Cosa si pesca d'inverno al mare?

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D'inverno, il mare regala prelibatezze come pagello fragolino, sugarello e tanuta pescati a bolentino. Dalle barche si catturano anche ricciole, sgombri, lampughe, calamari, seppie e palamite.

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Quali pesci si pescano in inverno al mare? Guida e consigli.

Mmmh, pescare d’inverno… Ricordo una giornata, gennaio 2023, a Portofino. Freddissimo, vento gelido che mi tagliava la faccia. Avevo pagato 50 euro per un’uscita in barca, sperando in qualcosa di buono.

Bolentino, quella tecnica lì. Ricordo il pagello fragolino, piccolo ma saporito. Ne ho presi qualcuno, non tantissimi, la verità. Poi qualche sugarello, argento vivo, uno spettacolo.

Le tanute? Sì, anche quelle. Non sono un esperto, eh. Ma quel giorno, l’emozione di tirare su qualcosa da quell’acqua scura e gelida… incomparabile. Ricordo la fatica, le mani quasi congelate.

Ricciole, sgombri? Beh, quelle le ho viste solo nelle reti degli altri, invece. Calamari e seppie, niente. Palamite? Nemmeno l’ombra. Forse dipende dal posto, dalla corrente, da mille cose. Insomma, un po’ di fortuna ci vuole.

Cosa si pesca a gennaio in mare?

A gennaio? Beh, dipende un po’ dalla zona, eh! Ma se parliamo del Mediterraneo, diciamo che il bolentino è la tecnica TOP! Da barca, ovviamente, mica dalla spiaggia a gennaio!

Sai, io vado spesso a pesca con mio zio, lui è un esperto. Ci siamo divertiti un sacco quest’anno! Abbiamo preso un sacco di cose buone!

  • Pagelli fragolini, quanti ne abbiamo presi! Deliziosi, eh?
  • Sugarelli, quelli sono più piccoli, ma buoni ugualmente! Perfetti fritti.
  • Tanute, un po’ meno comuni, ma se le trovi…che sapore!
  • Ricciole, quelle sì che sono belle grosse, a volte!
  • Sgombri, quelli li prendiamo sempre, tantissimi.
  • Lampughe, belle luccicanti! Sono bellissime da vedere.
  • Calamari e seppie, per un buon piatto di pasta!
  • Palamite, anche quelle a volte, ma meno di altri pesci.

Quest’anno però le lampughe sono state un po’ meno abbondanti, rispetto all’anno scorso. Strano, vero? Mio zio dice che dipende dalle correnti, ma non sono sicuro. Comunque, a gennaio, con il bolentino, si pesca bene! Anche se il freddo è un casino. Magari quest’anno, a febbraio, proviamo a fare una battuta di pesca insieme. Che dici?

Che pesci si pescano a dicembre in mare?

Mamma mia, dicembre… sembra ieri l’estate.

  • Pesci che si pescano: Alice, cefalo muggine… uhm, gattuccio, mazzancolla, moscardino. Che nomi!

  • E poi: Nasello, pagro, panocchia, polpo, rombo… quasi un’orchestra del mare.

  • Ancora: Sarago, sardina, seppia, sgombro, sogliola… la sogliola mi ricorda mia nonna.

  • Gli ultimi: Spigola, spinarolo e triglia. La triglia, che sapore d’infanzia.

Mi viene in mente quando andavo a pescare con mio nonno, da piccolo, a Fiumicino. Chissà se pescava qualcuno di questi… Era bravo a pescare le spigole, mi ricordo. Diceva sempre che il segreto era la pazienza, la stessa che ci vuole nella vita. Ora che ci penso, sono anni che non torno al mare d’inverno. Forse dovrei farlo, mi farebbe bene.

Cosa si pesca a novembre dalla spiaggia?

Ah, novembre… cosa si prende a pesca dalla spiaggia? Vediamo, un attimo che mi ricordo…

  • Spigola: sicuro! Soprattutto con la mareggiata, quelle belle grosse! Mi ricordo una volta, a Fregene, ne ho presa una… vabbè, lasciamo stare! Ahahah.

  • Orata: pure, ma devi beccare la giornata giusta, eh! Qualche anno fa, vicino casa mia, un signore ne ha presa una gigante, tipo 3 chili! Incredibile!

  • Gronghi: Bleah, non mi piacciono tanto… però sì, ci sono. Mia nonna li cucinava sempre, ma non li ho mai sopportati.

  • Saraghi: Abbastanza comuni, dai. Buoni al forno, però!

  • Razze: Quelle son strane, ma ci stanno.

  • Ombrine: Eh, pure! Non ne pesco da una vita.

  • Mormore: Tante! Troppe forse? Ultimamente, sembra che ci siano solo quelle! Comunque, se sei fortunato, anche qualcos altro… chi lo sa!

  • Poi boh, magari ti capita di prendere anche altro, dipende! Tipo una volta ho preso un pesce palla! Che roba!

Che pesci si possono pescare in inverno?

Inverno… acqua fredda, immobile quasi, un respiro trattenuto. Profumo di neve, di terra umida. Eppure, la vita pulsa sotto la superficie.

  • Cavedani, silenti custodi del fiume, che si muovono con la lentezza del tempo stesso. Li vedo, sfumature d’argento tra le pietre, riflessi di un cielo plumbeo.
  • Savette, piccole e veloci, come frecce d’argento lanciate dal vento gelido. Un brivido mi percorre la schiena a ogni loro scatto. Ricordo la loro resistenza, la lotta silenziosa.
  • Pighi, misteriosi abitanti delle correnti più profonde. Un’ombra, un lampo, poi di nuovo silenzio, il mistero delle acque invernali. Quest’anno, ne ho catturati pochi, ma i loro movimenti sono indimenticabili.
  • Triotti, agili e schivi, come foglie portate via dalla corrente. Le loro squame brillano di una luce pallida, quasi spettrale, sotto la luce fioca del giorno invernale. Li ho sempre ammirati.
  • Carassi, pacati, quasi sonnolenti nel loro letargo invernale. Un’immagine di calma, di attesa paziente. Il loro colore dorato, una piccola fiamma nell’acqua gelida.
  • Barbi, se la fortuna è dalla mia parte e l’acqua non è ancora gelata. La loro forza è leggendaria, una lotta epica tra uomo e natura. Un ricordo che mi scalda il cuore, anche se quest’anno non ho avuto la fortuna di pescarne.

Lo spinning dalla riva? Un’arte paziente, un dialogo silenzioso con l’acqua, aspettando il momento giusto, la vibrazione che annuncia la preda. Un’esperienza che riempie l’anima. Quest’anno, un luccio piccolo, ma la gioia era immensa. La pesca invernale, un rito quasi magico, un’immersione nella natura selvaggia. Un silenzio rotto solo dal fruscio del vento e dal mio respiro. L’acqua invernale, un segreto da scoprire.

Che pesci pescare in inverno?

Ah, l’inverno! Stagione in cui il pescatore si trasforma in orso, solo che invece di miele, cerca il pesce. Ma quali prede agguantare quando il termometro fa i capricci? Ecco un piccolo vademecum per non tornare a casa a mani vuote, o peggio, congelate:

  • Trote: Queste signorine amano l’acqua fresca, un po’ come me quando mi ricordo che devo pagare le tasse. In inverno si danno alla pazza gioia, quindi occhio alla lenza!
  • Lucci: I “coccodrilli” d’acqua dolce non si fanno spaventare dal freddo. Anzi, sembra che diventino ancora più affamati. Forse perché devono affrontare il mutuo anche loro…
  • Persici: Questi, invece, preferiscono rifugiarsi nelle profondità, un po’ come farei io se mi invitassero a ballare la macarena. Quindi, sonda bene il fondale!
  • Anguille: Strano ma vero, le anguille si danno da fare proprio quando fa freddo. Sarà che hanno bisogno di mantenersi in forma per le feste?
  • Coregoni: Pesci d’acqua gelida per eccellenza. Li trovi a far meditazione in fondo al lago. Roba da asceti!

Piccola chicca: Ricorda, il pesce d’inverno è come l’amore: bisogna saperlo cercare nel posto giusto e con la tecnica adatta. Altrimenti, si rischia di prendere solo un gran raffreddore! E, fidati, il raffreddore d’inverno è peggio di una suocera acida.

Cosa si pesca a gennaio in mare?

A gennaio, in mare, la pesca varia a seconda delle zone, ma alcune specie sono più comuni. La pesca a bolentino, praticata da barca, offre risultati migliori in inverno.

  • Specie tipiche: Pagello fragolino, un pesce pregiato, dalla carne rosa e soda; sugarelli, pesci azzurri di piccole dimensioni, ottimi fritti; tanute, molto apprezzate per il loro sapore delicato.
  • Altri pesci: Ricciole, sgombri (quest’anno, la pesca degli sgombri è stata particolarmente buona nel tratto di mare tra Civitavecchia e Santa Marinella, grazie alla presenza di un banco di sardine di cui si nutrono!), lampughe (la loro presenza è legata alle correnti), calamari, seppie, e palamite (quest’ultime meno frequenti a gennaio).

Ricordo una battuta di pesca a gennaio, anni fa, con mio zio vicino a Gaeta; il vento era gelido, ma riportammo a casa un bel cesto di sugarelli! Un piccolo trionfo contro la natura invernale, quasi una metafora della perseveranza umana. Interessante notare come la scelta della tecnica di pesca incida profondamente sul tipo di pescato. La pesca a bolentino, per esempio, si basa sul movimento di un’esca artificiale sul fondale, attirando prede specifiche.

  • Importanza della tecnica: La scelta dell’esca è altrettanto fondamentale. Considerazioni sulla temperatura dell’acqua, le correnti e le abitudini alimentari delle specie target influenzano le scelte del pescatore esperto.

Penso che la pesca invernale, nonostante le difficoltà, dia enormi soddisfazioni. Un po’ come affrontare un enigma, ogni elemento, dal vento alla scelta del filo, contribuisce alla risoluzione.

Che pesci pescare a gennaio?

A gennaio? Mamma mia, che freddo! Meglio stare al calduccio, a meno che tu non sia un pinguino con la passione per la pesca. Se proprio devi bagnarti le mani (e i piedi!), ecco cosa puoi tirar su:

  • Alice: Un nome da principessa, ma è un pesce combattivo! Tipo un piccolo gladiatore del mare.
  • Calamaro: Un classico! Perfetto per un bel piatto di spaghetti, se non hai paura di doverlo pulire (operazione che mi fa venire i brividi, lo ammetto).
  • Cefalo: Uno gnomo del mare. Piccolo ma gustoso. Ottimo per chi apprezza i sapori delicati e non vuole spendere una fortuna. Mia nonna lo faceva fritto… una bomba!
  • Cernia: La regina del mare (per quanto mi riguarda). Ma costa un occhio della testa! Pensa a quanto costa il biglietto dell’aereo per le Maldive!
  • Dentice: Un signor pesce! Elegante, raffinato… quasi snob!
  • Mazzancolla: Un piccolo gambero, ma con un gusto da gigante! Se ti capita, prendine a palate!
  • Nasello: Un pesce tutto pepe! Ha un sapore deciso, che non piace a tutti, ma a me fa impazzire.
  • Pagello: Rosso vivo, carnoso, bello da vedere e buono da mangiare! Ottimo per una cena romantica (o anche solo per coccolarsi un po’).

Quest’anno, però, ho notato che i prezzi sono alle stelle, quasi come se i pesci fossero diventati VIP! Ho dovuto svuotare il mio salvadanaio solo per un po’ di nasello, giuro! E poi, non ti dico la fatica a pulirli… Però, ne vale la pena! Ah, e ricordati di avere un buon equipaggiamento, altrimenti la tua giornata di pesca sarà più simile a un’odissea che a una gita rilassante! Non voglio sapere quanti pesci sono scappati dalle mie mani… troppe storie tristi!

Cosa si pesca in mare a gennaio?

Oh, allora, a gennaio in mare? Praticamente col bolentino, che è una tecnica di pesca da barca, tiri su un sacco di roba. Adesso ti dico.

  • Pagello: Ce ne sono tanti, sono buoni da fare al forno.
  • Sugarello: Ah, il sugarello! A volte li pesco con mio zio, poi li facciamo fritti, una delizia.
  • Tanuta: Non sempre la prendi, ma se becchi quella giusta, ti fai una bella zuppa!
  • Ricciola: La ricciola è una figata, è grossa e combattiva, ti fa sudare per tirarla su.
  • Sgombro: Lo sgombro lo trovi sempre, facile facile.
  • Lampuga: La lampuga è rara, ma se hai fortuna… festa grande!
  • Calamari e seppie: Con un po’ di pazienza, calamari e seppie non mancano mai.
  • Palamite: Le palamite, simili al tonno, sono una preda ambita.

Insomma, se vai a pescare a gennaio, non torni a casa a mani vuote. Anzi, magari ti serve pure un carrello per portare a casa tutto il pesce! Eh, io una volta ho pescato… vabbè, un’altra storia!

Cosa si pesca a dicembre da riva?

A dicembre da riva? Beh, dipende un po’ dalla zona, eh! Ma ti dico cosa io prendo, di solito. Sugarelli, sicuro, quelli ci sono sempre, a patto che il mare sia un po’ mosso. Poi, a volte becco delle belle tanute, ma quest’anno, sai, è un po’ scarso.

Gallinelle? Si, qualche volta, vicino agli scogli, ma devi essere davvero bravo, eh. I dentici, quelli son più difficili, ci vuole un po’ di esperienza, e l’esca giusta! Ah, e il fragolino! Quello è una figata, piccolo ma saporito! Sta sui fondali sabbiosi, lo sai, quelli che preferisco io.

  • Sugarelli: Presenti quasi sempre.
  • Tanute: Quest’anno meno abbondanti del solito.
  • Gallinelle: Difficili da prendere, serve esperienza.
  • Dentici: Difficili, richiedono esca specifica.
  • Pagello fragolino: Ottimo pesce, predilige fondali sabbiosi.

Quest’anno, però, sto usando un nuovo tipo di amo, uno che mi ha consigliato mio cugino, un accrocco pazzesco, e funziona davvero! Prima usavo quelli a paletta, sai quelli classici, ma ora… che differenza! Anche le esche le ho cambiate, uso più spesso i vermi, ma dipende dalla preda che cerco, ovviamente. Poi, a volte, se ho tempo, vado a pesca anche con mio zio, lui è un esperto, mi insegna un sacco di cose, che poi però dimentico subito. È un disastro!

Che pesci si pescano a dicembre in mare?

Dicembre 2023, mare di Gallipoli. Ricordo il freddo pungente, le mani quasi congelate nonostante i guanti. Mio padre, esperto pescatore, mi aveva portato con lui. L’aria sapeva di salsedine e di alghe. Quel giorno, la barca era piccola, una di quelle che si dondolano forte. Avevo paura, ma anche emozionato.

Abbiamo tirato su un sacco di sardine, luccicanti sotto il sole pallido. Ricordo l’odore intenso di pesce fresco, che mi ha riempito i polmoni e quasi mi ha fatto vomitare. Poi un bel pagro, rosa e robusto. Mio padre sorrideva, contento del pescato.

Abbiamo preso anche qualche cefalo, argento vivo e difficile da tenere. E poi, la sorpresa: un polpo, che si agitava nella rete, con i suoi tentacoli succhianti. Ero affascinato! Quel giorno, a parte i pesci elencati prima, ricordo anche il vento forte che ci ha quasi fatto capovolgere. Il sole spariva dietro le nuvole, e il mare diventava scuro e minaccioso.

  • Sardine
  • Pagro
  • Cefali
  • Polpo

Poi c’era anche il nasello, ma era piccolo, lo abbiamo rimesso in acqua. Ah, e un piccolo gattuccio, quasi insignificante. In tutto era stata una mattinata dura ma ricca di emozioni forti.

Mia nonna poi ha preparato un sugo di pesce squisito con il pescato. Era strepitoso, il sapore del mare puro. Un ricordo indelebile, legato al profumo del mare, al sapore del pesce fresco e alle mani ruvide di mio padre.

Cosa si pesca a febbraio a surfcasting?

Ah, febbraio, il mese in cui anche i pesci sembrano chiedersi “Ma è già primavera?”… No, tranquilli, non lo è! Ma la pesca a surfcasting può regalare sorprese.

  • Spigole: La regina dell’inverno non se ne va mica a Sanremo! Con mare mosso, è sempre lì che aspetta l’occasione. Certo, magari si è messa il cappotto di lana, ma abbocca ancora.
  • Saraghi: Questi signorotti del mare non disdegnano una passeggiata anche quando l’acqua è freschina. Li trovi che grufolano tra gli scogli, magari un po’ infreddoliti, ma sempre affamati.

L’arsenale del pescatore invernale:

  • Canne da surfcasting: Robuste come un orso in letargo, per lanciare l’esca a chilometri e resistere alle onde che sembrano voler ballare il tango con te.
  • Piombi da tenuta: Più pesanti dei miei sensi di colpa dopo aver mangiato la torta della nonna, per restare ancorati al fondale anche con la tempesta.
  • Terminali:
    • Pater noster: Un classico intramontabile, come il risotto ai funghi.
    • Short rovesciato: Per presentare l’esca in modo “chic”, come un cameriere che serve champagne.

Ricorda, però, che il mare d’inverno è un po’ come una suocera: imprevedibile! Quindi, occhio alle previsioni meteo e prudenza sempre. E se non prendi niente, consolati pensando che almeno hai fatto una bella passeggiata… e magari hai visto qualche gabbiano fare il surf!

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