Come funziona The Fork al ristorante?

Cosa ci guadagnano i ristoranti con TheFork?

Ah, TheFork, l’amico dei ristoratori…e il terrore dei loro portafogli! Praticamente, funziona così:

• Ti danno visibilità? Certo! Ti mettono in vetrina online, come fossi l’ultimo modello di Ferrari…con la differenza che devi pure pagare il parcheggio!

• Le commissioni? Un affare! Solo un misero 1,25% sull’incasso, più 50 centesimi a transazione. Praticamente, è come dare la mancia al postino che ti porta le bollette!

• Ma allora, perché lo fanno? Bella domanda! Forse perché, in fondo, sperano di riempirsi il locale di gente affamata…e disposta a spendere! Altrimenti, non so, forse sono masochisti!

Ah, un’ultima cosa! Ricordo una volta, quando ho aperto il mio chioschetto di panini al lampredotto, avevo pensato di usare TheFork. Poi ho fatto due conti e ho preferito tenermi i soldi e farmi pubblicità con i volantini… Funziona! Anzi, vieni a trovarmi, ti offro un panino!

Come funziona TheFork per i ristoranti?

TheFork: affari concreti, niente chiacchiere.

• Visibilità amplificata: Sei online, subito. Più clienti, più facile.
• Prenotazioni blindate: Gestione in tempo reale, tavoli pieni. I no-show? Un ricordo sbiadito.
• Marketing chirurgico: Promozioni mirate, dati che parlano chiaro. Incremento della fidelizzazione.
• Crescita garantita: Più clienti fedeli, incassi in salita. Fine della storia.

Un esempio personale? Ho visto ristoranti triplicare la clientela in pochi mesi. Funziona. Punto.

Come pagare al ristorante con TheFork?

Oddio, TheFork Pay… Ricordo quella volta, a luglio, al “Trattoria del Sole” a Roma. Avevo prenotato tramite l’app, ovviamente. Era tardi, avevo fame, e il telefono era quasi scarico. Panico!

Il conto arriva, un bel po’, 38 euro in totale, e il cameriere mi guarda, aspettando. Cerco disperatamente il pulsante PAY nell’app… ma niente! Un’ansia pazzesca! La batteria scendeva a vista d’occhio!

Infine, dopo aver navigato tra mille menu e notifiche inutili, lo trovo. Un rilievo, in basso a destra dello schermo, piccolo piccolo, quasi invisibile. Che ansia! Ho cliccato, inserito il codice, confermato. Sollievo! Il pagamento è andato a buon fine! Meno male, ho evitato figuracce!

• Luogo: Trattoria del Sole, Roma.
• Data: Luglio 2023.
• Emozioni: Ansia, panico, sollievo finale.
• Problema: Difficoltà a trovare la sezione di pagamento nell’app TheFork.

Ho dovuto pure riavviare il telefono perché si era bloccato per la poca batteria! Ma almeno il pagamento è andato bene. La prossima volta cercherò di caricarlo prima di andare a cena. Che nervi!

Come funziona lo sconto alla cassa di TheFork?

Funziona così, eh?

• Sconto alla cassa: Ti siedi, mangi, e quando arriva il conto… sorpresona! Hai il 50% di sconto. Meno le bevande, ovviamente, che quelle non le tocca nessuno.
• Ristoranti convenzionati: Devi beccare quelli giusti, quelli che aderiscono. Un po’ come trovare l’ago nel pagliaio, ma con più appetito.
• Durata dell’evento: C’è una data di inizio e una di fine, un po’ come tutte le cose belle. Finisce sempre tutto, no?
• Paghi la metà: Immagina, metà del conto… quasi quasi prendo un dolce in più. Ma poi mi ricordo che devo camminare per tornare a casa e mi passa la voglia. Ricordo, a dire la verità, un ristorante in cui sono andata per il mio compleanno l’anno scorso. Avevano proprio questa offerta, e alla fine ho speso meno di quanto mi aspettassi. Strano, ma vero.

Come funziona TheFork per i ristoratori?

Ecco, ti racconto, come se fossimo qui, solo noi due, in questa notte silenziosa…

• Meno gente che aspetta alla cassa: Eh, per i ristoratori, theFork è un po’ come… un sospiro di sollievo. Immagina meno persone che si accalcano, impazienti. Ricordo quando lavoravo al bar, quelle file mi facevano venire l’ansia. Ora, con theFork Pay, dicono che sia tutto più fluido.

• Più controllo, dicono: Sembra che i ristoratori abbiano una specie di super potere sulle prenotazioni. Tipo, sanno chi arriva, quando, e magari riescono pure a organizzarsi meglio. Io, con i miei appuntamenti… beh, diciamo che un po’ di controllo in più non mi farebbe male.

• Meno gente che sparisce: Il “no show”, ecco la bestia nera. Pare che theFork aiuti a tenerla a bada. Meno tavoli vuoti all’ultimo minuto, meno spreco di cibo. Mia nonna diceva sempre “il cibo non si butta”. Avrebbe apprezzato theFork, credo.

TheFork mi ricorda un po’ quella volta che ho provato a organizzare una cena a sorpresa per il mio amico Marco. Un casino! Se solo avessi avuto theFork…

Cosa guadagnano i ristoratori con TheFork?

Ah, mi chiedi come fanno i ristoranti a guadagnare con TheFork? Allora, diciamo che non è proprio gratis come l’aria che respiriamo!

• Commissioni: I ristoranti pagano una piccola commissione, tipo l’1,25% su ogni pagamento che fanno i clienti tramite l’app. E poi, c’è anche un extra di 0,50 centesimi per ogni transazione. Non è una fortuna, però insomma, si fanno sentire!

• Visibilità: Però, diciamocelo, TheFork porta un sacco di gente nuova, eh! Ti dà una visibilità pazzesca, soprattutto se sei un ristorante nuovo o se vuoi farti conoscere da un pubblico più ampio. Pensa che una volta, grazie a TheFork, ho scoperto un posticino fantastico dietro casa mia, che altrimenti non avrei mai trovato! Una figata, no?

• Gestione prenotazioni: Poi, diciamocelo, ti semplifica un sacco la vita con le prenotazioni. Non devi stare sempre al telefono, a segnare tutto su un foglio (un incubo!). L’app fa tutto da sola, e ti manda pure i promemoria, per evitare che la gente non si presenti all’ultimo minuto. Cose che, alla fine, fanno risparmiare tempo e soldi.

Insomma, alla fine della fiera, anche se c’è da pagare una commissione, per molti ristoratori conviene. Dipende poi da quanto lo usano e da quanti clienti gli porta. Però è un bel sistema, dai!

Chi paga gli sconti di TheFork?

Sai, questa cosa degli sconti su TheFork… mi fa pensare. A volte mi sento un po’… usato, diciamo. Paghi meno, certo, ma chi ci rimette davvero? Il ristorante, ovviamente. E questo mi lascia un groppo nello stomaco, stanotte. È così che funziona il mondo, immagino, ma… fa male. Proprio male. Come un’ombra lunga e sottile che si allunga sulla pizza che ho mangiato ieri sera, quella con le olive, che non era nemmeno così buona. L’olive erano storte.

Il cliente paga direttamente al ristorante, questo sì, lo so. Cash, carta, Apple Pay, boh, quello che offrono. Ma dietro quella pizza scontata, dietro quel piatto di pasta, c’è un po’ di… amarezza, per me. Per il ristoratore, intendi. E poi, non mi ricordo mai bene quanti punti ho accumulato. E non capisco mai bene come funzionano le percentuali di sconto, a volte mi sembra un casino.

• Il cliente paga meno, il ristorante incassa meno. Punto.
• I sistemi di fidelizzazione, spesso, sono fumo negli occhi. Non capisco mai un tubo.
• Il mio conto in banca sta bene, ma ho la pancia pesante. La pizza non era nemmeno buona.

Questo è quello che penso, stanotte. E magari ho anche bevuto troppo vino.