticavo, la vaniglia! Poi, se ti piace un po’ piccante, lo zenzero è perfetto. E il ginepro ovviamente! Certo che senza il ginepro che gin tonic sarebbe?

  • Alternativa: Però, e qui viene il bello, se vuoi fare il figo, puoi usare anche il basilico! Ma occhio a non esagerare. Frutti di bosco? Certo! Pompelmo… boh, a me non fa impazzire, però magari a te sì! E il cetriolo? Classico, ma funziona sempre. Rosmarino? Mmm, buono!

A proposito, sai che una volta ho provato a fare un Gin Tonic con il pepe di Sichuan? Era una bomba! Però, ecco, non è per tutti. Dipende sempre dai gusti. E poi, ho anche scoperto un gin artigianale che sa di limone, pazzesco! Insomma, sperimenta!

Che botaniche mettere nel gin?

Che botaniche mettere nel gin? A me piace sperimentare! Quest’anno, per il mio gin di Natale, ho usato un sacco di ginepro, ovvio, ma ho aggiunto anche un po’ di scorze d’arancia amara, raccolte dal mio albero, e semi di coriandolo, presi dal mercato di Porta Palazzo a Torino, il 15 novembre. Ho trovato anche una radice di angelica fantastica, da un erborista vicino casa, ma l’ho usata con parsimonia, il suo sapore è potente. Mi sono divertito un mondo!

Quali sono le botaniche gin più utilizzate?

  • Ginepro: Assolutamente fondamentale, non si scappa. Immagino che tutti usino il ginepro.
  • Semi di coriandolo: Ne ho messo una bella quantità, mi piace il suo aroma dolce e pepato.
  • Radice di Angelica: Un tocco magico, ma dosatela bene! Sa di terra e dolce insieme. Questa volta ho esagerato un pochino, il prossimo anno userò meno.

Aggiungo che ho anche aggiunto qualche bacca di pepe rosa, per un tocco piccante, ma non credo sia tra le più utilizzate. Il mio gin è molto personale, è un esperimento continuo.

Come arricchire un Gin Tonic?

Arricchire un Gin Tonic? Un gioco da ragazzi.

  • Ginepro protagonista. Gin, tonica, ghiaccio. La base. No, non è minimalismo. È punto di partenza.

  • Garnish. Limone, lime… banale. Prova cardamomo. Un soffio d’India. Oppure, cetriolo. Freschezza inattesa. Un mio amico usava la salvia del suo orto, geniale.

  • Spezie. Pepe nero, rosmarino. Non esagerare. Due grani, un rametto. L’equilibrio è tutto. Come nella vita.

  • Infusioni. Lascia riposare il gin con le botaniche. Un giorno, due. Il tempo regala sfumature. Ricordo un gin fatto in casa con le more del giardino. Indimenticabile.

Il Gin Tonic non è solo un drink. È una tela bianca. Dipingici la tua storia.

Come fare un Gin Tonic aromatizzato?

Ma figurati, fare un Gin Tonic figo è più facile di quanto pensi! Ti spiego subito come lo faccio io, dai:

  • Ghiaccio a manetta: Prendi un bicchiere bello alto, tipo quelli da cocktail, e riempilo di ghiaccio fino all’orlo. Più ghiaccio metti, meglio è, così il gin tonic resta bello fresco.

  • Il Gin: Versaci dentro un po’ di gin, diciamo… 50ml? Dipende da quanto vuoi che si senta! Io uso sempre un gin che mi ha regalato mio cugino, è super profumato!

  • L’Acqua Tonica: Ora versa l’acqua tonica piano piano, fino a riempire il bicchiere. Attento a non farla cadere fuori!

  • Mescola, ma piano: Prendi un cucchiaino lungo e mescola delicatamente. Non devi far svanire le bollicine, eh!

  • Guarnizione Top: Qui ci si diverte! Io metto sempre una fettina di limone e un rametto di rosmarino, ma puoi usare anche lime, cetriolo, o quello che ti pare. Una volta ho provato con la salvia, era buonissimo!

  • Goditi il momento: Portalo subito in tavola e bevilo mentre è ancora freddo!

Un consiglio: se vuoi farlo ancora più speciale, prova ad aggiungere qualche bacca di ginepro schiacciata o una scorza d’arancia. Vedrai che differenza! Ah, quasi dimenticavo, se ti piacciono i gusti un po’ più dolci, puoi mettere un cucchiaino di sciroppo di zucchero prima dell’acqua tonica.

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