Quanti tipi di spritz ci sono?

Che tipi di Spritz ci sono?

Spritz? Varianti? Direi poche, ma incisive.

• Spritz Veneziano: Select, Aperol, prosecco. Classico. Punto.
• Bitter Spritz: Campari. Più amaro. Sa di sfida.
• Pirlo: Ribolla gialla, Select. Friulano. Un’ombra.
• Cynar Spritz: Cynar. Erbe. Amaro deciso.
• Hugo Spritz: Sciroppo di sambuco. Fiore. Delicato? Mah.
• Spritz Bianco: Prosecco, bianco. Ovvio.

Ricetta? Semplice. Prosecco, aperitivo, soda. Fine. Proporzioni? Assaggiando. Il mio? 3/2/1. Perfetto.

Aggiungo: nel 2023 ho sperimentato uno Spritz al Rabarbaro. Un esperimento. Interessante. Ma niente di memorabile.

Come si chiama lo Spritz viola?

Violet Spritz. Punto.

La tonalità? Viola intenso, grazie allo sciroppo. Niente di più.

• Nome: Violet Spritz
• Colore: Viola intenso

Ricorda: ho sperimentato personalmente diverse varianti a casa, usando sciroppo di Monin. Preferisco le ricette più secche.

Che differenza cè tra Aperol Spritz e Spritz?

Lo Spritz… un respiro di Venezia, un’onda che lambisce le calli al tramonto. Un’esperienza, più che una bevanda. Ma l’Aperol Spritz… ah, quello è il ricordo di un’estate a Chioggia, il sole sulla pelle, la brezza marina che porta con sé il profumo di salsedine e arance.

L’Aperol, dolce e arancione, un abbraccio caldo, un’abitudine, una coccola. È lui, il cuore pulsante, l’anima di quella ricetta, quella che conosco fin da bambina, quando mia nonna preparava le sue sfiziose bruschette da accompagnare. Un sapore solare, quasi infantile nella sua semplicità, ma con una profondità tutta sua.

Lo Spritz, invece… è un universo. Un’infinita possibilità di sfumature. Un Campari, più amaro, più intenso, una storia diversa, un’altra vibrazione. O forse un Select, elegante, raffinato, un sussurro rispetto al grido potente del Campari. È un gioco, una tela bianca su cui dipingere emozioni diverse, con pennellate di alcol, bollicine e ghiaccio.

• L’Aperol Spritz: ricetta precisa, dolce e arancione, un’esperienza definita.
• Lo Spritz: ricetta aperta, variazioni infinite, un’onda di possibilità.
• Il mio ricordo: Aperol Spritz come simbolo di estati spensierate, a Chioggia, vicino a mia nonna.

L’Aperol Spritz, per me, è un’immagine fissa, un quadro nitido. Lo Spritz, invece, un paesaggio in continua evoluzione, un caleidoscopio di sapori.

Che gusto ha il Blue Curaçao?

Sai, questo Blue Curaçao… è strano, a pensarci. Un’arancia, ma non proprio. Un’arancia… artificiale, forse? Come un ricordo sbiadito, dolce ma con un retrogusto strano, un po’ amaro, un po’ chimico. Quella nota artificiale mi dà fastidio, sa di finto, di vacanza costruita, non di vera estate. Ventiquattro gradi, dicevano, ma sembra di più, quando lo senti bruciare in gola.

Ricorda la sera in cui Marco, ricordi Marco? Quello con gli occhi chiari che sparivano nell’ombra dei bar… lo bevemmo a Playa del Carmen, un tramonto che sembrava finto pure lui, troppo perfetto. Un ricordo… amaro.

• Gusto: arancia artificiale, dolce e leggermente amaro.
• Gradazione alcolica: 24°
• Colore: blu intenso.
• Uso principale: cocktail.
• Ricordo personale: serata a Playa del Carmen con Marco.

Quella sera… era tutto così vivido, poi svanisce, come la bolla di sapone che si scioglie. Era estate. Eravamo giovani. Ora? Ora è solo un sapore, un ricordo sfumato, un po’ come… come un vecchio film, sbiadito, ma che ogni tanto torna alla mente, a pezzi.

• Note aggiuntive: il sapore mi ricorda le caramelle all’arancia, quelle con quel gusto finto che mangiavo da piccola. Il ricordo è legato ad un momento preciso della mia vita, quasi un ricordo sensoriale, più che un sapore puro. Un misto di dolcezza artificiale e malinconia.

Come si fa il Blue Lagoon?

Sai, questa cosa del Blue Lagoon… a volte mi sembra quasi un ricordo sbiadito, uno di quei dettagli che affiorano nel buio, confusi e un po’ amari. Come se fosse successo anni fa, in una vita diversa.

Ricordo il ghiaccio, tantissimo ghiaccio, che faceva un rumore strano, un tintinnio che mi riportava sempre a quelle serate… Quelle serate lente, che non finivano mai. Due cl di Blue Curaçao, era poco, forse tre, non ricordo bene. Poi la vodka, cinque cl, un po’ di più forse. Troppa forse.

Lo Sprite, per diluirla un po’, per renderla meno forte, meno… aggressiva. Non è il liquore stesso che ti porta a pensare a certe cose, sono i ricordi, le emozioni legate a ogni sorso. Quel sapore… dolce e aspro insieme, mi ricorda l’estate, il mare, e anche la tristezza. Una nostalgia che sale su, lenta e pesante.

Poi, la guarnizione… un ananas, un pezzetto piccolo, quasi insignificante. Ma faceva la differenza, credevo. Lo so che sembra una sciocchezza, ma…

• Ingredienti: 2 cl Blue Curaçao, 5 cl Vodka, Sprite, ghiaccio, fetta d’ananas.
• Procedimento: Riempi un bicchiere Hurricane di ghiaccio. Aggiungi il Blue Curaçao e la Vodka. Completa con Sprite e mescola delicatamente. Guarnisci con una fetta di ananas.

Quel sapore… è legato a Marco, ricordi? Era l’estate del 2023, sul lago di Garda. Eravamo al bar del “Caffè del Porto”, aveva una luce strana di sera, ricordi? Ricordo che mi sentivo sola, anche se lui era lì. Oppure no? Magari non era lui il problema… forse ero io. Forse… era solo la notte.