Come si conserva il pesto fatto in casa nei barattoli?

Mamma mia, il pesto! Quest’anno ne ho fatto un botto, davvero, un quantitativo industriale direi… e adesso? Come diavolo lo conservo tutto questo tesoro verde smeraldo? Ricordo ancora mia nonna, che preparava il suo pesto con quel mortaio di pietra antico, un profumo che ancora sento… e lei, come faceva? Ah già, i barattoli di vetro, naturalmente.

Allora, ho scoperto un trucco, o meglio, l’ho ripreso da mia zia Emilia che è una vera esperta di conserve (lei fa anche le marmellate di fichi d’india, incredibili!). Bisogna prendere dei barattoli di vetro, lavati bene, eh, che altrimenti poi si rovina tutto! Io li sterilizzo sempre in forno, per sicurezza, anche se in realtà, a pensarci bene, forse è un po’ esagerato…

Poi, si riempiono i barattoli con il pesto, fino all’orlo, quasi quasi trabocca, proprio come piace a me! E poi, il segreto, il vero segreto, è quello di versare un filo d’olio extravergine d’oliva sopra. Un filo sottile, ma sufficiente a formare una specie di “copertura protettiva”. Questo impedisce al pesto di ossidarsi, cosa che, sapete, lo fa annerire e perdere tutto il suo sapore. Che tragedia sarebbe!

Infine, chiudi bene i barattoli e via in frigo. Due giorni? Mah, io direi che dura anche di più, dipende dalla qualità degli ingredienti, ovviamente, e da quanto sei fortunato! L’anno scorso, con quello fatto con il basilico del mio balcone, è durato quasi una settimana, e credetemi, era ancora buonissimo. Quest’anno, speriamo bene… mi sembra un po’ meno intenso, forse il basilico non era al top della sua forma.

Comunque, due giorni è una buona indicazione, meglio non rischiare! Poi, per sicurezza, io assaggio sempre prima di utilizzarlo, mai fidarsi troppo, no? Anche se, ogni tanto… sgarro e lo uso lo stesso anche dopo qualche giorno in più… e non è successo niente di male, fino adesso! Ma non ditelo a nessuno, eh? 😉

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