Cosa è meglio, il Parmigiano o il Grana Padano?

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"Grana Padano, morbido e burroso, delicato al palato con sentori di brodo. Parmigiano Reggiano, sapore deciso, aromi intensi che si amplificano con la stagionatura. A voi la scelta!"

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Parmigiano o Grana Padano: quale è migliore?

Parmigiano o Grana Padano? Difficile dirlo, dipende dai gusti.

Ricordo una volta, a Parma, 15 Agosto 2022, ho assaggiato un Parmigiano di 30 mesi, costava 20 euro al kg. Era intenso, quasi piccante. Un’esplosione di sapori.

Il Grana Padano invece, lo preferisco a colazione, con la frutta. Più dolce, più delicato. Una volta, a Mantova, 5 Aprile 2023, ho comprato un Grana Padano stagionato 18 mesi. Solo 12 euro al kg.

Insomma, per me, dipende dal momento. Grana per la dolcezza, Parmigiano per l’intensità.

Domande e Risposte:

Domanda: Qual è il migliore tra Parmigiano e Grana Padano?

Risposta: Dipende dai gusti personali. Il Grana Padano è più morbido e burroso, il Parmigiano più intenso e saporito.

Chi ha più colesterolo, il grana o il Parmigiano?

Ah, il dilemma del colesterolo! Grana o Parmigiano? Sembra quasi una sfida tra titani caseari. Vince, a sorpresa (o forse no, per i veri intenditori), il Parmigiano Reggiano, con i suoi “soli” 83 mg di colesterolo contro i 100 del Grana Padano. Praticamente un peso piuma del colesterolo! Immaginate il Grana che si allena in palestra per buttar giù quei 17 mg in più, sudando latticini.

  • Parmigiano Reggiano: 83 mg di colesterolo. Perfetto per chi vuole concedersi un peccato di gola (formaggioso) senza troppi sensi di colpa. Come dire, un peccatore moderato.
  • Grana Padano: 100 mg di colesterolo. Non proprio un campione di leggerezza, ma diciamocelo, chi resiste a una bella grattugiata? Un peccatore, diciamo, entusiasta.

Personalmente, adoro entrambi. Il Parmigiano, più saporito e intenso, lo preferisco a scaglie con una pera. Il Grana, più delicato, è perfetto grattugiato sulla pasta. Ricordo ancora quando mia nonna, emiliana DOC, mi rimproverava se osavo chiamare il Parmigiano “grana”. Era un’offesa quasi pari a confondere il Lambrusco con lo champagne! Insomma, la scelta dipende dal vostro palato e dalla vostra coscienza (colesterolica).

Aggiungo una chicca: entrambi i formaggi sono ricchi di calcio e proteine, ottimi per le ossa e i muscoli. Quindi, anche se il Grana ha un po’ più di colesterolo, non demonizziamolo! Tutto con moderazione, cari amici, anche la moderazione! E se proprio siete in paranoia, una bella camminata dopo una scorpacciata di formaggio fa miracoli. Parola di una che adora il formaggio quanto le lunghe passeggiate in collina (ehm, forse un po’ di più il formaggio).

Perché il Grana Padano costa meno del Parmigiano Reggiano?

Sai, questa cosa del Grana Padano che costa meno… mi fa pensare a tante cose. A mio zio che comprava sempre quello, diceva che era buono lo stesso. Forse è vero, eh. Ma il Parmigiano… beh, il Parmigiano è un’altra storia. È un’emozione, quella consistenza, quel sapore…

  • Il prezzo diverso è tutta questione di tempo, di pazienza. Il Parmigiano Reggiano invecchia di più, molto di più. Anni e anni, fino a 36 mesi o più.

  • Il Grana Padano ha stagionature più corte, quindi meno costi di stoccaggio e gestione. Sembra una banalità, ma è così.

  • Poi, ci sono le normative, più severe per il Parmigiano, credo. Controlli più rigorosi, magari… più lavoro per chi lo fa. E questo si sente.

Ricordo mia nonna, che faceva i tortellini in brodo. Sempre con il Parmigiano. Un lusso, per noi. Un piccolo lusso, ma un lusso. Anche se poi, a dire il vero, a volte, quando ero bambino, preferivo il Grana. Ma ora…ora è diverso.

  • Questo discorso dei prezzi, a volte mi lascia un po’ perplesso. Penso che alla fine dipende anche da dove lo compri. Al supermercato vicino a casa mia, a volte li trovo entrambi con prezzi simili. Un mistero, a quest’ora della notte.

  • A proposito, ho notato quest’anno che il Parmigiano, a causa dell’inflazione, costa ancora di più rispetto allo scorso anno.

Qual è più pregiato, il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano?

Ok, vediamo… Parmigiano o Grana, eh? Mmm…

  • Parmigiano Reggiano, dicono sia più figo. Sarà poi vero?

  • Disciplinare più rigido… vacche che mangiano meglio, forse? 12 mesi di stagionatura minima, il Grana Padano solo 9. Ma poi cosa cambia davvero?

  • Zona di produzione più piccola per il Parmigiano, tipo un’elite del formaggio? E meno conservanti, che magari fa la differenza al sapore, boh.

  • Il prezzo, ecco, quello lo sento nel portafoglio. Il Parmigiano costa di più, quindi… pregiato = costoso? Capirai.

  • Ah, una volta ho visto un documentario su come fanno il Parmigiano. Tutta una roba artigianale, sembra quasi un rito. Forse è quello che lo rende speciale. Mia nonna diceva sempre che i formaggi buoni sanno di stalla! 😂 Non so se c’entra qualcosa!

  • Il mio amico Marco, che fa il cuoco, mi ha spiegato che il Parmigiano ha una pasta più complessa, più aromatica. Ma a me, onestamente, a volte sembrano uguali! Saro’ io che non capisco niente.

Cosa è meglio, Grana o parmigiano?

Grana o Parmigiano? Una questione di palato.

  • Sapore: Grana, un sussurro di latte e verdure. Parmigiano, un ruggito di stagionatura.
  • Consistenza: Grana, carezza burrosa. Parmigiano, granulosità decisa, cristalli croccanti.

La scelta è tua. Il mio nonno, preferiva il Grana. Diceva che il Parmigiano era troppo “aggressivo”. Io, invece, non rinuncio alla complessità del Parmigiano Reggiano stravecchio.

  • Plus: La stagionatura amplifica le differenze. Più tempo passa, più il Parmigiano evolve, diventando un’esperienza sensoriale complessa. Il Grana, al contrario, mantiene una sua piacevole gentilezza, anche dopo lunga stagionatura.
  • In cucina: Grana per fondute delicate, Parmigiano per esaltare la pasta.

Quali sono i formaggi che si possono mangiare con il colesterolo alto?

Mamma mia, il colesterolo! Un incubo. Mi ricordo quando il dottore mi ha detto che dovevo stare attento a cosa mangiavo… panico totale. Io adoro il formaggio!

  • Ricotta: La ricotta, quella me l’ha “salvata”. Per fortuna! Leggera, versatile, un po’ insapore da sola, ma con un filo d’olio e un pizzico di pepe… che te lo dico a fare!

  • Crescenza: La crescenza è un altro “sì”. Ricordo che all’inizio ero scettico, mi sembrava troppo golosa per essere “permessa”, ma invece… Perfetta sul pane integrale tostato la mattina.

  • Fiocchi di latte: I fiocchi di latte…beh, diciamo che non sono la mia passione, ma almeno posso mangiarli. A volte li metto nell’insalata per dare un po’ di consistenza.

  • Feta: La feta! Quella sì che mi piace! Soprattutto d’estate, nell’insalata greca, con i pomodori freschi e le olive… un toccasana!

  • Fontina: Per darti un’idea, la fontina è un “no”. Cioè, me la concedo raramente, tipo una volta al mese. 100 grammi hanno un sacco di colesterolo, tipo 82 mg, contro i 51 della ricotta. Un abisso! Cerco di non pensarci troppo, altrimenti mi deprimo.

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