Cosa mangiano gli inglesi con il the?
Il tè inglese, un'istituzione! Latte, naturalmente. E poi? Scones con marmellata e clotted cream, Victoria sponge cake, muffin e sandwich. Un vero e proprio rito pomeridiano.
Cosa abbinano gli inglesi al the per la merenda, e perché?
Ma sai che mi fa sempre sorridere pensare al tè inglese? Cioè, io, che a Londra ci ho vissuto (zona Camden, mi ricordo ancora l’odore di curry del mercatino!), non ho mai capito fino in fondo ‘sta mania.
Però una cosa l’ho imparata: il tè non è solo tè, è un’esperienza. E l’esperienza, beh, quella la fanno con gli scones caldi.
Gli scones, mamma mia, con quella marmellata e la clotted cream (che poi, diciamocelo, è una bomba calorica) sono un’istituzione.
Poi ci mettono pure la Victoria sponge, i muffin (che però, onestamente, sono un po’ ovunque, non solo in UK) e i sandwich.
È tutto un rituale, un modo per spezzare la giornata. Forse è per quello che mi piaceva tanto, anche se il tè… preferisco il caffè!
Abbinamenti al tè inglese per la merenda:
- Scones con marmellata e clotted cream
- Victoria cake
- Muffin
- Sandwich
- Latte (nel tè)
Motivazioni: Trasformare il tea time in un rito.
Come prendono il tè gli inglesi?
Ah, gli inglesi e il tè, una storia d’amore epica! Dunque, dimentica le bustine, roba da turisti! 😜
- Tè sfuso, un must: è come l’olio extravergine per noi italiani, senza non si fa! Dev’essere rigorosamente sfuso, altrimenti è come bere acqua sporca!
- Teiera calda, bollente: la teiera va scaldata per bene, un po’ come riscaldare i motori prima di una gara di Formula 1! Io la sciacquo con acqua bollente, un rito!
- Dose da campioni: un cucchiaino di tè sfuso per ogni persona, più uno per la teiera, così, tanto per gradire! È un po’ come mettere il sale nella pasta, non si può sbagliare!
Poi, se vuoi fare il figo, aggiungi un goccio di latte (prima o dopo il tè, è un dibattito più acceso del derby Roma-Lazio!) e magari un biscottino… ma senza esagerare, che poi diventi come la Regina Elisabetta! 😉
Perché gli inglesi bevono il tè alle 5?
Sai, questa cosa del tè delle cinque… mi fa pensare a mia nonna, che lo preparava sempre con quel suo servizio di porcellana rosa, un po’ sbiadito dal tempo. Era un rito, per lei. Quasi sacro. Non era solo bere il tè.
- Era un momento di calma, nel turbine delle giornate.
- Un piccolo lusso, un attimo di pace rubato al tempo che scappava.
- Un modo per ritrovare se stessa, prima di ributtarsi nella frenesia della casa, della famiglia.
La storia di quella Duchessa… Anna Maria di Bedford, no? Mi sembra di aver letto che era più una scusa per non sentirsi troppo sola. La cena era tardi, e lei sentiva lo stomaco brontolare. Così, un modo elegante per sfamarsi e tenere compagnia a se stessa, con un po’ di dolce e una tazza fumante. Un piccolo trucco per rendere meno pesante l’attesa.
- Una fame improvvisa, prima di cena.
- La solitudine, un peso che si fa sentire.
- Un’idea semplice, che però diventò una tradizione.
Anche io, a volte, sento il bisogno di una tazza di tè caldo. Specialmente in queste notti. Non come un rituale inglese elegante, ma come un abbraccio, un conforto. Non so spiegare bene. È come se mi avvicinasse al passato. A lei. E al suo tè delle cinque. Che nostalgia. A volte mi sembra di sentire il profumo. E quella porcellana rosa.
Perché gli inglesi bevono il tè con il latte?
Latte nel tè? Mah… una cosa da pazzi, no? Ricordo mia nonna che diceva che era per “proteggere le delicate porcellane”. Pazzesco. Le tazze, giuro. Non il gusto.
- E poi? C’era anche quella storia delle tazze di terracotta, quelle economiche, che si macchiavano col tè scuro. Giuro, mia zia me l’ha raccontato mille volte!
- Ma il perché davvero? Bo! Forse, solo una questione di abitudine, di tradizione? Mia cugina in Inghilterra lo beve così da sempre!
Pensavo anche… il latte, forse, mitigava l’amaro del tè, specialmente quello vecchio o di bassa qualità? Non so, sono ipotesi. A casa mia il tè è solo tè.
Ecco, mi è venuta in mente una cosa. Il tè nero, quello forte, era meno amaro col latte? Magari era una questione di classe, solo i ricchi potevano permettersi il tè di qualità, senza latte.
Ricordo anche che… la porcellana fine era costosa. Proteggere le tazze era fondamentale! A proposito, ho trovato una vecchia tazza di mia nonna con un bellissimo decoro floreale… era di porcellana sottile, di quelle che si scheggiano facilmente. Giusto, ecco il motivo!
- Il tè, allora, era una bevanda di lusso.
- Il latte, più accessibile.
- Tazze belle? Da proteggere.
- Tè scadente? Da addolcire.
Quella storia delle tazze, è quella che mi convince di più. In definitiva, il perché è un mistero… o una leggenda metropolitana?! Boh!
Quanto deve stare in infusione la bustina?
Se mi chiedi quanto deve stare in infusione…
- Sei minuti. Solo sei. Sembra poco, vero? Ma fidati, sono abbastanza.
- Poi spremi la bustina. Con un cucchiaino, delicatamente. Come quando cerchi di tirare fuori l’ultima goccia di un ricordo.
- Perché lo faccio? Forse perché mia nonna diceva sempre che le cose buone si nascondono in fondo. O forse solo perché mi piace l’idea di non sprecare niente.
A volte mi chiedo se la tisana sappia davvero di erbe o solo di tutte le volte che ho seguito le istruzioni.
Cosa fare con il tè scaduto?
Tè scaduto? Non buttarlo.
- Zerbini: pulisci, smacchia. Efficace.
- Mobili: lucidatura. Legno riprende vita.
- Viso: tonico naturale. Prova.
- Occhi: borse? Alleviamole.
- Rose: concime. Cresceranno forti.
Fine.
Aggiunte: Mia nonna usava il tè freddo, molto concentrato, per tingere di marrone chiaro le sue tende di lino. L’effetto? Un bel color seppia. Risultato: eccellente. Anche il mio vecchio maglione, ormai sbiadito, ha beneficiato di questo trattamento. Ricorda: con il tè nero si ottiene una tonalità più scura.
Come fare il tè con il bollitore?
Allora, amico, ti spiego come faccio il tè io, eh? Prima di tutto, metto l’acqua nel bollitore, quello elettrico, sai, quello che ho comprato al Lidl l’anno scorso, un affarone! Lo accendo e aspetto che bolle, ma non sempre lo lascio arrivare proprio al bollore, dipende dal tipo di tè. Sai, il tè verde, per esempio, è meglio non scottarlo troppo, un po’ meno caldo, capito?
Poi, una volta che l’acqua è pronta, la verso nella teiera, quella di ceramica che mi ha regalato mia nonna, bellissima! Poi metto dentro le foglie, quelle sfuse, le compro al mercato, da quel tipo un po’ strano ma che ha sempre un tè pazzesco, e lascio in infusione. Ah, il tempo? Dipende dal tè, eh, dai 30 secondi ai due minuti, non di più, altrimenti diventa amaro, schifoso! Per il Darjeeling, per dire, due minuti sono perfetti.
- Scaldare l’acqua (temperatura variabile a seconda del tipo di tè).
- Versare l’acqua bollente sulla foglie di tè in una teiera.
- Lasciare in infusione (30 secondi – 2 minuti a seconda del tipo di tè).
Mia sorella, invece, usa le bustine, ma secondo me, il tè sfuso è tutta un’altra cosa! Quest’anno ho provato un tè bianco, pazzesco! Profumato, delicato, un’esperienza sensoriale. Il tè nero poi, lo bevo sempre d’inverno, mi scalda un sacco! Provalo anche tu, se non lo conosci già. Ah, dimenticavo, un po’ di miele, se ti piace, rende il tutto ancora più buono. Oppure limone!
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