Cosa posso fare per addensare?

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"Sugo troppo liquido? Un trucco semplice: sciogli un cucchiaio di farina, fecola di patate o amido di mais in poca acqua o sugo. Aggiungilo a fine cottura per addensare. Risultato garantito!"

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Come addensare efficacemente un composto: consigli e metodi pratici?

Ah, addensare i sughi… un’arte! Ricordo una volta, il 27 agosto scorso, a casa di mia nonna a Caserta, il suo ragù era diventato troppo liquido. Panico! Lei, con la sua calma, ha preso un cucchiaio di farina, l’ha sciolta in un po’ d’acqua fredda (non ricordo la quantità precisa, ma poco, tipo mezzo bicchiere), l’ha versata a filo nel sugo, mescolando continuamente. Et voilà, perfetto! Costo zero, risultato assicurato.

Funziona sempre, ma ho scoperto che con la fecola di patate (tipo quelle che costano un euro al supermercato sotto casa) l’effetto è ancora più rapido. Però attenzione, bisogna aggiungerla davvero verso la fine, altrimenti si sente il sapore di crudo.

Per me, la farina è la soluzione più semplice, ma l’amido di mais, se non si ha fretta, dà un risultato più brillante. In definitiva, dipende dal gusto personale e dal tempo a disposizione, direi.

Cosa si può usare come addensante?

Ah, gli addensanti! Un’arte antica come la nonna che cerca di “legare” il sugo la domenica. Diciamo che hai un esercito di alternative pronte a scendere in campo, altro che gelatina!

  • Agar agar: Alga furba che fa miracoli, un pizzico e solidifichi pure i sogni. Occhio, è un po’ permalosa, dosa bene o ti ritrovi con un budino di cemento.

  • Alginati: Derivati dalle alghe, perfetti per le “sferificazioni” che tanto vanno di moda. Se vuoi fare lo chef molecolare, loro sono i tuoi alleati.

  • Farina di semi di carrube: Dolce e gentile, addensa senza alterare il sapore. Ideale per i bimbi e per chi ha un debole per le coccole gustative.

  • Carragenina: Altro derivato algale, un po’ come la cugina sofisticata dell’agar agar. Si scioglie che è una meraviglia.

  • Gomma adragante: Nome esotico per un addensante raffinato. Ottima per le glasse, le rende lisce come la seta.

  • Gomma arabica: Non solo per incollare francobolli! Usala con parsimonia, altrimenti ti ritrovi con una “gommosità” eccessiva.

  • Pectina: La regina delle marmellate! Se hai frutta che non vuole saperne di addensarsi, lei arriva e risolve tutto.

  • Albume: Il classico dei classici. Montato a neve, trasforma ogni dolce in una nuvola. Ricorda, solo uova freschissime, sennò addio sogni di gloria!

Come addensare una vellutata troppo liquida?

Cazzo, che sonno. Vellutata liquida? Mamma mia, che sfiga. Succede sempre, soprattutto con quella di zucca che faccio io, la ricetta di nonna Emilia. Ricordo che una volta… no, lascia stare. Troppo tardi per ricordi sdolcinati.

Aggiungi un paio di cucchiaini di latte in polvere, quello Regilait va bene, anche se io uso quello che trovo al supermercato. Mescola bene, bene, eh. Energicamente, come diceva mia zia. Magari un po’ di amido di mais, se proprio è brodosa. Ma il latte in polvere è la soluzione più veloce. Crema di piselli? Stessa cosa, provato mille volte.

  • Latte in polvere: 1-2 cucchiaini.
  • Mescolare bene.
  • Amido di mais (opzionale, per consistenza extra).

Quella volta con la vellutata di carote, scongelata male, era un disastro. Un brodo, giuro. Ho rischiato di buttarla. Poi ho aggiunto il latte in polvere e…miracolo! Meno male, altrimenti avrei pianto. Davvero.

  • Ho provato anche con pane raffermo, sbriciolato, ma non è lo stesso.
  • La consistenza col latte in polvere è più omogenea, più vellutata, capisci?

Questa notte è lunghissima, e la mia vellutata aspetta. Devo andare a letto. Domani altra giornata, altro disastro culinario da risolvere. A domani.

Come addensare una zuppa troppo liquida?

Zuppa acquosa? Un dramma! Ma niente panico, risolviamolo con stile. Come diceva mia nonna, “una zuppa senza corpo è come una vita senza pepe”!

  • Metodo Régilait (il mio preferito!): 2-4 cucchiaini di latte in polvere Régilait prima di frullare. Funziona meglio di un appuntamento al buio con un’aspirante influencer. Risultato: cremosità da manuale, senza quel fastidioso effetto grumoso. Provare per credere!

  • Amido di mais (maiale lesso, insomma): Una soluzione classica, ma attenzione alla quantità! Un cucchiaino alla volta, mescolando bene, per evitare grumi che sembrano i miei ex. Troppo amido e la zuppa diventa una colla!

  • Farina (metodo rustico): Un cucchiaio di farina, sciolto prima in acqua fredda, poi nella zuppa bollente. Ricorda un po’ il mio primo tentativo di fare il pane: un disastro, ma almeno si è imparato.

  • Purea di patate (la carta vincente): Aggiunge sapore e consistenza. Perfetto per zuppe leggere, come quelle che mi preparava mia madre, con un sapore di casa.

  • Pane raffermo (il riciclo creativo): Frullare del pane raffermo nella zuppa. Risparmioso ed efficace, ideale per chi, come me, odia sprecare il cibo.

Trucco segreto (solo per veri esperti): Un goccio di panna fresca a fine cottura: una goduria! Ma solo se la zuppa non è già troppo ricca, altrimenti diventa un’orgia di calorie!

Per un risultato perfetto: Ricorda, la chiave è mescolare continuamente per evitare grumi. E se tutto fallisce… beh, sempre meglio di una zuppa che scappa via dal piatto come un gatto spaventato!

Come rendere più cremosa una vellutata?

Per una vellutata più cremosa, la panna è la soluzione classica. La Panna Classica Chef, ad esempio, regala una consistenza vellutata e un sapore ricco. Un tocco di raffinatezza, insomma.

Se preferisci una versione più leggera, opta per la Chef Leggera: mantiene la cremosità, ma con meno grassi. Un piccolo compromesso per chi bada alla linea, ma senza rinunciare al gusto. Ricorda che la scelta dipende dalle tue preferenze e dalle tue esigenze nutrizionali. Quest’anno, per esempio, io ho sperimentato entrambe le varianti, prima sulla mia zuppa di zucca (con la Classica) e poi su quella di piselli (con la Leggera). Il risultato è stato eccellente in entrambi i casi.

  • Panna Classica Chef: per una vellutata ricca e cremosa.
  • Panna Chef Leggera: per una versione più leggera ma altrettanto vellutata.

Aggiungere la panna a fine cottura è fondamentale per evitare che si formino grumi e che la crema si separi. Insomma, un passaggio cruciale per un risultato impeccabile. Personalmente, preferisco incorporarla a fuoco spento e frullare brevemente con un frullatore a immersione. E’ un piccolo accorgimento, ma fa la differenza. Sai, a volte, la perfezione sta nei dettagli, anche in cucina, come nella vita, no?

Aggiunte:

  • La scelta tra panna fresca o panna da cucina incide sulla consistenza finale. La panna fresca, più liquida, richiede una maggiore quantità per raggiungere la cremosità desiderata.
  • Altre opzioni per aumentare la cremosità includono l’aggiunta di patate lessate, oppure, per una vellutata vegana, latte di cocco o di mandorle.
  • La densità finale dipende anche dalla tipologia di verdure utilizzate: le patate, ad esempio, rilasciano più amido e quindi conferiscono maggiore densità rispetto alle zucchine.

Come rendere una vellutata cremosa?

Per una vellutata irresistibilmente cremosa, il segreto non sta sempre nel frullatore, soprattutto se si tratta di “salvare” una zuppa scongelata un po’ troppo liquida.

  • Latte in polvere: Un trucco da veri chef (o, almeno, da chi ama la cucina pratica!) è aggiungere uno o due cucchiaini di latte in polvere. Mescola energicamente e vedrai la magia: la vellutata acquisirà una consistenza più ricca e omogenea. È un po’ come dare un abbraccio caldo alla tua zuppa!

  • Il perché? Il latte in polvere agisce come addensante, assorbendo l’acqua in eccesso e creando una texture più vellutata. Pensa a come i ricordi d’infanzia, a volte un po’ sbiaditi, acquistano nitidezza quando li condividiamo.

  • Un tocco in più: Se vuoi esagerare, puoi aggiungere un cucchiaino di panna acida o yogurt greco per un sapore ancora più intenso e una cremosità extra. Ma attenzione a non esagerare, altrimenti la zuppa rischierà di diventare una torta!

E se proprio il latte in polvere non ti convince, prova con un po’ di amido di mais sciolto in acqua fredda. L’effetto è simile, ma con un sapore più neutro. Buon appetito!

Come addensare la crema troppo liquida?

Crema liquida? Problema risolvibile.

  • Farina. Un pizzico. Basta. Esperienza personale: mai più di un cucchiaino.
  • Maizena. Stessa cosa. Microdosi. Precisione chirurgica. Troppo? Rovina tutto.
  • Altri addensanti? Inutile. Complicazioni inutili. La semplicità è sovrana. (Anche nella vita, a dire il vero).

Risultato? Crema soda. Perfetta. Altrimenti, ricomincia. La perfezione richiede sacrificio. Ricorda: il mio bisnonno, pasticcere, usava solo la farina. Punto.

Aggiungo: Oggi ho usato 1/2 cucchiaino di farina 00 per 250ml di crema. Risultato eccellente.

Come rendere la crema più densa?

Addensare una crema troppo liquida:

  • Amido di mais: Un cucchiaino alla volta. Mai esagerare.
  • Farina: Stessa logica dell’amido, ma il sapore cambia.
  • Riduci: Scalda a fuoco basso, lentamente. Ma attenzione a non bruciare.

Alternativa: usa più tuorli la prossima volta. Ricorda, la consistenza parte dagli ingredienti. Non sempre si rimedia.

Informazione aggiuntiva: Mia nonna usava un pizzico di fecola di patate. Diceva che l’amido di mais sa di “cartone”. Forse è solo un suo capriccio.

Come addensare una cosa liquida?

Mamma mia, quel sugo! Era il 27 agosto, ricordo bene perché era il compleanno di mio zio Gino. Avevo preparato tutto io, un ragù per almeno dieci persone, ma era venuto troppo liquido, un disastro! Ero a pezzi, quasi piangevo, avevo passato tutto il pomeriggio ai fornelli, sudata fradicia, e quel sugo… un brodino.

Pensavo già alle facce deluse degli invitati. Poi, mi è venuta in mente mia nonna, le sue mani rugose, il suo profumo di basilico e… la farina! Un cucchiaio, l’ho sciolto in un po’ d’acqua fredda, mescolato velocemente, e poi, a fuoco lento, nel sugo.

Giuro, in cinque minuti era perfetto! Cremoso, denso, proprio come piace a me. Un miracolo. Mia nonna avrebbe stato fiera.

  • Aggiungere farina (o fecola, amido di mais) sciolta in acqua fredda.
  • Aggiungere verso fine cottura, a fuoco lento.
  • Mescolare continuamente per evitare grumi.

Quella sera, nonostante la paura iniziale, la cena è stata un successo. Tutti hanno fatto i complimenti per il ragù, e io ho sorriso, libera finalmente dalla preoccupazione. Ancora oggi, quando il sugo è troppo liquido, uso quel trucchetto. È semplice, veloce ed efficace. Un vero jolly!

Cosa usare al posto dellamido per addensare?

Oh, caspita, sei a corto di amido? Panico? Ma no! Niente paura, ho la soluzione che fa per te, senza bisogno di chiamare i pompieri culinari!

  • Fecola di patate: La mia nonna la usava pure per far sparire le macchie di sugo, figurati per addensare! È come l’amido, ma con un curriculum più interessante. Addensa che è una meraviglia, proprio come l’amido, stessa quantità e via, nessun sapore strano in agguato! Praticamente gemelli diversi!

  • Amido di mais (Maizena): Il classico dei classici! Perfetto per addensare salse, zuppe… insomma, tutto quello che ti viene in mente. E poi, diciamocelo, chi non ha una scatola di Maizena in dispensa? È più facile trovare quella che un calzino spaiato!

E poi, se vuoi fare il figo (o la figa) in cucina, sappi che puoi anche usare:

  • Farina di riso: Non solo per fare i mochi, eh! Anche per addensare, fa un figurone.
  • Tapioca: Sembra una cosa esotica, ma la trovi al supermercato. E addensa che è una bellezza!

Insomma, l’amido non è l’unica carta nel mazzo! Sperimenta, gioca, e vedrai che la tua salsa sarà densa da far invidia! Ah, e se per caso ti viene troppo liquida, beh, aggiungi un po’ di fecola… o un bicchiere di vino. Dipende dalla ricetta, eh! 😉

#Addensare #Cucina #Ricette