Cosa fare con la soda da bere?
Oddio, la soda! Non la bevo quasi mai, ma la sua funzione nei cocktail è sacrosanta. Quella frizzantezza grossolana, quella sua leggera aggressività, è perfetta per contrastare la dolcezza stucchevole di certi liquori. Pensa allAmericano: il Vermouth, così intenso, viene letteralmente salvato dalla soda che lo alleggerisce, lo rende più bevibile, un respiro di freschezza tra un sorso e laltro. Insomma, per me la soda non è solo un riempitivo, ma un ingrediente fondamentale, un vero e proprio alleato del bartender!
Soda. Che roba. A me, diciamolo, non è che piaccia berla così, liscia. Bleah. A che serve, poi? Forse con una fetta di limone, d’estate, al massimo… Ma nei cocktail? Lì è tutta un’altra storia. Diventa… essenziale. Sacra, quasi. Pensate: tutta quella dolcezza, a volte stucchevole, di certi liquori… Che ne sarebbe senza quella botta frizzante, quella specie di aggressività che ha la soda? Tipo, l’Americano. Lo adoro. Quel Vermouth, così corposo, così… denso. Senza la soda sarebbe quasi impossibile da bere, no? Troppo pesante. Invece arriva lei, la soda, e lo salva. Lo alleggerisce, lo rende bevibile. Un respiro di freschezza. Una pausa tra un sorso e l’altro. Ricordo una volta, ero in un bar a Roma, minuscolo, ma con un barista fenomenale… mi preparò un Americano perfetto. Il segreto? La soda, diceva lui. Non troppa, non troppo poca. Giusta. E aveva ragione. Insomma, per me la soda non è un riempitivo, come a volte sento dire. Macché. È un ingrediente, eccome se lo è! Anzi, di più. È l’alleato segreto di ogni bartender che si rispetti. O almeno, di quelli che conosco io. E fidatevi, ne conosco parecchi!
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