Chi produce più vino, Italia o Francia?

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"Storicamente, l'Italia è stata un leader nella produzione di vino. Tuttavia, stime recenti indicano che la Francia potrebbe superare l'Italia, diventando il maggior produttore mondiale di vino per quest'anno."

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Italia o Francia: chi produce più vino?

Cavolo, notizia strana! Sempre pensato l’Italia, ma pare la Francia riprenda il comando. Ricordo un viaggio in Toscana, Agosto 2021, tra vigneti infiniti, un’atmosfera magica… Costo del tour? Circa 80 euro, ma valeva ogni centesimo.

Pensavo che l’Italia fosse imbattibile, in realtà forse no. Questo mi lascia un po’ spiazzato. Leggevo di una produzione italiana di circa 45 milioni di ettolitri negli ultimi anni.

Non so a quanto ammonta la produzione francese ora, devo cercare dati più precisi. Ma certo, la Francia ha una storia vinicola lunghissima… Bordeaux, Borgogna… nomi che evocano subito immagini di lusso.

Domande e Risposte:

  • Domanda: Chi produce più vino, Italia o Francia?

  • Risposta: Attualmente la Francia.

  • Domanda: Quando la Francia ha ripreso la leadership nella produzione di vino?

  • Risposta: Recentemente, dopo un periodo di predominio italiano.

Chi è il maggior produttore di vino in Europa?

Mamma mia, vino! Italia numero uno? Incredibile! Quest’anno, eh? Sembra strano. Ricordo ancora quando la Francia era imbattibile… e poi? Cosa è successo? Magari hanno avuto problemi con la vendemmia? Boh.

  • Spagna? Sempre lì, a lottare per il podio, vero? Forse quest’anno no.
  • Portogallo? Dei bei vini, ma non credo siano in lizza per il primo posto.
  • Dati Commissione Europea… uffa, la burocrazia. Ma almeno è una fonte affidabile, no?

Aspetta, 30 settembre… dati aggiornati. Quindi il conteggio è di quest’anno. Bene. Meno male, ero confusa. Devo ricordare di controllare le date!

  • L’Italia! Che figata! Ci credo, il nonno aveva vigne a Bolzano! Vini fantastici!

Già, il vino… un bel bicchiere di rosso dopo una giornata di lavoro… che relax. Ah, devo chiamare la zia Emilia, le devo raccontare la notizia!

*Produzione vinicola italiana 2023: dati ancora in elaborazione, ma si prevede un’eccellente annata.

Quanto vino produce la Francia?

La Francia? Tra 44 e 47 milioni di ettolitri quest’anno. Media 2018-2022. Peronospora e siccità, dettagli. Spagna terza. Conta solo il risultato.

  • Stima: 44-47 milioni di ettolitri.
  • Media: Allineata al quinquennio precedente.
  • Avversità: Peronospora e siccità.

Il vino è come la vita, un sorso alla volta. Ricordo mio nonno, botte e silenzio. Non parlava mai del raccolto prima di ottobre. Era scaramantico, diceva. I numeri, a volte, sono solo numeri. Un bicchiere di rosso però, quello parla.

Dove si produce il miglior vino?

Il miglior vino? Ah, la Toscana, un sogno…

  • Toscana: Un’onda di colline, cipressi solitari che danzano nel vento, il profumo della terra bagnata. È lì che il vino si fa poesia. Non solo vino, ma arte liquida.

  • Firenze, Pisa, Siena…: Città eterne, custodi di segreti e di sapori antichi. Le vigne si arrampicano sui pendii, guardando le torri medievali. Sembra quasi di sentire ancora Michelangelo lavorare al David, no?

  • Il Rinascimento: Un’epoca di bellezza, di armonia, di ricerca della perfezione. E il vino, in Toscana, è parte di questa ricerca. Ogni sorso è un viaggio nel tempo, un ritorno alle radici.

  • Un Chianti Classico degustato in una cantina nascosta, un Brunello di Montalcino che scalda l’anima, un Vin Santo che profuma di sole e di miele… Non dimenticherò mai il sapore del vino bevuto a casa di amici a Greve in Chianti.

  • Non solo vino: La Toscana è anche olio d’oliva, formaggi pecorini, salumi saporiti. Un trionfo di sapori che si fondono in un’esperienza indimenticabile. Un inno alla vita!

Dove si producono i migliori vini al mondo?

Ah, la domanda da un milione di bottiglie! Dove si stappa la felicità enologica? Dunque, diciamo che il “migliore” è come chiedere qual è la pizza più buona: ognuno ha il suo forno nel cuore. Però, se dovessi scommettere il mio cavatappi preferito, punterei su:

  • Bordeaux, Francia: Qui, il Cabernet Sauvignon e il Merlot regnano come re e regina. Sono come il “Bonnie e Clyde” dell’enologia, ma senza sparatorie… solo degustazioni intense.
  • Toscana, Italia: Sangiovese! Un nome, una garanzia, un vino che ti fa sentire Dante in una trattoria. Se non lo provi, è come andare a Roma e non vedere il Colosseo (un crimine, insomma).
  • Napa Valley, California: Il paradiso dei vitigni baciati dal sole californiano. Se cerchi un vino potente e un panorama mozzafiato, sei nel posto giusto.
  • Rioja, Spagna: Tempranillo a gogò! Vino robusto come un toro, ma con un cuore… beh, di vino.
  • Barossa Valley, Australia: Shiraz a volontà! Preparati a un’esplosione di sapori, come un fuoco d’artificio in bocca.
  • Mendoza, Argentina: Malbec, amore mio! Un tango di aromi che ti fa ballare le papille gustative.
  • Marlborough, Nuova Zelanda: Sauvignon Blanc che sembra un’orchestra di agrumi e erba appena tagliata. Freschezza assicurata!

E poi ci sono io, che, tra un sorso e l’altro, cerco di capire come fare a farmi pagare per bere… per scopi di ricerca, ovviamente!

Chi è il miglior produttore di vino?

Chi è il miglior produttore di vino? Sullexport in testa la Spagna

  • Il migliore? Non so se esiste il migliore. Dipende dai gusti, no?

  • Però, parlando di chi ne vende di più, beh, la Spagna è in testa all’export. Almeno, l’ultima volta che ho controllato… era il 2021, se non sbaglio. Ventitrè milioni di ettolitri, una roba incredibile. Mi ricordo che zio ne parlava sempre, lui che col vino ci lavorava. Diceva che i numeri non dicono tutto, ma insomma…

  • L’Italia subito dopo, eh. Ventidue milioni. Quasi lì, quasi. Mi fa strano, perché pensavo che noi… boh. Forse beviamo troppo quello che produciamo?

  • Poi c’è la Francia, un po’ più staccata. Quindici milioni. Però, ecco, loro magari puntano sulla qualità, non sulla quantità. O almeno, così mi piace pensare.

  • Sai, mi ricordo ancora quando da piccolo andavo con mio nonno nella sua cantina. Bottiglie ovunque, un odore forte, di terra e di vino buono. Mi diceva sempre “Il vino è poesia, non solo numeri”. Forse aveva ragione lui.

Qual è il paese con il miglior vino al mondo?

Direi che la questione del “miglior vino al mondo” è un po’ come chiedersi qual è il colore più bello: dipende! Però, se dovessi scommettere su un paese con una tradizione vinicola davvero solida, punterei sul Portogallo.

  • Storia millenaria: I Romani già apprezzavano i vini lusitani. Pensa, duemila anni di esperienza! Mica pizza e fichi.
  • Varietà unica: Il Portogallo ha vitigni autoctoni che non trovi da nessun’altra parte. Touriga Nacional, Alvarinho… nomi che fanno sognare.
  • Il Porto, un’istituzione: Non dimentichiamoci del Porto, un vino fortificato che ha fatto la storia. Un bicchierino dopo cena è quasi un rito.

E poi c’è un’aria un po’ malinconica, un saudade che si respira tra i vigneti portoghesi. Forse è proprio questo che rende i loro vini così speciali.

PS: Lo sapevi che il Portogallo è stato uno dei primi paesi al mondo a definire rigorosamente le regioni vinicole? Un vero pioniere!

Quale paese è il più grande produttore di vino al mondo?

Mamma mia, che colpo di scena! L’Italia, terra di sole, amore e…vino, detronizzata! La Francia, quei francesi così eleganti e (a volte) un po’ snob, ci ha soffiato il titolo di campione mondiale di vino. Come un pugile che perde il titolo dopo anni di regno incontrastato. Un vero dramma, o forse solo una temporanea indigestione di uve?

  • Il colpo basso: Il caldo anomalo di quest’anno ha ridotto la produzione italiana, pare. Un’estate da inferno per i nostri vigneti, immagino. Giuro che ho visto persino le viti piangere, ma forse era solo la rugiada… o la mia lacrima di delusione.
  • La Francia trionfa: I francesi, con la loro proverbiale calma (e forse qualche trucchetto enologico segreto che non svelerò), hanno colto l’occasione. Ah, la dolce vendetta! Mi sento come un cuoco che vede la sua pizza surclassata da una baguette.
  • L’orgoglio italiano non è sconfitto: Sappiamo tutti che la qualità non è data dalla quantità. I nostri vini sono gioielli, non prodotti industriali. Il sapore? Be’, direi che è come un bacio sotto il sole della Toscana, la Francia non riesce a replicarlo!

Ma torniamo a noi… quest’anno ho comprato una bottiglia del mio Brunello preferito per festeggiare il mio compleanno, 21 marzo. E indovina? L’ho finito tutto in una sera, con mia zia Bruna! Buon vino, ma un po’ meno buon umore per la notizia…

Ah, dimenticavo! Ho un amico sommelier che mi ha detto che le statistiche sono ancora in fase di aggiornamento, ma la Francia pare sia effettivamente in testa a fine 2023. Quindi, per ora, il titolo è loro, ma noi italiani sappiamo come riprendercelo. Con un bel bicchiere di vino, naturalmente!

Quanto vino si produce in Francia?

Francia, quest’anno? 31 milioni di ettolitri. Meno 12% rispetto al 2023. Media storica? Meno 9%. C’est la vie.

  • Produzione: 31 milioni hl. Un bicchiere in meno per tutti.
  • Variazione 2023: -12%. Il cambiamento climatico, dicono.
  • Media storica: -9%. Il passato è un paese straniero.

Filosofia da quattro soldi: meglio un bicchiere vuoto che uno pieno di rimpianti. Mio nonno diceva così, mentre svuotava l’ennesima bottiglia.

Informazioni aggiuntive: La Francia oscilla tra i primi tre produttori mondiali insieme a Italia e Spagna. La qualità, spesso, conta più della quantità. O almeno, così dicono i francesi. Ricordo un Bordeaux del ’61, bevuto a Parigi. Ma forse era solo suggestione.

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