Come vengono serviti i formaggi?

Come vengono serviti i formaggi? Boh, sapete, non c’è una regola fissa, almeno così mi sembra. Dipende un po’ dall’occasione, no? Ricordo una volta, a casa di mia zia Emilia, che aveva un’intera tavola dedicata solo ai formaggi! Un tripudio di profumi, ve lo giuro. C’erano quelli stagionati, duri come la roccia, che necessitavano di coltelli specifici, tipo quelli a lama stretta e affilata, sai? E poi quelli più morbidi, quelli che quasi ti si scioglievano in bocca… per quelli bastava un coltellino piccolo, quasi un cucchiaino.

E gli abbinamenti? Ah, gli abbinamenti! Mia zia era una vera artista. Ricordo ancora il gorgonzola piccante con il miele di acacia, una cosa divina! Oppure il pecorino sardo con quella marmellata di fichi, fatta da lei, ovviamente, che aveva un sapore… mamma mia, non so come spiegarvelo. E poi, aveva anche delle conserve di cipolle rosse, un po’ agrodolci, perfette con il formaggio di capra.

E poi, pensate, ho letto da qualche parte, che ci sono addirittura degli studi, non ricordo bene dove, su quanti tipi di coltelli ci vogliono per un bel tagliere di formaggi! Una follia, ma forse, in fondo, ha anche un senso. Perché ogni formaggio, ogni suo sapore, merita il suo trattamento speciale, non trovate? Un po’ come una coccola, una carezza al palato. E se poi ci aggiungi un buon vino… beh, è la perfezione! O almeno, per me lo è.