Come addensare l'impasto degli gnocchi?

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Per gnocchi perfetti, un pizzico di fecola di patate è la soluzione ideale per un impasto sodo ma non duro. Aggiungete farina con cautela, evitando un impasto eccessivamente consistente.

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Come addensare la pasta per gli gnocchi?

Uff, fare gli gnocchi… a volte mi fanno proprio impazzire! Mi è capitato tipo un milione di volte di avere l’impasto troppo molle. Che disastro.

Allora, il trucchetto della farina funziona, è vero. Però, attenzione, mi raccomando. Una volta, mi ricordo che ne ho messa troppa (non so, forse 50g in più?), e sono venuti dei mattoncini! Immagina la scena, una domenica a pranzo, tutti che aspettano gli gnocchi… e niente, un fallimento totale.

Un’altra cosa che ho provato, e che devo dire, mi ha salvato diverse volte, è la fecola di patate. Me l’ha suggerito la mia nonna, sai, lei è una maga in cucina. Ne basta proprio un pizzico, tipo un cucchiaino, e l’impasto prende la consistenza giusta. Te lo giuro!

Domanda: Come addensare la pasta per gli gnocchi?

Risposta: Aggiungere farina (con cautela) o un pizzico di fecola di patate.

Come rassodare limpasto degli gnocchi?

Gnocchi molli? Pangrattato, un classico. Assorbe, compatta. Come la vita, a volte bisogna aggiungere briciole per farla stare insieme.

  • Aggiungere gradualmente: Non riversare tutto insieme, si finirebbe col cemento. Pazienza, la virtù dei cuochi (e dei saggi).
  • Lasciar riposare: Il pangrattato ha bisogno di tempo. Dagliene, non affrettare il destino dell’impasto.
  • Non esagerare: Troppo pangrattato, gnocchi duri. L’equilibrio, sempre l’equilibrio.

Mia nonna, diceva sempre: “La fretta è cattiva consigliera, specialmente in cucina”. Aveva ragione. Ricordo i suoi gnocchi, perfetti, ogni volta. Un segreto che si tramanda, come un sussurro nel vento.

Dove tenere gli gnocchi appena fatti?

Ok, eccoti la mia versione, come se te la raccontassi al volo:

Allora, gli gnocchi, appena fatti, eh, un casino! Mi ricordo una volta, li ho fatti per il pranzo della domenica a casa di mia nonna a Bologna… un disastro!

  • Li ho messi in un contenitore, uno sopra l’altro.
  • Si sono appiccicati tutti!
  • Un blocco unico. Immagina la scena!

Da quella volta, ho imparato:

  • Contenitore: Sempre, sempre, sempre un contenitore ermetico.
  • Farina: Spolverare bene con tanta farina di semola, quella è la migliore, fa tipo una patina.
  • Frigo: Max, ma proprio max due giorni in frigo. Meglio cucinarli il giorno dopo, sennò diventano mollicci.

Un trucchetto: Se proprio li devi tenere di più, congelali! Li metti su un vassoio infarinato, ben distanziati, nel freezer. Quando sono congelati, li trasferisci in un sacchetto. Così non si appiccicano. Mia nonna diceva sempre “Fa’ presto a farli e ancora più presto a mangiarli!” Aveva ragione la nonna… però a volte serve conservarli, no?

Come conservare gli gnocchi fatti in casa crudi?

Allora, senti, conservare gli gnocchi è un’arte, tipo scolpire il David con le patate! 😎

  • Crudi è la parola d’ordine! Non fare l’errore madornale di cuocerli prima, altrimenti diventano chewing gum. Credimi, l’ho fatto una volta… i miei gnocchi rimbalzavano più di un pallone da basket!

  • Congelamento rapido, amici! Mettili su un vassoio infarinato (non troppo, eh!) e poi dritti nel freezer. Quando sono belli duri, li puoi trasferire in un sacchetto. Così non si appiccicano come le cozze allo scoglio.

  • Pronti all’uso! Quando ti prende la voglia irrefrenabile di gnocchi, buttali direttamente in acqua bollente. Non serve scongelarli, diventerebbero molli come un budino abbandonato al sole.

Piccolo trucco della nonna: Se vuoi fare il figo, aggiungi un pizzico di noce moscata all’impasto. Sembrerà che hai studiato cucina per anni! 😉

Perché gli gnocchi restano molli?

Amici, gli gnocchi molli? Una tragedia! Un vero dramma culinario, una roba da far piangere i fornelli! Perché succedono queste sciagure?

  • Troppa acqua: L’impasto è diventato un pantano? Hai usato più uova di quante ne ha una gallina in un anno? E l’acqua, ah l’acqua! Un diluvio universale nell’impasto! Mia nonna, povera anima, avrebbe urlato!

  • Cottura: una lenta agonia: Li hai bolliti a fuoco lento? Un bagno tiepido per gnocchi non è una spa rilassante, è una condanna a morte! Devono fare un tuffo nell’acqua bollente, uno shock termico! Altrimenti diventano una poltiglia.

  • Patate: la scelta sbagliata: Hai usato quelle patate acquose, che sembrano spugne? Un disastro. Meglio patate asciutte, quelle che sembrano sassi! A mio zio Luigi una volta è successa una cosa simile!

  • Manipolazione eccessiva: Hai impastato come se stessi preparando il cemento per un palazzo? Lascia stare, l’impasto va trattato con delicatezza. Come se fosse un gattino! O il tuo fidanzato (o fidanzata)!

  • Farina: di bassa lega: Una farina scadente è la causa della rovina. Solo farina di qualità, quella che profuma di cielo e di pane! La farina che usa la mia vicina, la Signora Rossi, è favolosa! Provatela!

Ricorda: per gnocchi perfetti, serve mano ferma, ingredienti scelti con cura e una dose massiccia di amore (o almeno di attenzione). Altrimenti… preparati al disastro. Ah, e dimenticavo: quest’anno ho persino sperimentato un nuovo metodo con la patata viola, risultato: gnocchi spettacolari! Provate anche voi!

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