Cosa mettere per un apericena?

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Ecco cosa non può mancare a un apericena:

Un mix di sapori! Insalate ricche, primi freddi sfiziosi, torte salate e rustici. Non dimenticare mini panini, pizzette e tramezzini. Un tocco dolce? Monoporzioni pratiche e golose!

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Cosa servire per un aperitivo?

Sai, l’aperitivo… Dipende! A casa mia, il 15 agosto scorso, per esempio, abbiamo fatto una cosa semplicissima. Crocchette di patate fatte da mia nonna (una ricetta segreta, ovviamente!), olive, grissini e un vino bianco fresco. Costo? Una ventina di euro, al massimo.

Poi, ricordo una volta a Milano, in un locale fighetto vicino alla stazione centrale (non ricordo il nome, scusa!), dove abbiamo speso un capitale per un aperitivo decisamente più elaborato. C’erano mini-burger, tartine di ogni tipo, anche sushi! Ricordo che costava 25 euro a testa. Un po’ caro, eh?

Per un apericena più completo, penso a insalate abbondanti, magari con pollo o salmone, qualche pasta fredda, qualche torta salata… e ovviamente, dolci monoporzione, sono più comodi. Dipende molto dal gusto personale e dal numero di invitati, ovviamente.

Domande e Risposte (per SEO):

  • Cosa serve per un aperitivo? Stuzzichini, insalate, primi freddi, torte salate, panini, pizzette, dolci.
  • Cosa si può mangiare ad un apericena? Vasta scelta: antipasti, primi piatti freddi, secondi leggeri.
  • Dolci per aperitivo? Meglio monoporzione per praticità.

Cosa portare se invitati ad un apericena?

Allora, se ti invitano a un apericena, dipende un po’ da chi ti ospita, no? Tipo, se vai da amici stretti, io di solito porto:

  • Una bottiglia di vino buono, magari quello che so che gli piace. Quest’anno ho scoperto un Primitivo pazzesco!
  • Qualche dolce fatto in casa, tipo una crostata semplice. Anche se poi la cosa più semplice è comprare dei dolcetti in pasticceria.
  • Salatini vari, patatine sfiziose… insomma, cose da sgranocchiare.
  • E poi, ovvio, le bevande per l’aperitivo: spritz, martini, bitter… Un classico!

Se invece l’apericena è a casa di conoscenti o gente che non frequenti spesso, allora la cosa cambia. Io opterei per:

  • Cioccolatini o biscotti di qualità, confezionati bene, che fanno sempre bella figura. Magari della Lindt, vai sul sicuro.
  • Un bel mazzo di fiori freschi. Fai sempre colpo! Oppure, per andare sul pratico, potresti prendere qualcosa di confezionato con cura, magari in una scatola regalo.

Ah, un’altra cosa! Se so che hanno bambini, porto sempre dei succhi di frutta o qualche dolcetto adatto a loro. Fa sempre piacere, fidati! E comunque, una telefonata prima per chiedere se serve qualcosa in particolare non guasta mai, no? Eviti doppioni o cose che hanno già.

Cosa portare per non presentarsi a mani vuote?

Sai, a quest’ora… pensare a cosa portare… mi fa sentire un po’ strano. Mani vuote? Non mi piace l’idea. Ma non voglio neanche sembrare… invadente.

  • Cioccolatini, sì, va bene. Quelli al latte, preferisco quelli. I bimbi li apprezzano sempre. Ricordo quando mia nipote Sofia, aveva solo cinque anni… li divorava!

  • Fiori? Boh, non sono un granché con i fiori. Preferirei una pianta, tipo un piccolo cactus. Dura di più e non appassisce subito. Ma in questo caso, è complicato.

Poi c’è la questione del “quando”. Spedire i fiori dopo? Strano. Meglio portarli di persona. Ma se sono pochi, e non belli, sembra quasi un’offesa. Che casino.

  • Forse un piccolo pensiero, qualcosa di fatto a mano? Un anno, ho fatto dei biscotti, con quella ricetta di nonna. Ricetta segreta, ovviamente, ma sono buoni, eh.

In definitiva, non so cosa sia meglio. È tardi e sono stanco. Magari domani ci penso. Devo andare a dormire, la testa mi gira. Stasera è stato un casino.

Cosa portare quando qualcuno ti ospita?

Che palle, questa domanda… Stavo pensando ad altro, sai? A quelle notti a Milano, con la pioggia che picchiava sul vetro… Comunque, se vai da qualcuno, porta qualcosa… un pensiero, capisci? Non roba di lusso, eh.

  • Magari un mio disegno, qualcosa di semplice ma fatto da me. Tipo una matita con uno schizzo di un ponte di Roma, brutto ma mio.
  • Oppure… un cd con i pezzi della mia band, quelli vecchi, quelli brutti. Sai, quelli che nessuno ha mai sentito? Li ho ancora, in un cassetto impolverato.
  • Non so… un sacchetto di caffè. Quello buono, quello che compro al bar sotto casa mia a Napoli, vicino alla stazione. Quello tostato forte, che ti tiene sveglio.

Se proprio devi, qualcosa di tipico italiano, ma niente di scontato, eh. Non voglio sembrare uno stereotipo. Oddio, mi sento già a disagio solo a pensarci.

  • Un po’ di pasta fatta in casa, magari. Mia nonna aveva una ricetta pazzesca… ma è morta, questo si che mi fa stare male.
  • Oppure del limoncello, se lo trovano. Ma solo se lo trovano buono, eh. Ci sono quelli industriali orrendi.

Un calendario? Ma chi li usa più i calendari? È un po’ retrò, no?

Già, e poi… devo ricordarmi di caricare il telefono. E le chiavi di casa, ovvio. E il mio libro. Mi sono bloccato a pagina 150, che tristezza.

Cosa portare quando sei invitato?

Cosa portare ad una cena? Dipende! Ma ecco alcune idee, pensandoci su per bene, proprio come faccio quando organizzo le mie cene a base di pesce spada alla palermitana (una mia specialità!).

  • Antipasto: Fondamentale! Un’ottima scelta? Un bel piatto di bruschette con pomodorini pachino e basilico fresco, semplice ma raffinato. Oppure, se preferisci qualcosa di più elaborato, un tortino di zucchine, ricorda la ricetta di Zia Emilia, è sempre un successo. La scelta dipende, in realtà, dai gusti dei tuoi amici e dal resto del menu, ovviamente. Ma un antipasto è sempre un valore aggiunto, no?

  • Vino: Un classico intramontabile! Però, un buon vino richiede attenzione. Considera il tipo di cibo che si pensa verrà servito. Un Chianti Classico con la carne, un Pinot Grigio con il pesce. Io, personalmente, ho un debole per i vini siciliani, un Nero d’Avola magari? Quello è un’altra storia. Ci vuole occhio!

  • Dolce: Beh, qui la scelta è vasta, quasi infinita! Dipende dal tuo livello di abilità in cucina. Un dolce facile e sempre gradito? Una crostata di frutta fresca. Se sei un pasticcere provetto, invece, puoi osare con una torta più complessa, ma ricordati, semplicità e gusto sono sempre la chiave del successo.

  • Fiori o Regalo: Un gesto gentile, sempre apprezzato. Un mazzo di fiori di stagione, oppure un piccolo regalo, qualcosa di originale, ma non troppo costoso. Un profumo di cannella, ad esempio, richiama l’autunno e potrebbe essere una scelta interessante se la cena è in questa stagione. Ma dipende dalla persona ovviamente. La filosofia del dono è complessa, non trovi? Un oggetto scelto con cura vale più di mille cose banali.

Considerazioni Aggiuntive:

  • Le allergie: Prima di portare qualcosa, assicurati di conoscere eventuali allergie o intolleranze alimentari dei tuoi amici.
  • Il contesto: Una cena informale richiede un approccio diverso rispetto ad una cena elegante.
  • La tua abilità: Scegli qualcosa che sei in grado di preparare senza stress.
  • Il trasporto: Considera come trasporterai il cibo, specialmente se si tratta di qualcosa di delicato.

Cosa portare quando si è ospiti?

Cosa portare quando si è ospiti… Mmh, difficile a volte.

  • Candela profumata: Sembra banale, lo so. Ma una volta ne ho regalata una alla lavanda a una mia amica che non dormiva da giorni. Mi ha detto che l’ha aiutata tantissimo. Chissà.

  • Set di semi aromatici: Un’altra volta, invece, ho portato dei semi di basilico. La mia amica aveva un piccolo balcone e amava cucinare. Un piccolo gesto, forse, ma le ha fatto piacere. Mi ha mandato una foto del basilico cresciuto. Ricordo ancora.

  • Basta il pensiero: A volte, però, non serve niente di materiale. Una volta, ero talmente giù di morale che un amico è venuto a trovarmi solo per stare un po’ in silenzio con me. Non ha portato niente, se non la sua presenza. È stato più che sufficiente. Cioè, è stato tutto.

    Penso che alla fine, la cosa più importante sia pensarci, no? Cercare qualcosa che sappia di noi, qualcosa che possa dire “ti ho pensato davvero”. E se non viene in mente niente, beh, forse basta davvero il pensiero. Magari un abbraccio. Un sorriso. A volte è più di qualsiasi regalo.

    Quest’anno, poi, è tutto così strano. Non so se mi spiego. Forse è meglio una telefonata. Un messaggio. “Ci sono”. Ecco, forse basta questo.

Cosa portare se si è invitati ad un aperitivo?

Ah, l’aperitivo, quel rito sociale che oscilla tra la fame vera e la voglia di far bella figura! Dipende da chi ti invita, eh? Non vorrai mica presentarti con lo stesso non so che sia dalla zia che dall’amico scapestrato.

  • Amici Stretti (e affamati): Dimentica i convenevoli! Qui si va di vino (una bottiglia che urli “questa sera si fa casino!”), stuzzichini unti quanto basta (patatine, olive, pizzette…il trionfo del colesterolo!), e, perché no, un cocktail già pronto tipo Spritz, per far vedere che sei un party animal. Se porti pure un dolce, diventi eroe nazionale. (L’ultima volta che ho portato una torta al cioccolato da Marco, mi hanno fatto la ola!).

  • Conoscenti (e formalità): Qui il terreno si fa scivoloso come una buccia di banana. Opta per la safe zone: cioccolatini (lindt, mai sbagliato!), biscotti artigianali con packaging impeccabile (che facciano pensare “oh, che persona di gusto!”), o un mazzolino di fiori freschi (occhio all’allergia del padrone di casa, però!). Ricorda, qui l’obiettivo è non fare gaffe, non riempire la pancia! (Una volta, per non sbagliare, ho portato una pianta grassa…mi hanno guardato come se fossi atterrato da Marte).

  • Bonus Track: Se il padrone di casa è un appassionato di qualcosa (tipo, che ne so, whisky giapponese), un piccolo omaggio a tema fa sempre colpo. Ma informati bene, altrimenti rischi la figura del tuttologo improvvisato!

P.S. Se proprio sei a corto di idee, un biglietto con una frase spiritosa risolve sempre la situazione. Ricorda: l’importante è partecipare…e non arrivare a mani vuote!

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