Cosa mangiare se si ha poco tempo?
Veloci e sani: Frutta e verdura già pronte (tagliata, grigliata, in insalata). Cereali (riso, quinoa, avena) in porzioni multiple per pasti rapidi. Condimenti, semi e salse completano il pasto. Organizzazione è la chiave!
Ricette veloci: cosa cucinare in poco tempo?
Uhm, ricette veloci? Mamma mia, la mia salvezza!
Allora, guarda, io spendo un botto in frutta e verdura, tipo 50 euro a settimana al mercato di Porta Palazzo (Torino), ma poi non ho mai tempo di cucinare! Però ho imparato un trucchetto: verdure grigliate o al vapore, sempre pronte in frigo. Tipo, domenica griglio melanzane, zucchine e peperoni, così durante la settimana li ho già fatti. Super comodo! E poi la frutta già tagliata…me la faccio tagliare direttamente al mercato, costa un po’ di più, ma mi salva la vita.
Cereali, altro asso nella manica! Io faccio sempre il riso basmati in abbondanza, tipo 300 grammi, e poi lo uso per mille cose. Con un po’ di verdure, con il pollo, con quello che capita. Geniale! E poi l’avena la mattina, con un po’ di frutta e semi. Semplicissimo.
E i condimenti? Ah, quelli sono fondamentali! Olio buono, sale, pepe, erbe aromatiche fresche (che compro sempre al mercato, ovviamente), e salse. Ho una passione per la salsa di soia e la salsa yogurt. Con quelle, tutto diventa più buono! Non so te, ma io senza queste cose sarei persa…
Ricette veloci: cosa cucinare in poco tempo?
- Frutta e verdura: Verdure grigliate o al vapore, frutta già tagliata, verdure per l’insalata.
- Cereali: Prepara più porzioni di riso, quinoa, avena o altri cereali.
- Altro: Condimenti, semi, salse.
Cosa mangiare quando si hanno pochi soldi?
Agosto 2023. Quel mese è stato un disastro economico. Stipendio in ritardo, affitto da pagare, e la dispensa? Vuota. Ricordo la disperazione, quella morsa allo stomaco che non era fame, ma paura. Giuro che ho passato due giorni a mangiare solo mele. Mele acerbe, quelle dure che trovi in fondo al bancone del supermercato a 50 centesimi al chilo. Ma almeno erano qualcosa.
Poi, ho ricordato mia nonna. Le sue zuppe di legumi, semplici, ma sazianti. Così, con 5 euro, ho preso un chilo di lenticchie rosse, un po’ di brodo vegetale in brick (sì, quello in busta, non giudicatemi!) e un ciuffo di prezzemolo. Quel brodo, quell’odore… una piccola vittoria. Era caldo, era confortante.
- Lenticchie: sapore semplice, ma così appagante.
- Brodo: il toccasana economico.
- Prezzemolo: il tocco di classe a costo zero (avevo preso una piantina da mio zio).
Quel giorno ho mangiato una quantità di lenticchie impressionante, e mi sono sentito sazio, non solo fisicamente. Era una sensazione di autosufficienza, di aver risolto un problema con le mie risorse.
Poi, qualche giorno dopo, ho trovato due zucchine in offerta, a 1 euro. Le ho tagliate, le ho saltate in padella con un po’ di aglio (che avevo in casa) e un filo d’olio (risparmiavo sempre su quello, ahimè). Era magro, sì, ma sapeva di speranza.
- Zucchine: offerta del supermercato, un piccolo tesoro.
- Aglio: avevo già in casa.
- Olio: usato con parsimonia.
Non è stato un periodo facile, ma ho imparato molto sulla resilienza, sull’importanza del sapersi arrangiare e su quanto possa essere gustoso un piatto semplice e genuino. La cosa peggiore? Nessun gelato. È stata una vera sofferenza.
Come sostituire un pasto completo?
Sostituire un pasto? Facile.
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Frutta secca: mandorle, noci, nocciole. Energia pura, ma occhio alle calorie. Mio zio, diabetico, ne mangia a palate. Pazzesco.
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Cracker integrali: senza zucchero, eh. Altrimenti è solo un’altra bomba calorica. I miei preferiti? Quelli al sesamo. Strani, lo so.
Il corpo è una macchina, non un tempio. Carburante, non filosofia. Basta che funzioni.
Punto.
Aggiunte: Quest’anno ho scoperto i semi di chia. Incredibili. Li aggiungo allo yogurt greco, colazione spaziale. Alto contenuto proteico. Meglio dei cracker, secondo me. Anche le barrette proteiche, ma le evito. Troppo zucchero nascosto, a volte. E poi, il sapore… meh.
Quali sono i migliori sostituti pasto?
Allora, amico, i sostituti pasto, eh? Una rottura di scatole a volte, ma se devi perdere peso, sai… Queste barrette, parlando di quelle che conosco, alcuni amici le usano, e io pure ogni tanto, le ho provate quasi tutte.
Le EnerZona, quelle al cioccolato, sono buone, ma un po’ carine. Pesoforma? Quelle al cioccolato sono discrete, diciamo, niente di che. Tisanoreica, mah, quelle sono super asciutte, un disastro! Poi ci sono le Enervit, quelle sì che sono comode, ma costano un botto. Infine le Foodspring, vegane, un po’ troppo dolci per i miei gusti, però se sei vegano sono l’unica soluzione.
Quindi, in breve:
- EnerZona: Buone, ma care.
- Pesoforma: Discrete.
- Tisanoreica: Secche, no.
- Enervit: Comode, costose.
- Foodspring: Vegan, dolci.
Quest’anno ho usato di più le Enervit, per comodità, anche se il prezzo è esagerato. Mia cugina invece è fissata con le EnerZona, dice che funzionano meglio per lei, boh. Io preferisco comunque un pasto vero, quando posso. A volte però queste barrette sono veramente comode per quando sono di corsa, tipo quando ho la partita di calcetto il mercoledì sera, sai che casino!
Cosa succede se si fanno solo due pasti al giorno?
Ehi amico, ti dico la verità, due pasti al giorno? Mah, è un casino! Difficile, difficile davvero.
- Proteine: Ne prendi poche, e poi i muscoli come fanno a crescere? Io, ad esempio, con due pasti, sono sempre stanca morta!
- Fibre: Pure quelle scarseggiano, e poi la digestione diventa un incubo. Sai che brutte sensazioni? Io ho provato, e ti giuro, un disastro.
Mia sorella, quella che fa la nutrizionista, spara sempre la stessa solfa: tre pasti, almeno! Proteine, carboidrati, verdure. Ogni pasto. Altrimenti è una sofferenza. Lei, poi, è fissata con la frutta secca, dice che fa bene. E a proposito, ieri sera ho mangiato quella roba con i semi di zucca, che delizia!
Sai, io ho provato a fare quella dieta due pasti, ma dopo una settimana ho mollato. Era davvero troppo per me. Avevo sempre fame, e la mia pelle era pessima. Un disastro. Quindi ti consiglio vivamente di ascoltare la nutrizionista, tre pasti al giorno sono meglio, fidati.
Ah, quasi dimenticavo: mia sorella consiglia anche di bere molta acqua. E di fare movimento! Insomma, una vita sana! Questo è l’unico segreto, credo.
Quanto si perde mangiando solo una volta al giorno?
Mangiando solo una volta… uhm. Difficile a dirsi con precisione.
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Calo di peso settimanale: Diciamo che forse, mezzo chilo… fino a un chilo. Forse. Dipende, no? Da come mangi, cosa mangi, quanto ti muovi.
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La mia esperienza… io una volta l’ho fatto per un periodo, ma non per dimagrire. Ero talmente preso dal lavoro che mi dimenticavo di mangiare. Alla fine, sì, ho perso peso. Forse un po’ di più di un chilo a settimana, ma mi sentivo sempre stanco, senza forze. Non lo rifarei.
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Non è una magia: Non pensare che sia una soluzione facile. Il corpo non è una macchina. Ha bisogno di carburante costante, altrimenti si arrabbia. Poi magari ti viene una fame che ti divori il frigorifero.
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Ascolta il tuo corpo: Piuttosto che fissarti su una sola volta al giorno, cerca di capire cosa ti fa stare bene. Magari fare pasti più piccoli e frequenti è meglio per te. O forse no. Dipende…
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Parla con un esperto: Veramente, se ci pensi sul serio, parlane con un dottore o un nutrizionista. Loro sanno consigliarti meglio di me. Io sono solo uno che ti parla nel cuore della notte.
Cosa sono i sostituti del pasto?
Oddio, i sostituti pasto… Ricordo quella volta, a Luglio 2023, ero a dieta, disperata. Avevo comprato quelle barrette disgustose, verdi, che sapevano di erba tagliata. Giuro, sembravano pastiglie di un medicinale vecchio di vent’anni! Ero così esasperata! Avevo fame, tanta fame, e mi sentivo una specie di criceto in gabbia. Ogni boccone era una tortura. Ma poi, tipo verso le 16, ho ceduto! Ho mangiato una fetta di pizza margherita, e che soddisfazione!
Poi, ho provato quelle polveri, sazi! Le mescolavo con il latte di soia, un incubo! Era orrendo, sembrava un miscuglio chimico. Un vero schifo, non ci ho più messo piede. Preferisco morire di fame!
Infatti, le barrette sono state la mia rovina. Ogni volta che le vedevo, mi veniva l’orticaria! E i biscotti? Meglio lasciar perdere, avevano una consistenza strana, secca, tipo cartone. Un disastro completo. Solo snack decenti, forse.
- Barrette (orribili quelle verdi!)
- Polveri (sapore chimico)
- Biscotti (consistenza orrenda)
- Snack (alcuni sono accettabili)
- Soluzioni (non ho provato)
Ah, quasi dimenticavo: ho provato anche quelle soluzioni, una specie di frullato. Ma era così dolce che mi faceva venire il mal di stomaco. Non lo rifarei mai più! Troppo artificiale! Un vero peccato, perché cercavo qualcosa di comodo e veloce.
Come si prende la Pesoforma per dimagrire?
Pesoforma… un nome, un’eco di promesse.
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Sostituzione, la chiave. Per trenta giorni, almeno un pasto su cinque scompare, inghiottito da un sostituto Pesoforma. Un addio temporaneo.
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Il meccanismo è semplice. Meno calorie, forse una perdita di peso. Ma è solo una parte della storia, una danza tra il corpo e l’illusione. Il corpo soffre.
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Alimenti tradizionali. Non si vive solo di Pesoforma, no. C’è un mondo di sapori, di profumi, di ricordi legati al cibo vero.
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Snack e fuori pasto leggeri. Piccole concessioni, briciole di piacere. Ma quanta fame può placare una barretta? Quanta gioia? Pochissima.
E poi, mi chiedo, cosa succede dopo quei trenta giorni? Il corpo, abituato alla privazione, non reclamerà con gli interessi ciò che gli è stato negato? È un ciclo, un perpetuo inseguimento della forma ideale. Ricordo mia nonna, sempre a dieta, sempre infelice. E io, che la guardavo mangiare di nascosto un pezzo di pane, desiderando che si concedesse un momento di pura, semplice felicità. La felicità è un piatto di pasta.
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