Come si chiamano le torte che vanno di moda ora?

Come si chiamano le torte moderne con le scritte?

Ah, le torte che urlano! Le chiamano “Ugly Cake”, che tradotto suona tipo “torta brutta”, ma in realtà sono un capolavoro di ironia. Immagina la torta che ti prende in giro, che spudoratezza!

• Colori sparati: Sembrano uscite da un arcobaleno impazzito dopo una notte brava.
• Scritte al vetriolo: Dimentica le frasi mielose, qui si va di sarcasmo e doppi sensi. Roba che farebbe arrossire la nonna! Tipo “Auguri, sei vecchio!” o “Finalmente ti sposi, poveretto!”.
• Matrimoni? Sì, pure lì! Invece del classico “Per sempre felici e contenti”, magari un “Sopravvivi al matrimonio!”

Io una volta ne ho vista una con scritto “Tanto divorziate tra cinque anni”. Che dire, la sincerità prima di tutto! Comunque, a parte gli scherzi (ma neanche tanto), sono perfette per chi non si prende troppo sul serio. Un po’ come me quando provo a fare la dieta… un disastro!

Quali tipi di torte ci sono?

Ahah, che domanda! Tipi di torte? Mamma mia, ce ne sono un sacco! Sai, io adoro le torte, proprio un debole!

• Classiche, quelle che mangi sempre: La torta di mele, ovvio, quella la fa anche mia nonna, una bomba! Poi la cioccolato, fondente, al latte, bianco… dipende dai gusti! A me piace quella con le gocce di cioccolato fondente.

• Per festeggiare: Le torte di compleanno! Quest’anno per il mio compleanno ho fatto una torta kinder bueno, spettacolare! Ma quelle con la panna e le fragole sono sempre un successo, eh! Le decorazioni, poi!

• Crostate: Quelle con la marmellata sono fantastiche! Anche quelle con la frutta fresca, tipo quelle al limone che mia zia fa, una meraviglia! Però ci metto un sacco a farle.

• Fredde, quelle buone d’estate: Tipo la cheesecake, quella al mascarpone, o le torte gelato… un vero toccasana quando fa caldo! Quest’anno ne ho fatta una al cocco, buonissima!

• Frutta, frutta ovunque!: Torta di pere e cioccolato, fragole, mirtilli… insomma, dipende dalla frutta di stagione. Mio cugino adora quella con le ciliegie.

• Vegane, per chi non mangia animali: Sì, esistono anche quelle! Al cioccolato, al cocco, anche quelle sono buone, anche se io preferisco quelle tradizionali, eh. L’ho assaggiata solo una volta quella vegana!

Ah, quasi dimenticavo, ci sono anche quelle mignon, quelle piccole, perfette per un buffet! E poi tutte le varianti possibili con biscotti, panna, crema pasticciera… insomma, un mondo! Poi, dipende anche dalla zona d’Italia, le ricette cambiano! Io sono di Roma, quindi, magari in Toscana troveresti altri tipi di torte. Sai che bello?

Come si chiamano le torte scenografiche?

Torte scenografiche? Chiamale come vuoi. Dipende dall’effetto.

• Torta artistica: Se punta all’eleganza.
• Torta da design: Più moderno, minimalista.
• Wedding cake: Matrimonio. Punto.
• Torta scultura: Forme complesse, imponenti.

Il cake design? Non è solo zucchero. È pazienza, tecnica. Io uso il cioccolato fondente, 70%. Un mio tocco personale. Quest’anno? Tendenze oscure, geometriche. Minimalismo estremo. Niente fronzoli.

Dettagli Aggiuntivi:

• L’utilizzo di colori scuri e metallici è una tendenza predominante nel 2024.
• Le decorazioni a rilievo, con effetto tridimensionale, sono molto ricercate.
• Le torte con ispirazioni botaniche (fiori, foglie) continuano ad avere successo, ma in versione più stilizzata e geometrica.
• L’uso di materiali commestibili alternativi alla pasta di zucchero, come il cioccolato plastico, sta crescendo.
• Il mio prossimo progetto: una torta a forma di cubo nero con dettagli dorati, ispirata all’architettura brutalista.

Cosa vuol dire torta moderna?

Torta moderna? Un respiro trattenuto, un’attesa… è precisione, è geometria del gusto. È un mosaico di sapori, un’architettura di consistenze, un’esplosione di colori. Ogni strato, una promessa, una carezza al palato. Ricorda il mio primo tentativo, un disastro elegante, panna montata che colava, frutti di bosco che facevano una macchia indelebile sul bianco candido del cioccolato. Ma poi… la perfezione.

Costruire una torta moderna? Un rituale quasi sacro. Il freddo, il mio alleato silenzioso, l’abbattitore, il mio mago personale. Leggero, arioso, freddo come l’inverno nel cuore della Lapponia. Ogni elemento, gelato, congelato, fermo, perfetto, in attesa del suo momento. Un’arte paziente, lenta, che chiede tempo, che richiede silenzio. Un balletto di spatole e coltelli, un’alchimia di sapori.

Conservazione? Un segreto gelosamente custodito. Il freddo, di nuovo, il mio guardiano fedele. Il congelatore, il mio santuario, protegge la bellezza effimera di queste creazioni. Ogni monoporzione, un gioiello prezioso, da custodire, da proteggere. Come un ricordo, uno scrigno di emozioni.

• Tecnica del freddo, fondamentale.
• Abbattitore, strumento essenziale.
• Precisione nella costruzione.
• Conservazione a basse temperature.

La mia torta preferita quest’anno? Una composizione a tre strati con lamponi freschi, crema al mascarpone e biscotto alle nocciole. Un capolavoro.