Perché l'Aperol si chiama così?

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Il nome Aperol trae ispirazione da un soggiorno parigino di Silvio Barbieri. Lì, tra i locali dellAvenue des Champs-Élysées, sentì ripetutamente una parola che gli ispirò il nome del suo famoso aperitivo, unesperienza che ha lasciato unimpronta indelebile nella sua creazione.
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L’origine del nome Aperol: un brindisi alla città delle luci

Aperol, l’iconico aperitivo italiano, deve il suo nome a un’esperienza parigina che ha lasciato un’impronta indelebile sulla sua creazione. Silvio Barbieri, il maestro distillatore che diede vita alla bevanda nel 1919, trascorse un periodo a Parigi, dove fu incantato dall’atmosfera vibrante e dalla cultura della città.

Mentre passeggiava lungo l’illustre Avenue des Champs-Élysées, Barbieri fu colpito da una parola che echeggiava tra i numerosi caffè e bar: “apèritif”. Questa parola francese, che significa “aperitivo”, lo incuriosì e lo ispirò.

La pronuncia francese della parola “aperitivo”, con il suo accento sulla seconda sillaba, catturò l’attenzione di Barbieri. Decise di adottare questa pronuncia nel nome del suo nuovo aperitivo, ma con una leggera modifica. Aggiunse una “l” alla fine, creando così il nome “Aperol”.

L’aggiunta della “l” non solo italianizzava il nome, ma gli conferiva anche una connotazione più elegante e raffinata. Barbieri riteneva che il nome “Aperol” riflettesse perfettamente la natura del suo aperitivo: una bevanda sofisticata e piacevole, perfetta per aprire una serata.

Il nome Aperol è diventato sinonimo dell’aperitivo italiano. Evoca l’atmosfera vivace di Parigi, l’ispirazione dietro la creazione di Barbieri e l’esperienza unica di gustare un aperitivo prima di un pasto.

In conclusione, il nome Aperol è il risultato dell’esperienza parigina di Silvio Barbieri. La parola francese “apèritif”, combinata con l’aggiunta della “l” italiana, ha dato vita a un nome iconico che incarna lo spirito sofisticato e piacevole dell’aperitivo.