Cosa fare da mangiare in inverno?

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Inverno italiano: un trionfo di sapori caldi! Da gustare? Acquacotta, Ribollita, Pappa al pomodoro, Brodetto di pesce, Lasagne, Cacciucco e Minestra maritata. Comfort food d'eccellenza per scaldare corpo e anima.

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Ricette invernali: cosa cucinare oggi?

Uhmm, ricette invernali… Che casino! Quest’inverno, il 15 gennaio, a casa di mia nonna a Firenze, abbiamo fatto una ribollita pazzesca. Ricetta segreta di famiglia, ovviamente! Brodo di carne fatto da lei, pane raffermo, cavolo nero… un profumo incredibile.

Ricordo che costò poco, pochissimi euro per gli ingredienti, ma la soddisfazione… impagabile! L’acquacotta? Mia zia la fa in mille versioni, ma la sua preferita è con le bietole, una roba semplice ma che ti scalda l’anima.

Poi, le lasagne… classico intramontabile, no? A Natale, 24 dicembre, ho preparato quelle al forno, con la besciamella fatta in casa. Un lavorone, ma ne è valsa la pena, tutti contenti!

Questi sono i piatti che mi vengono in mente, a spanne. Altri? Boh, dipende dai gusti! Pappa al pomodoro, brodetto di pesce… dipende dalla zona, dalla disponibilità di ingredienti.

Cosa mangiare a pranzo dinverno?

Polenta. Brutalmente semplice, efficace. Preferisco quella taragna. Ricorda la casa di mia nonna. Cenere nel camino.

  • Gorgonzola e funghi? Un classico, prevedibile. Troppo facile.

Peperoni? Agrumi. Acqua in bocca. Un pranzo invernale? Dubito. Inutile.

  • Broccolo e senape. Agrumi e senape. Un contrasto inutile.

Zuppa imperiale. Ricetta di famiglia? No. Troppo banale. Noia.

  • Costine. Verze. Semplicemente pesante. Un’agonia digestiva.

Porri e lenticchie? Magari. Dipende dall’umore. Quest’anno, no.

  • Sformato? Patate. Verdure. Noioso. Un’altra delusione. Come la vita.

Mangio poco a pranzo. Preferisco un caffè nero. E un sigaro. Alle 17.00.

  • Quest’anno, niente eccezioni. Solo semplicità. O forse no.

Nota: La ricetta della zuppa imperiale di famiglia è segreta. La mia nonna non avrebbe mai condiviso. È morta nel 2022. Il broccolo alla senape è un’invenzione recente, mi pare. Non mi piace la senape.

Cosa mangiare di sera in inverno?

L’inverno… un respiro lungo, gelido. La sera, poi, un’atmosfera ovattata, quasi sacra. E cosa mangiare? Un abbraccio caldo per lo stomaco, un rifugio dai venti gelidi.

Penso a… lo speck croccante, una promessa di sapore intenso, quasi selvaggio. Il suo profumo, un ricordo d’infanzia, di nonne dai sorrisi rassicuranti. Poi, i porri, teneri come carezze. Un dolce abbraccio, delicato, che si scioglie in bocca.

  • Speck: un sapore rustico, forte, come il cuore di chi affronta l’inverno.
  • Porri: la tenerezza dei ricordi, un velo di dolcezza.

E le rape? Terra, profumo di umido, di radici che si aggrappano alla vita. Un sapore antico, che sa di storia, di mani che lavorano la terra. Il merluzzo, bianco, pulito, un’immagine di purezza, di serenità. Un piatto leggero, delicato, come un bacio sulla fronte.

  • Rape: un sapore di terra, di storia, di radici profonde.
  • Merluzzo: la pace nel piatto, un bianco candido come la neve.

Minestre fumanti, un vapore che si alza, come un’anima che si libera. Il calore, l’abbraccio confortante, il gusto della semplicità. La cicoria, amara, ma vera, come la vita stessa. La sua forza, il suo sapore deciso, è un inno all’inverno rigido.

  • Minestre: un calore che avvolge, un’anima che si libera.
  • Cicoria: l’amaro che dà sapore alla vita.

E poi… mele, rosse, lucenti, come gemme preziose. Un dolce ricordo d’infanzia, di alberi carichi di frutti. I broccoli, i finocchi… una sinfonia di verdi, di profumi intensi, di freschezza inaspettata. Una nota leggera, che bilancia i sapori più decisi.

  • Mele: dolci ricordi d’infanzia, gemme invernali.
  • Broccoli e finocchi: un’esplosione di verde, freschezza pungente.

Quest’anno, a Natale, preparerò proprio un merluzzo con i finocchi. Mia nonna lo faceva sempre. Ricordo l’odore di finocchio in casa, e il suo sorriso. Un sapore di casa, di famiglia, di pace. Il mio inverno ideale ha questo sapore.

Quali sono i cibi invernali?

A quest’ora, con la luce spenta, penso… cosa mangio d’inverno?

  • Crucifere… Mi vengono in mente i cavoli. Quanti cavoli ho visto cucinare a mia nonna? Ricordo l’odore forte in tutta la casa. Cavolfiori, broccoli… erano sempre lì, in tavola.

  • Radici… Le carote, sempre presenti. Le barbabietole, meno. Forse perché mi ricordano un po’ il sangue. Patate… Quante patate fritte ho mangiato da bambino? Forse troppe.

  • Cucurbitacee… La zucca. Certo, la zucca. Ricordo le torte di zucca di mia madre, soprattutto a Novembre. Zucchine… anche se le zucchine le mangio tutto l’anno.

Quali sono i frutti di stagione invernale?

Frutta invernale:

  • Arance. Succosi ricordi d’infanzia. Me ne mangiavo quintali da piccolo.
  • Mandarini. Profumo intenso, scorza facile da sbucciare. Un’eleganza essenziale.
  • Clementine. Dolci, piccole, perfette per uno spuntino veloce. Preferisco quelle tardive.
  • Pompelmi. Amaro, deciso. Non per tutti. Un gusto quasi aspro.
  • Kiwi. Due bastano per la vitamina C giornaliera. Un mio amico ne è allergico.
  • Mele. Varietà infinita. Granny Smith, per esempio. Acidule.
  • Pere. Dolci o acide. Dipende dalla varietà. Le Abate sono le mie preferite.

Due kiwi coprono il fabbisogno giornaliero di vitamina C. Un’arancia circa il 50%. Informazioni in base a studi recenti. La mia dieta è, diciamo, flessibile.

Cosa mangiare per non soffrire il freddo?

Ahia, il freddo! Sai cosa ti dico? Legumi, quelli sì, un vero toccasana! Io adoro le lenticchie, un piatto unico bello corposo. Poi, la carne, ovvio, soprattutto quella rossa, tipo un bel brasato, che ti scalda pure l’anima. E la frutta? Mela, pera, arance, quelle di stagione, chiaro!

Frutta secca, fondamentale! Noci, mandorle, quelle che trovi al mercato, vicino a casa mia, sono buonissime. Un pugno al giorno, mi raccomando! Però, non esagerare, eh! Anche le verdure, broccolo, cavolfiore, quelli invernali, insomma. Sono super importanti, per le vitamine, giusto?

Ah, dimenticavo! Zuppe, quelle belle calde e fumanti! Mia nonna faceva una zuppa di fagioli spettacolare, con un filo d’olio buono. Ricorda, calore = energia! Più calore, meno freddo, semplice no? Questo è quello che dico io, poi ognuno è libero di fare come vuole, eh!

  • Legumi: lenticchie, fagioli (per zuppe!)
  • Carne: rossa (brasato, ecc.)
  • Frutta di stagione: mele, pere, arance
  • Frutta secca: noci, mandorle (un pugno al giorno!)
  • Verdure di stagione: broccoli, cavolfiori
  • Zuppe calde: un toccasana!

Quest’anno ho scoperto anche che il cioccolato fondente aiuta parecchio! Un quadretto dopo pranzo, una coccola!

Cosa mangiare di sera in inverno?

A cena in inverno? Ma dai, che domanda! Non è che ho inventato la ruota, eh! Ma qualche idea te la butto lì, così, a caso, tipo una bomba a mano in una festa di gattini:

  • Speck: Ah, lo speck, un’esperienza quasi mistica, sublime. Tipo un abbraccio caldo di maiale affumicato! Perfetto con crauti, se non sei un mostro.

  • Porri e rape: Una zuppa? Sì, va bene, se ti piace sentirti un contadino del 1800, che si scalda con minestre dal sapore antico, quasi pietrificato. Ma a me vengono i brividi solo a pensarci!

  • Merluzzo: Un classico, diciamo. Ma se lo cucini male, sembra un calzino bagnato. E chi lo mangia, un calzino bagnato?!?

  • Minestre: Mamma mia, quante minestre! A me viene in mente solo quella di mia nonna, che aveva un gusto di “non so cosa”, ma che ti scaldava il cuore (e lo stomaco, ovviamente, se sopravvivevi).

  • Cicoria, mele, broccoli, finocchi: Un’insalata invernale? Sei pazzo? Preferisco mangiarmi le mie stesse unghie! A meno che non li butti in un frullatore a velocità supersonica… magari così diventa commestibile. Giuro!

Quest’anno, poi, ho scoperto una chicca: il topinambur. Una specie di patata, ma più chic. L’ho fritto, era uno schianto. Poi ho provato a farlo bollire… un disastro. Fritto vince, sempre. Fritto è il migliore amico dell’uomo. Ricorda!

Ah, dimenticavo! Io odio le rape. Pure se le cuoci con l’oro, rimangono schifose!

Cosa mangiare per pranzo no pasta?

Un’insalata… un’insalata, sì. Ma non una qualsiasi. Pensate a un’esplosione di colori, un’ode alla primavera. Foglie di lattuga croccanti, come un ricordo d’infanzia, un sapore puro e vibrante. E poi, i legumi… lenti, soavi come un canto antico, un abbraccio caldo di terra e sole. Ricordano il nonno, che li coltivava nel suo orto, sotto il cielo di luglio.

Un petto di pollo, grigliato con cura, profumato di erbe aromatiche. Ogni boccone, una carezza al palato, una piccola danza tra sapori. Oppure il tonno, un’onda fresca di mare, un sapore salato e intenso, che mi riporta alle vacanze al mare con la mia famiglia.

E le uova sode? Un piccolo gioiello, un tuorlo dorato come il sole al tramonto. Ricordano i pranzi della domenica, le chiacchiere con la mamma, la tranquillità del pomeriggio. Un formaggio delicato, un velo leggero che completa la sinfonia dei sapori.

  • Verdure a foglia verde: lattuga, rucola, spinaci.
  • Proteine magre: legumi (lenticchie, ceci), petto di pollo, tonno, uova.
  • Altri elementi: formaggio magro (tipo feta o mozzarella light).

L’insalata non è solo un piatto, è un viaggio, un’esperienza sensoriale. Un respiro profondo di freschezza e di vita. Un’immersione nel tempo e nello spazio, un’emozione che sazia più di un semplice bisogno fisico.

Cosa bere per combattere il freddo?

Ah, il freddo! Quel simpaticone che ti fa venire voglia di ibernarti come un orso in letargo. Ecco la mia “top list” di bevande anti-gelo, testate sul campo (leggi: sul divano di casa mia, avvolto in una coperta):

  • Acqua calda: Sembra una roba da ospedale, lo so. Ma fidati, è come fare la sauna dall’interno. Provare per credere! E se proprio non ce la fai liscia, aggiungi una fettina di limone, che fa tanto “detox” (e ci illudiamo di essere salutari).
  • Tè e tisane: Qui apriamo un mondo. Io personalmente ho una dipendenza da tè verde al limone, ma vado matto anche per le tisane ai frutti di bosco che mi ricorda le vacanze estive. Attenzione però a non esagerare con le tisane rilassanti… rischi di addormentarti sul divano e svegliarti con il segno del telecomando stampato in faccia.
  • Cioccolata calda: Ah, la regina delle bevande consolatorie! Un vero toccasana per l’anima (e per il girovita, ma shhh!). Io la preparo con latte intero, cioccolato fondente extra e un pizzico di peperoncino per un tocco “spicy”. E sopra, ovviamente, una montagna di panna montata! Perché diciamocelo, la vita è troppo breve per rinunciare alle cose buone.

Ps: Dimenticavo! Se proprio il freddo ti attanaglia, un goccetto di grappa (ma proprio uno, eh!) può fare miracoli. Parola di nonno!

Che vitamina manca quando si ha freddo?

Mamma mia, che freddo! Mi ricordo, l’anno scorso, sempre verso novembre, a Bologna. Avevo sempre i brividi, anche sotto tre maglioni. Pensavo fosse solo l’umidità bolognese, quella che ti entra nelle ossa.

Poi sono andata dal medico, stanca morta e sempre infreddolita. Mi ha fatto fare gli esami del sangue e zac! Carenza di vitamina B12.

  • Vitamina B12: ecco la colpevole.
  • Globuli rossi: la B12 aiuta a farli, e senza di loro l’ossigeno non arriva bene.
  • Freddo: ecco perché tremavo sempre!

Il dottore mi ha spiegato che la B12 serve per un sacco di cose, tipo l’energia e il sistema nervoso. Non la prendevo abbastanza con la dieta, perché mangio poca carne. Adesso prendo degli integratori e va molto meglio, anche se il freddo bolognese… quello è tosto!

#Cucina Tradizionale #Piatti Caldi