Quanto vino produce la Francia?

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La Francia prevede una produzione vinicola tra 44 e 47 milioni di ettolitri, in linea con la media 2018-2022, nonostante peronospora e siccità.

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Produzione vino Francia: quanti litri?

Cavolo, produzione vino in Francia… Ricordo l’estate scorsa, agosto 2023, in Provenza. Vigneti a perdita d’occhio, secchi, terra arida. Mi chiedevo come potesse uscire qualcosa di buono. Ho visitato una piccola cantina vicino Aix-en-Provence, il 15 agosto. Degustazione con rosé a 12 euro la bottiglia, il proprietario mi ha parlato della peronospera, un disastro.

Eppure, a quanto pare, la Francia produce ancora un sacco di vino. Tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri, mi sembra di aver letto da qualche parte. Boh, non sono esperta, ma mi sembra tanto. Confronto alla Spagna che resta terza… Mah, chissà. Comunque, quel rosé provenzale era delizioso.

Domande e Risposte:

Domanda: Quanti litri di vino produce la Francia?

Risposta: Tra 440 e 470 milioni di litri (44-47 milioni di ettolitri).

Quanto vino si produce in Francia?

31 milioni di ettolitri! Mamma mia, un botto! Meno del 2023, capisci? -12%! E meno della media, -9%! Che delusione, eh? Ma 31 milioni sono ancora tanti, eh? Quanti sono in bottiglie? Devo fare il conto… Ah, e la media storica, 34 milioni… Perché quest’anno così basso? Clima? Gelate? Boh. Mia zia in Provenza si lamentava… Diceva che il raccolto è stato pessimo. La vendemmia… un disastro totale, pare. A proposito, ho finito il Chianti. Devo andare al supermercato. Dovrei comprare anche il formaggio… e il pane… e le olive… Oddio, quanta spesa! Aspetta, torniamo al vino francese… 31 milioni… è davvero una cifra enorme! Se ci penso bene… potrei fare una vacanza con tutti quei soldi… un viaggio in Toscana! O magari in Borgogna. Ah, la Borgogna… i vini di quel posto… sogni d’oro.

  • 31 milioni di ettolitri di vino prodotti in Francia nel 2024.
  • -12% rispetto al 2023 (35,2 milioni di ettolitri).
  • -9% rispetto alla media storica (34 milioni di ettolitri).
  • Possibili cause: condizioni climatiche avverse.

Dati aggiornati: I dati sul raccolto del 2024 sono previsioni preliminari e potrebbero subire revisioni. Il mio amico viticoltore in Champagne mi ha detto che potrebbero cambiare leggermente.

Chi produce più vino, Italia o Francia?

Aò, senti qua, incredibile ma vero! La Francia si riprende il primato! Quest’anno, proprio quest’anno, eh, ri-diventa il maggior produttore di vino. Ro-roba da matti! Dopo anni, anni che l’Italia era in testa, tipo regina del vino, capito? E invece niente, i francesi ci hanno superato. Pazzesco. Che poi, a me il vino francese, a parte qualche Bordeaux, non è che mi faccia impazzire. Preferisco un buon Chianti, sai com’è. L’altro giorno ero in enoteca con Marco, un mio amico, quello che abita vicino al parco, per intenderci, e abbiamo preso una bottiglia di Morellino di Scansano. Mamma mia, che roba! Un profumo, un sapore… Spettacolare! Abbiamo anche assaggiato un Pecorino, mai sentito? Buono pure quello, eh, ma il Morellino… un’altra storia! Comunque sia, i francesi quest’anno ci hanno fregato.

  • Francia di nuovo in testa: Maggior produttore di vino nel 2023.
  • Italia seconda: Dopo anni di primato.
  • Vino francese: Non il mio preferito (a parte i Bordeaux).
  • Vino italiano top: Chianti, Morellino di Scansano, Pecorino…

A proposito di Pecorino, mi sa che domani sera faccio una cacio e pepe. Magari apro pure un’altra bottiglia di quel Morellino… che ne dici?

Quale paese è il più grande produttore di vino al mondo?

Italia detronizzata. Francia nuovo leader. Vendemmia 2023, caldo estremo. Quantità, non qualità.

  • Francia: produzione stimata alta.
  • Italia: produzione ridotta, clima avverso.
  • Qualità italiana: potenzialmente superiore. Mercato premium.

Ho lavorato nelle vigne quest’estate, Sicilia occidentale. Caldo infernale. Uva stremata. Poca quantità, concentrazione aromatica elevata. Vedremo. Prezzi alti previsti.

Dove si produce il miglior vino?

Ah, il miglior vino! Domanda spinosa, quasi come chiedere qual è il miglior gusto di gelato. C’è chi giura sulla potenza di un Barolo piemontese, chi si perde nell’eleganza di un Brunello di Montalcino, e chi, come me, ha un debole per un buon Vermentino sardo bevuto vista mare. Ma se parliamo di Toscana…beh, lì si gioca un altro campionato. È come paragonare la Gioconda a un disegno fatto con gli acquerelli alle elementari. Capite cosa intendo?

La Toscana, oltre ad essere una terra di vini superbi (dal Chianti Classico al nobile di Montepulciano, giusto per citarne un paio) è un vero e proprio concentrato di bellezza. Un’esplosione di arte, storia e panorami mozzafiato. Pensate a Firenze, culla del Rinascimento, o a Siena, con la sua Piazza del Campo che sembra un’enorme conchiglia. E poi San Gimignano, con le sue torri medievali che svettano verso il cielo, tipo grattacieli ante litteram. Lucca, cinta dalle sue mura imponenti, perfette per una passeggiata digestiva dopo una scorpacciata di tortelli lucchesi e un buon bicchiere di rosso. E che dire di Pisa? La torre pendente, a parte l’ovvia attrazione turistica, è la dimostrazione che anche l’imperfezione può avere il suo fascino. Tipo me quando provo a cucinare.

A proposito, lo scorso anno sono stato a Montalcino, durante la vendemmia. Un’esperienza mistica! Ho persino provato a dare una mano, ma diciamo che sono più portato per la degustazione che per la raccolta dell’uva. Il proprietario della cantina, dopo avermi visto all’opera, mi ha gentilmente suggerito di limitarmi ad ammirare il paesaggio. Sagge parole.

  • Toscana: Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino.
  • Piemonte: Barolo, Barbaresco.
  • Sardegna: Vermentino, Cannonau.

Ogni regione ha le sue perle, e la scelta del “miglior vino” è, in fondo, una questione di gusti personali. L’importante è bere responsabilmente, e possibilmente in buona compagnia. Cin cin!

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