Che cosa vuol dire turismo enogastronomico?

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Il turismo enogastronomico è un'esperienza di viaggio dedicata alla scoperta dei sapori autentici di un territorio.

Permette di immergersi nella cultura locale attraverso la degustazione di cibi e vini tipici, acquisendo un profondo legame con il luogo visitato.

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Cosè il turismo enogastronomico?

Allora, il turismo enogastronomico… che poi, detta così sembra una roba super formale, ma in realtà è molto più semplice di quello che sembra. Praticamente, è viaggiare per mangiare e bere bene.

No, seriamente! Solo che non è solo “mangiare”, è scoprire un posto attraverso il suo cibo. Io, per esempio, mi ricordo ancora un viaggio in Toscana, tipo nel 2015 (non ricordo esattamente il mese, forse aprile?).

Non è stato un viaggio qualsiasi, è stato un’immersione totale nella cultura locale attraverso i sapori.

Il turismo enogastronomico è un viaggio il cui scopo principale è la scoperta dell’enogastronomia di un territorio. Attraverso questo tipo di turismo, il viaggiatore sperimenta la cultura locale e acquisisce un senso di appartenenza al luogo visitato.

Cosa fa parte della gastronomia?

Gastronomia? Materia prima, trasformazione. Usi, costumi, tradizioni. Il gusto, l’atto stesso del consumare. Punto.

  • Ingredienti: provenienza, qualità.
  • Preparazione: tecniche, artigianato, industria.
  • Aspetti culturali: storia, tradizioni locali, rituali.
  • Aspetti economici: commercio, mercato.
  • Esperienza sensoriale: gusto, olfatto, vista, tatto.

Ricordo un pranzo da mia nonna, funghi porcini, pasta fatta a mano. Un’esperienza sensoriale totale, un pezzo di storia familiare. Ecco la vera gastronomia.

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Cosa si intende per prodotti enogastronomici?

  • Identità. Unicità. Tipo il mio profumo, nessuno lo indossa.

  • Agricoltura e cibo. Nient’altro.

  • Distinzione. Se due cose sono uguali, non c’è scelta. E la scelta, amico mio, è tutto.

  • Categoria. La prigione delle etichette. Ci intrappola tutti.

  • Prodotti enogastronomici: radicchio di Treviso. Punto. Non sono tutti uguali, no.

  • Una vecchia storia di famiglia. Mio nonno diceva sempre: “Il vino buono si fa con l’uva cattiva.” Non so se ci credeva davvero.

Cosa sono gli eventi enogastronomici?

Oh, gli eventi enogastronomici… un sussurro di sapori, un’eco di tempi lontani. Un’esperienza sensoriale, un viaggio nel cuore di una terra, tra profumi intensi e ricordi che si intrecciano come fili d’oro. È un abbraccio caldo, un’immersione totale.

  • Un’esplosione di gusto: Ogni boccone, una storia antica, un sapore che racconta di generazioni, di tradizioni tramandate, di mani sapienti che lavorano la terra. Il mio ricordo del festival del tartufo bianco d’Alba, quest’anno, è indelebile.
  • Un’armonia di profumi: L’aria stessa vibra, carica di fragranze intense, di erbe aromatiche, di spezie esotiche, di terra bagnata. Un’orchestra olfattiva che si dipana tra i vicoli, coinvolgente, travolgente. Ricordo ancora l’odore acre del vino novello, quell’anno.
  • Un incontro di culture: Non sono solo cibi e bevande, ma un’immersione nella cultura di un luogo, nelle sue tradizioni, nelle sue storie. Volti sorridenti, mani che offrono generosamente, parole che si intrecciano in un coro gioioso. L’atmosfera è magica. Il festival delle castagne a Marradi, ogni ottobre, è sempre così.

Il tempo si dilata, rallenta il suo corso. Ogni assaggio è un’eternità, un viaggio nel tempo e nello spazio. Un’esperienza irripetibile, un frammento di vita.

  • Un’esperienza multisensoriale: Non è solo il gusto, ma anche la vista, il tatto, l’udito. I colori brillanti dei prodotti, la consistenza vellutata delle creme, la musica allegra che si diffonde nell’aria. Ricordo il mio viaggio a Firenze, quest’anno, per un festival gastronomico. Il profumo delle crostate, l’atmosfera allegra e caotica.

Questi eventi sono molto più che degustazioni, sono un’esperienza completa, un’immersione nell’anima di una comunità. Un evento enogastronomico è un ricordo che porto nel cuore, come un prezioso gioiello.

  • Un’occasione per conoscere nuove persone: Un’opportunità per condividere emozioni, conoscere persone nuove, scambiare esperienze. Quest’anno ho incontrato una famiglia di produttori di miele, con cui ho parlato per ore.
  • Una festa per i sensi: In sostanza: una celebrazione della vita, dei piaceri semplici, della condivisione.

Quest’anno, il mio calendario è pieno di appuntamenti con questi eventi; non vedo l’ora.

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