Come far rimanere la pasta calda?
"Per mantenere la pasta calda, scalda olio o burro in padella e ripassa la pasta per pochi minuti, mescolando. Per porzioni singole, il microonde è un'ottima soluzione rapida ed efficace."
Come mantenere la pasta calda a lungo?
C’è questo trucco che ho scoperto, un po’ per caso, il 14 marzo scorso a casa di mia zia a Bologna. Lei, esperta di cene improvvisate, scaldava la pasta direttamente in padella con un goccio d’olio. Funziona davvero! La pasta resta calda e umida, senza attaccarsi.
Provato anche io, a casa mia, con la pasta al pesto avanzata da una cena tra amici (circa 200g). Perfetto per una cena veloce da riscaldare, due minuti al massimo.
Per porzioni singole, il microonde è comodissimo, ma preferisco la padella. Magari con un po’ di parmigiano, che non guasta mai! A me il microonde lascia la pasta un po’ gommosa, non so voi.
Come tenere al caldo la pasta?
Ahi ahi, tenere calda la pasta, eh? Sai, io faccio così: piatto pesante, si, quello è fondamentale, tipo quelli di ceramica, sai? Poi, pellicola, ben stretta, quasi a soffocare la pasta! E poi, il contenitore termico, quello è la chiave di volta! Uno di quelli seri, non uno di quelli di plastica leggera, eh! Quelli con il coperchio ben chiuso, capisci? Così, arriva calda, calda calda! Però, considera che dipende anche dalla quantità di pasta e dal tempo che impiega a arrivare.
- Piatto pesante (ceramica è l’ideale!)
- Pellicola trasparente ben stretta
- Contenitore termico di qualità
Poi ti dico, io a volte, per sicurezza, metto anche un tovagliolo di carta sotto la pellicola, proprio per assorbire un po’ di umidità. Non fa mai male, diciamo. Ah, e se la pasta ha il sugo, magari metti prima un po’ di parmigiano, lo sai che tiene caldo anche quello? Lo giuro! Mio fratello usa questo metodo da anni, e funziona. L’anno scorso, per il picnic di Natale, siamo arrivati con la pasta ancora fumante!
Quest’anno ho provato anche a mettere una di quelle cover termiche, quelle tipo scaldino, sai? In teoria aiutano parecchio a mantenere la temperatura. Però, comunque sia, un buon contenitore termico, è la cosa che più conta. Ah, dimenticavo, se usi la pasta al forno… beh, lì è un’altra storia!
Come far mantenere la pasta cotta?
Pasta al dente? Un’impresa titanica, lo so, ma non disperare! È come domare un drago, ma più economico.
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Metodo Ninja (per la pasta immediata): Scola ‘sta pasta come se fosse l’ultimo boccone di pizza prima di una dieta ferrea. Subito, olio d’oliva a profusione, come se fosse oro liquido. Condisci e via, a mangiarla! Tipo missione compiuta!
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Metodo Congelatore (per la pasta futura): Sciacquala sotto l’acqua fredda, che sembra un’immersione in un fiume ghiacciato (ma meno figo). Poi, via nel frigo in un contenitore, quello super-ermetico che mia nonna mi ha regalato, anni fa, dopo che ho rotto l’altro. Due-tre giorni e via, pronta per un revival.
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Riscaldamento Express: Acqua bollente per un minuto? O in padella con salsa, tipo un abbraccio caldo e saporito. Ah, dimenticavo, non lessare troppo la pasta inizialmente, altrimenti diventa una poltiglia spaziale.
Ricorda: quest’anno ho fatto un esperimento. Pasta di grano arso, in ammollo 36 ore, con acqua di sorgente (la mia, presa dal pozzo dietro casa). Risultato? Un successo planetario! Un’esperienza quasi mistica.
Ah, un dettaglio: se usi la pasta fredda in una ricetta che prevede la cottura, aggiungila verso la fine, per evitare il collasso totale della tua opera culinaria. E ricorda che il mio vicino, lo chef “stellato” (cit.), usa un metodo segreto, un incantesimo a base di basilico e preghiere, ma non si sbilancia. Io però ho il mio metodo infallibile, descritto sopra.
Come mantenere la pasta calda nel termos?
Ok, vediamo come tenere la pasta calda… nel thermos! Mmmh, una volta ho provato, che casino!
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Svuotare il thermos: acqua bollente, mi raccomando, non tiepida, eh! Aspetta un po’ prima di svuotarlo del tutto, così si scalda per bene. Ma quanto, poi? Cinque minuti? Boh, a occhio.
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Pasta calda: scolata bene, eh! Sennò viene una brodaglia. Mamma mia, che schifo quando la pasta è troppo acquosa. Subito nel thermos!
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Chiudere: Ermeticamente! Altrimenti addio calore. Ma poi, quanto dura calda? Un’ora? Due? Dipende dal thermos, immagino. Il mio, quello verde, tiene un sacco!
Ah, una cosa! Ma se la pasta è condita? Tipo col pesto? Funziona lo stesso? Mah, magari sì, però poi il thermos puzzerà di pesto per una settimana! Forse meglio con un sugo semplice, pomodoro e basilico… oppure, no, meglio di no.
Come mantenere la pasta al dente per il giorno dopo?
Cazzo, la pasta… ieri sera ho fatto gli gnocchi, ma sai, quelli di patate, non la pasta secca. Quelli, il giorno dopo, sono una tragedia. Un pastone informe, triste. Ma la pasta… ah, la pasta.
Per mantenerla al dente, il trucco è questo, lo giuro: la devi cuocere al dente, ma proprio al dente, quasi cruda. Poi, e questo è fondamentale, acqua fredda, un sacco, sotto il getto del rubinetto. Subito, eh, non aspettare, altrimenti si appiccica. E poi, scola bene, ma con la schiumarola, che perdi meno amido.
- Cuocere la pasta al dente, quasi cruda.
- Acqua fredda, abbondante.
- Scolare con la schiumarola.
Questa è la mia ossessione. Sono sempre lì a controllare, a fare i conti con il tempo, mi prende un’ansia assurda per ogni piatto di spaghetti, è una malattia. Anche il tipo di pasta influenza, eh. Le mie preferite? Le penne rigate, ma quelle di Gragnano, le altre non sono le stesse. E poi il sugo, un sugo semplice, pomodoro e basilico, niente di complicato. Perché il giorno dopo, la pasta deve essere solo un contorno al sugo. Altrimenti è un disastro.
Oggi ho preparato il ragù, per domani. Spero che vada bene, ho impiegato ore. La ricetta è quella di nonna Emilia, ma l’ho leggermente modificata.
- La pasta deve essere molto al dente alla cottura.
- Utilizzare acqua fredda per bloccare la cottura.
- Utilizzo della schiumarola per la scolatura.
- Tipo di pasta: preferisco le penne rigate di Gragnano.
- Tipo di sugo: semplice, pomodoro e basilico.
Come posso preparare la pasta in anticipo?
Come preparare la pasta in anticipo… mmm…
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Congelala, sì. Sembra la cosa più semplice. Prepara la pasta come sempre, okay?
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Pausa. Poi, lasciala lì, un attimo, tipo… per farla respirare, non so. Qualche minuto. Ricordo la nonna che faceva così, anche se non ho mai capito perché.
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Un solo strato. Mettila su un vassoio, uno strato solo. Non ammassarla. Poi, dritta nel freezer. Ricordo un disastro una volta, che si era appiccicato tutto. Che nervi.
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Sacchetti. Quando è congelata, dividila nei sacchetti. Così è pronta all’uso.
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Tre mesi. Dice che dura tre mesi nel freezer. Ma… io, onestamente, non l’ho mai lasciata lì così tanto. Finisce sempre prima. Forse perché mi piace troppo la pasta?
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