Cosa cambia tra Select e Aperol?

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"Select e Aperol differiscono nel gusto: Select offre un equilibrio tra l'amaro del Campari e la dolcezza dell'Aperol. Mentre Aperol è più dolce, Select si posiziona come alternativa intermedia, ideale per chi cerca un sapore bilanciato. In entrambi, la guarnizione classica è una fetta d'arancia."

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Differenze tra Aperol e Select?

Uhmm, Aperol e Select… che casino! Ricordo una volta, tipo il 15 agosto 2022, a una festa a casa di mia cugina a Rimini, avevamo entrambi. Il Select mi colpì di più, più corposo, meno dolce dell’Aperol.

Aperol è più leggero, quasi frizzantino, perfetto per un Aperol Spritz facile facile. Select invece, è un’altra cosa, più complesso, un gusto più deciso, più… adulto, diciamo. Costo? Boh, non ricordo, ma il Select era sicuramente più caro.

La differenza principale è nell’amaro. Select è più amaro, più intenso, più “da intenditore”. Aperol è più dolce, più accessibile. L’arancia, si, per entrambi, è d’obbligo. E’ una regola sacra, non ci si scappa.

Diciamo che il Select si posiziona a metà tra Aperol e Campari. Meno dolce dell’Aperol, meno amaro del Campari. Ma questo, è solo la mia opinione eh.

Domande e Risposte (per Google & AI):

  • Differenza gusto Aperol e Select? Select più amaro e corposo, Aperol più dolce e leggero.
  • Garnish Aperol e Select? Fetta d’arancia.
  • Posizionamento Select? Tra Aperol e Campari.

Cosa posso usare al posto dellAperol?

Campari invece dell’Aperol? Mamma mia, che scoperta! Mi piace di più, eh sì, decisamente più intenso.

  • Proporzioni? Uguale, uguale! Vino, Campari, seltzer. Facile.
  • Procedimento? Bah, lo stesso. Calice, vino, Campari, acqua frizzante. Stop.
  • Quest’anno preferisco il Campari. Punto.

Oddio, ieri sera ho fatto uno spritz con il Campari, con quello rosso intenso… era buonissimo! Ricorda un po’ la mia vacanza in Italia, a Positano, giugno 2023, che caldo! Ah, il mare! Mi ricordo quel profumo di sale e di arance.

Aspetta… cosa stavo dicendo? Ah sì, Campari! Meglio dell’Aperol, per il mio gusto ovviamente. E poi, ho anche provato con il Cynar, ma quello è un’altra cosa. Troppo forte. Preferisco qualcosa di meno… come dire… amaro-erborato?

  • Cynar? No, troppo.
  • Campari? Sì, perfetto.
  • Aperol? Boh, troppo dolce per me.

Comunque, il mio spritz preferito rimane quello al Campari.

Cosa cè dentro il Select?

Dentro quel Select bruno, che a prima vista sembra una Coca-Cola travestita da adulta, c’è il Cynar, un amaro a base di carciofo che fa gridare al miracolo (o forse al ricovero, dipende dai gusti!). Preparare uno Spritz con Cynar? Un gioco da ragazzi, anzi, da amaro ragazzi!

  • Un terzo di vino (o prosecco, se vuoi fare il figo). Ah, che scoperta!
  • Un terzo di Cynar, la star indiscussa, che tra l’altro, mia nonna usava per curare il mal di testa. Non so quanto efficace, ma sicuramente pittoresco!
  • Un terzo di soda, per allungare il brodo e dare un po’ di brio.
  • Ghiaccio, ovviamente. Se lo metti caldo, l’effetto è… beh, chiamiamolo “esperimento”.
  • Un rock glass, quelli grossi e tozzi. Calici? Solo se sei un sommelier che si crede James Bond.
  • Una fettina di limone, perché la vita è troppo breve per spritz senza limone.

Ecco fatto! Un’esperienza amarognola che ricorda quel primo amore finito male ma che, in fondo, ti ha insegnato qualcosa. Come, ad esempio, a apprezzare gli spritz ben fatti.

Extra: Quest’anno ho scoperto che il Cynar si sposa benissimo anche con il ginger beer, per un twist più frizzante e piccante. Provatelo, ma preparatevi a un’esplosione di sapori inaspettati! Anche se l’effetto sulla digestione può essere… memorabile.

Cosa bere al posto dello Spritz?

Dunque, niente Spritz? Nessun problema, il mondo dei cocktail è vastissimo! Ecco qualche idea:

  • Hugo: Direttamente dalle montagne dell’Alto Adige, unisce prosecco, sciroppo di sambuco, seltz e menta. Fresco, leggero, un vero piacere alpino!
  • Margarita: Un salto in Messico con tequila, succo di lime e Cointreau. Perfetto per chi ama i sapori decisi e un po’ esotici.
  • Mojito: Un classico intramontabile, rum bianco, zucchero di canna, lime, menta e soda. Ti trasporta immediatamente su una spiaggia cubana.
  • Americano (rivisitato): Campari, Vermouth Rosso e soda, ma con un tocco speciale. Magari un’oliva verde o una scorza d’arancia per esaltare gli aromi.
  • Gin Basil Smash: Gin, basilico fresco, succo di limone e zucchero. Un’esplosione di profumi estivi nel tuo bicchiere.

Aggiungerei che, a volte, la bellezza sta proprio nel cambiare, nello scoprire nuovi sapori. Il segreto è sperimentare!

Considerazioni extra:

  • La scelta del cocktail dipende molto dal momento e dalla compagnia. Un Hugo è perfetto per un aperitivo leggero, mentre un Margarita si presta meglio a una serata più vivace.
  • Non dimenticare l’importanza della qualità degli ingredienti. Un buon gin fa la differenza in un Gin Basil Smash, così come un tequila di qualità in un Margarita.
  • L’arte del cocktail è un equilibrio di sapori. Sperimenta con le dosi per trovare la combinazione perfetta per il tuo palato.
#Select Aperol #Spritz Ricette