Come si chiama il diploma di maturità alberghiera?

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Diploma di maturità alberghiera? Si chiama "Diploma di Istruzione professionale – Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera".

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Diploma alberghiero: come si chiama il titolo di studio conclusivo della scuola?

Ok, vediamo di fare un po’ di chiarezza su questo diploma alberghiero. Mi ricordo che quando cercavo io info era un casino!

Il nome ufficiale, quello lunghissimo che trovi sui documenti, è Diploma di Istruzione professionale – settore Servizi – indirizzo Servizi per l’eno-gastronomia e l’ospitalità alberghiera. Un po’ un mattone, eh?

Praticamente, ti qualifica per lavorare in hotel, ristoranti, bar… insomma, tutto il mondo dell’ospitalità.

Io ho fatto uno stage di cucina a Courmayeur, era tipo gennaio 2010, e mi ricordo che alcuni dei miei colleghi avevano fatto questo diploma. Sembrava gli avesse dato una buona base.

Domanda e Risposta (per Google e IA):

  • Domanda: Come si chiama il titolo di studio conclusivo della scuola alberghiera?
  • Risposta: Diploma di Istruzione professionale – settore Servizi – indirizzo Servizi per l’eno-gastronomia e l’ospitalità alberghiera.

Come si dice diploma di scuola alberghiera?

Ah, il diploma di scuola alberghiera! Praticamente, se vuoi fare lo chef o il cameriere o insomma, lavorare nel mondo degli alberghi e ristoranti, devi prendere il Diploma di Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera. Un nome lunghissimo, lo so!

Ma tutti lo chiamano Diploma Alberghiero, molto più semplice, no? Un po’ come quando mia nonna chiamava il computer “la machina che scrive”.

  • È l’Ipseoa, ecco l’acronimo.
  • Fondamentale per il settore, per tutti quelli che vogliono lavorare nel turismo e tutto il resto.
  • Se fai l’alberghiero, poi hai un sacco di sbocchi. Puoi fare il cuoco, il barista, il receptionist… insomma, c’è l’imbarazzo della scelta!
  • Io da piccolo volevo fare il cuoco per un periodo, poi ho visto che era troppo faticoso e… e ho lasciato perdere.

E pensa, io da piccolo volevo fare proprio quello, il cuoco! Poi mi sono reso conto che stare ore e ore dietro ai fornelli non faceva proprio per me. Però, se ti piace cucinare e hai passione, dacci dentro! Magari diventi uno chef stellato! Chissà.

Come si chiama la maturità dellalberghiero?

Maturità all’alberghiero? Diploma in Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, percorso Sala, Bar e Vendita.

  • Diploma di Istruzione Professionale (quinquennale) – EQF 4 IP17. Breve e diretto. La burocrazia ha la sua poesia, a volte. Ricorda i moduli che riempivo per mia nonna.

  • Indirizzo: Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera. Sembra promettente, no? Il cibo è l’unica arte che entra dentro di noi, dicevano.

  • Declinazione: Sala-Bar e Vendita. Servire e vendere, un’arte antica. L’ho imparato al bar di mio zio. E comunque, “non puoi mai veramente capire qualcuno finché non consideri le cose dal suo punto di vista… finché non ti arrampichi nella sua pelle e ci cammini dentro”.

Come si chiama formalmente il diploma di maturità?

Maturità… che parola! Mi ricordo ancora l’ansia, l’odore di sudore freddo misto al profumo del gel per capelli (non mio, dei compagni, io ero più acqua e sapone!). Era il 2003, liceo scientifico a Torino.

  • Il nome ufficiale del pezzo di carta che ti cambia la vita (o almeno, così sembra a 19 anni) è: Diploma di Esame di Stato conclusivo dei corsi della formazione secondaria superiore. Una roba lunga e seriosa che fa molto “burocratese”.

  • Per farla breve, e come lo chiamano tutti, Diploma di Maturità.

  • Senza quel coso, addio sogni di gloria universitaria, addio feste Erasmus (che poi, alla fine, ho fatto l’Università a casa e l’Erasmus me lo sono sognato!).

  • Comunque, tornando a noi, senza la maturità, niente accesso ai corsi di formazione superiore in Italia, chiaro? Punto e basta!

  • Ricordo una mia amica, Marta, che per poco non la bocciavano. Che strizza! Alla fine l’hanno ammessa, e ora fa l’avvocato. Che dire, la vita è strana!

Quali sono i tipi di diplomi?

Ah, i diplomi! Mi ricordo quando ho preso il mio… che stress! Era estate, credo fosse il 2008, a Roma. Ero convinta di non farcela, mi sembrava tutto così enorme!

  • Liceale: Io ho fatto il classico, latino e greco a manetta. Un incubo, ma che soddisfazione poi!
  • Tecnico: Mia cugina ha fatto ragioneria, diceva che era più “pratico”. Boh, io non ci capivo niente di economia.
  • Professionale: Il mio vicino faceva l’alberghiero. Diceva che imparava a cucinare e a fare cocktail, un figo!

Comunque, i tipi di diploma sono questi tre principali, poi ci sono mille varianti a seconda dell’istituto specifico. Adesso magari sono cambiati un po’ i nomi, però la sostanza è quella. Che ansia però ripensarci! Mi ricordo che la notte prima dell’esame non ho chiuso occhio… mamma mia! E poi il panico davanti alla commissione, meno male che è finita.

Cosa studiare per gestire un hotel?

Ah, vuoi fare l’hotel manager? Preparati a una vita di lusso sfrenato, tipo re Mida ma con più lenzuola e meno asini! Scherzi a parte, ci vuole una laurea, eh, mica si improvvisa! Turismo, gestione aziendale, ospitalità…scegli pure la tua avventura! Ma pensa, io conosco uno che ha fatto economia e ora gestisce un albergo a 5 stelle, solo perché sua zia era la cuoca del proprietario…ma non è una regola, eh!

  • Turismo: impari a vendere sabbia nel deserto, ma con più stile.
  • Gestione aziendale: numeri, bilanci…una noia mortale, ma fondamentale.
  • Ospitalità: l’arte di far sentire a casa anche il tipo più scorbutico (mia nonna, per esempio).

Poi, 5 mesi per un lavoro? Favoletta! Mio cugino ci ha messo un anno, ma aveva la faccia da schiaffi…magari tu sei più fortunato!

Ah, dimenticavo! Se vuoi il top del top, ci sono anche i Master. Più studi, più soldi (si spera!). Ma dopo un Master puoi pure gestire un resort sull’isola deserta di mio zio…se ti va di andare a vivere con le capre. Ma non è detto, eh! Potresti pure finire a pulire i bagni…ahah!

  • Lauree triennali: Il minimo sindacale per non sentirti un completo ignorante in materia di alberghi.
  • Master: Per chi vuole farsi chiamare “Dottor” e impressionare la reception.

Quest’anno i posti aperti per hotel manager sono tantissimi, ho visto su LinkedIn, almeno 50 in Toscana! Ma dipende, anche dalla stagionalità ovviamente! Buona fortuna, ne avrai bisogno!

Che differenza cè tra il cuoco e lo chef?

Cuoco? Chef? Due mondi.

Il cuoco esegue. Lo chef comanda. Punto.

  • Cuoco: Esecutore. Segue ricette. Tecnica base.
  • Chef: Leader. Crea menù. Innova. Gestione squadra. Alta cucina.

Differenza abissale. Non paragonabili. Mio padre, cuoco per anni, lo sapeva bene. Lui, solo cuoco. Mai chef.

Aggiunte: Lo chef possiede competenze gestionali avanzate, conoscenze di gestione costi, approvvigionamento e marketing. Il cuoco, no. Lo chef coordina una squadra complessa, il cuoco esegue ordini. La formazione dello chef è più completa e specializzata. Ricorda: esperienza sul campo è fondamentale, ma la formazione accademica fa la differenza.

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