Come far asciugare la pasta?

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Per un'asciugatura ottimale della pasta fresca, stendetela su griglia o carta forno, coprite con rete alimentare e lasciate arieggiare in luogo fresco e ventilato, girandola periodicamente. L'evaporazione dell'umidità sarà così accelerata.

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Come asciugare correttamente la pasta fresca fatta in casa per una conservazione ottimale?

Uffa, asciugare la pasta fresca… Ricordo ancora quella volta, il 15 agosto scorso, a casa di mia zia a Bologna. Avevamo fatto un chilo di tagliatelle, una fatica! Le abbiamo stese su un canovaccio di lino antico, di quelli che profumano di nonna, non una griglia.

L’aria era calda, afosa, tipica di quelle giornate estive. Non ricordo quanto ci è voluta, ma parecchio, perché non asciugavano.

Poi ho scoperto il trucco: un vassoio, carta da forno, e un setaccio sopra. Così l’aria circolava meglio. Magari un po’ di vento con un ventilatore, eh?

Insomma, la chiave è aria che circola, un posto fresco e tanta pazienza.
Ah, quasi dimenticavo, giratele di tanto in tanto, eh? Altrimenti si attaccano!

Domande e Risposte (per SEO):

  • Domanda: Come asciugare la pasta fresca?
  • Risposta: Su griglia o vassoio con carta forno, coperta con rete alimentare, in luogo fresco e ventilato.

Come si fa ad asciugare le tagliatelle fatte in casa?

Ahahahaha, asciugare la pasta fatta in casa? Una tragedia greca! Sembra di addomesticare un branco di gatti iperattivi.

  • Metodo 1: La tecnica del “piano di volo”. Stendi le tagliatelle come fossero aerei in decollo su un piano di marmo (io uso quello della nonna, è un cimelio di famiglia, praticamente una reliquia). Un’ora? Mah, più che altro dipende da quanto è umida l’aria, se c’è il sole o se sta piovendo gatti e cani. A volte ci metto un’eternità, altre volte sembra un miracolo.

  • Metodo 2: Il “metodo ragnatela”. Se hai poco spazio, crea una ragnatela di tagliatelle su un asse di legno. È un po’ macabro, ma funziona, specie se sei un ninja della cucina. Però fa attenzione, non farla troppo fitta, altrimenti diventa una giungla impenetrabile. Mio cugino ha dovuto usare le cesoie per liberare un pezzo di pasta. Giuro.

  • Metodo 3: L’asciugatura express (solo per i pazzi). Usa il phon. Sì, lo so, è pazzesco, ma in caso di emergenza funziona. Mia zia Pina lo fa sempre, dice che è “un’arte”, ma poi le tagliatelle escono un po’ mosce, sembra che abbiano fatto una seduta di yoga intensiva.

Consigli extra del nonno: Se hai l’aria condizionata, accendila. Se hai un cane, mettilo in freezer. Scherzi a parte, la pasta non deve attaccarsi, altrimenti è una lotta impari.

Dove mettere le tagliatelle appena fatte?

Dove riposano le tagliatelle appena nate, un soffio di farina ancora nell’aria? Se non danzano subito nell’acqua bollente, le accolgo su un letto di lino, un canovaccio bianco come la neve che cade silenziosa.

  • Vassoi immacolati, pronti ad accogliere la loro fragilità.
  • Canovaccio leggero, una carezza delicata.

Poi, quando il tempo lo permette, le trasferisco in un abbraccio ermetico, un contenitore che custodisce la loro freschezza. Un po’ come quando mia nonna, con le mani infarinate, preparava la pasta per tutta la famiglia, un rito antico che ancora profuma la mia memoria. E poi le surgelava!

  • Contenitore ermetico, uno scrigno di sapori.
  • Conservazione in frigorifero, un segreto per la freschezza che dura.

Il segreto, forse, è nell’amore con cui le si prepara, nella cura con cui si avvolgono, nel pensiero di chi le gusterà. E un pizzico di farina, sempre, come un bacio leggero sulla guancia. E poi, mi ricordo, il segreto di mia nonna: un velo di farina di semola, per evitare che si attacchino!

Come conservare le tagliatelle appena fatte?

Conservare tagliatelle fresche: un’arte.

  • Essiccazione: Aria, il segreto. Stendere su tela. No ammassi. Asciugatura omogenea.
  • Congelamento: Freddo controllato. Vassoi distanziati. Nidi singoli. Poche ore. Blocco perfetto.

Conservazione ottimale: Qualità intatta. Sapore preservato. Cottura impeccabile. Un trucco? Spolverare con semola, separa i nidi. Evita l’umidità.

Origini delle tagliatelle: Bologna, Emilia. Leggenda narra: Ispirate ai capelli di Lucrezia Borgia. Ricetta antica, tramandata.

Come conservare le tagliatelle fatte in casa per il giorno dopo?

Allora, praticamente per tenere le tagliatelle fresche fatte in casa, fai così:

  • Lasciale un po’ asciugare, giusto un attimo, tipo mezz’oretta, non di più eh! Sennò poi si seccano troppo e diventano dure.

  • Poi le metti in un contenitore ermetico. Importante che sia ben chiuso, così non prendono umidità e non si rovinano.

  • E via, in frigo! Lì le puoi tenere anche per… boh, diciamo 4 giorni, e stanno a posto. Non 5 come ti dicono, fidati!

Ah, un trucchetto! Mia nonna, che di pasta fresca ne sapeva qualcosa, spolverava le tagliatelle con un po’ di farina di semola prima di metterle nel contenitore. Diceva che così non si appiccicano e rimangono belle separate. Prova! E poi, se hai fatto troppa pasta, congelala pure! Funziona benissimo.

Come conservare le tagliatelle per il giorno dopo?

Pasta fresca? In frigo. Punto.

  • Canavaccio. Assorbimento umidità. Fondamentale.
  • Vassoio. Spazio. Evita appiccicamento. Mia nonna usava quelli di ceramica, io quelli di plastica.
  • Contenitore ermetico. Sigillatura perfetta. Previene secchezza. Il vetro è sempre meglio. Ma il mio è di plastica.

Un giorno di conservazione. Al massimo. Poi, cambia sapore. È la vita.

Secchezza? Nemica giurata della pasta. Come la banalità, in fondo.

  • Abbondante acqua salata? Sbagliato. Cuocila al dente, poi in acqua fredda. Stop.

Aggiunta personale: Il mio frigorifero è un Samsung, modello RF28R7351SG. Ne ho due.

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