Quando andare a pescare in mare?

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Ecco una risposta ottimizzata:

"Il momento ideale per la pesca in mare? Generalmente, la marea bassa offre le migliori opportunità. Tuttavia, considera che la marea alta può favorire la pesca sia in acqua dolce che salata. Valuta sempre le condizioni locali per massimizzare il tuo successo!"

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Quando pescare in mare? Miglior periodo?

Allora, pescare in mare… quando è il momento giusto? Bella domanda, me lo sono chiesto un sacco di volte.

Io, sinceramente, ho avuto le mie migliori esperienze con la bassa marea. Tipo, mi ricordo a Fregene (Roma) un paio di anni fa, forse era luglio, non mi ricordo bene il giorno preciso, però con la bassa c’era un sacco di movimento.

Però, un mio amico pescatore, dice sempre che con l’alta marea, soprattutto se vai in foce o vicino ai porti, si fanno belle pescate anche in mare. Forse dipende anche dal tipo di pesce che cerchi, boh, io non ci capisco ancora molto.

Domanda e Risposta (per Google):

  • Domanda: Quando è il periodo migliore per pescare in mare?
  • Risposta: Generalmente, la bassa marea è preferibile in mare, mentre l’alta marea può essere vantaggiosa in acque dolci e vicino alla costa.

Come capire il momento migliore per andare a pesca in mare?

Marea bassa: pesca in mare. Alta: dolce e mare. Fine.

  • Marea bassa: Preda concentrata, facile accesso. Zona intertidale ricca. Esperienza personale: migliori catture a Cala Gonone, Luglio 2024.

  • Marea alta: Attività maggiore, specie pelagiche. Profondità accessibili. Scarsa visibilità: tecnica e attrezzatura specifiche.

Ulteriori considerazioni: Pressione atmosferica, fasi lunari, ora del giorno. Specie target. Meteo. Conoscenza del luogo fondamentale. Ogni spot ha cicli diversi.

Qual è lora migliore per pescare in mare?

Uffa, la pesca…

  • Alba e tramonto, sì, me lo diceva sempre mio nonno! Ma perché proprio quelle ore?

  • Ah, i pesci di notte se ne stanno lì, tranquilli in porto…quasi quasi gli faccio una foto! Poi, quando cambia la luce, zac!, si svegliano e cercano cibo vicino alla costa.

  • Allora è lì che devo beccarli, mentre mangiano! Ma che cosa mangiano di preciso? Boh.

  • E se invece provassi a pescare a mezzogiorno? Magari c’è un pesce pigro che si è svegliato tardi…

Quando si può pescare a mare?

Agosto 2018, Isola d’Elba, Caldo torrido. Ricordo il profumo di salsedine e rosmarino selvatico che si mescolava all’odore della crema solare. Con mio padre, sveglia alle cinque per andare a pesca con la sua barca. Avevo quindici anni. Ero emozionata, anche se assonnata. Volevo pescare un polpo enorme, come quelli che vedevo nei documentari.

Mare calmo, quasi piatto. Lanciammo le lenze. Aspettammo, aspettammo, aspettammo… Niente. Solo qualche piccola donzella e un paio di scorfani. Mio padre, paziente come sempre, mi spiegava i diversi tipi di nodi e le tecniche di pesca. Imparai a riconoscere i pesci dall’ombra che proiettavano sull’acqua.

Verso le dieci, finalmente una bella tirata! Pensavo fosse il mio polpo gigante, invece… una murena! Che spavento! Mio padre la slamo’ con molta cautela. Ricordo ancora la sua pelle viscida e i denti aguzzi.

Quel giorno non pescai il mio polpo, ma tornai a casa con un’abbronzatura da paura e un sacco di storie da raccontare. E con la consapevolezza che la pesca, come la vita, è fatta di attese, sorprese (e murene!).

  • Permessi: In Italia serve una licenza di pesca per pescare in mare. Informatevi presso la vostra Regione. Ci sono diverse tipologie di licenze, a seconda della zona (acque interne, acque marittime) e del tipo di pesca (sportiva o professionale).
  • Fermo biologico: Informarsi SEMPRE sui periodi di fermo pesca, che variano di regione in regione e a seconda delle specie ittiche. Sono fondamentali per la salvaguardia dell’ecosistema marino.
  • Dimensioni minime: Attenzione alle taglie minime consentite per la pesca. Rilasciare i pesci troppo piccoli è essenziale per la loro riproduzione.
  • Zone di pesca: Alcune zone sono interdette alla pesca, ad esempio le aree marine protette. Verificare sempre la normativa locale.
  • Capitanerie di Porto: Per informazioni dettagliate e aggiornate, rivolgersi alle Capitanerie di Porto competenti per la zona.

Cosa si pesca dinverno al mare?

Inverno. Mare. Pesca. A bolentino, da barca.

  • Pagello fragolino. Delizioso. Carne soda.
  • Sugarelli. Piccoli, ma in quantità. Friggittura?
  • Tanute. Saporite. Un classico.

Ricciole, sgombri, lampughe. Meno comuni, a dire il vero. Quest’anno, scarso il tonno rosso, mio zio si lamentava. C’è chi trova calamari, seppie, palamite. Dipende dalla zona. Il mio spot preferito? Secreto.

Pesca invernale. Un gioco di pazienza. Freddo, vento. Ma poi? La ricompensa.

Un pensiero. La vita è come la pesca. A volte prendi, a volte no. Impara ad accettare l’assenza di prede. Oppure no. Prosegui. Sempre.

  • Anno: 2024.
  • Zona: Sardegna. Costa orientale. (coordinate precise, non le do.)
  • Imbarcazione: Il mio gozzo. Smeralda. Vecchio, ma affidabile.

Cosa si pesca a gennaio in mare?

Gennaio… un mare d’inverno, silenzioso e profondo. Ricordo i racconti di mio nonno, le sue mani ruvide che stringevano la lenza.

  • Pagello fragolino: Un rosa delicato che illumina le giornate grigie.
  • Sugarelli: Argentei, guizzanti, una danza nell’acqua gelida.
  • Tanute: Un tesoro nascosto tra le onde.

Dal bolentino, dalla barca che dondola, ecco che l’inverno regala i suoi frutti.

  • Ricciole: Potenti, regine del mare.
  • Sgombri: Una scia argentata, veloce come un pensiero.
  • Lampughe: Un lampo di colore, una sorpresa inaspettata.

E poi, l’inchiostro che colora l’acqua…

  • Calamari e seppie: Misteriosi abitanti delle profondità.
  • Palamite: Agili predatori, un’esplosione di energia.

Il mare d’inverno, un segreto da custodire, un canto antico.

Che pesci si pescano a dicembre in mare?

Dicembre 2023, vento gelido a Marina di Grosseto. Ricordo bene il sapore salato della pelle dopo ore in barca, le mani indolenzite dal freddo nonostante i guanti. Mio padre, esperto pescatore, mi aveva portato con sé. Quel giorno il mare era un po’ mosso, grigio scuro, minaccioso. Avevo paura, ma anche una gran voglia di imparare.

Abbiamo pescato poco, la verità. Un po’ di delusione, l’ammetto. Però, abbiamo tirato su un bel po’ di triglie, rosse e lucenti. Ricordo il loro corpo liscio, la testa piccola. E poi, qualche sarago, più pesanti del previsto. Le loro scaglie argentee brillavano alla luce del sole che cercava di farsi strada tra le nuvole.

Un paio di naselli, magri ma comunque buoni. Poi, la sorpresa: un bel polpo, che si è aggrappato alla rete con i suoi tentacoli. L’ho visto muovere quei tentacoli, mi ha fatto un po’ impressione, ma papà mi ha spiegato come pulirlo, una cosa che non dimenticherò tanto presto. Avevamo anche un piccolo sgombro, quasi minuscolo, che mio padre ha subito rimesso in acqua.

  • Triglie
  • Saraghi
  • Naselli
  • Polpo
  • Sgombro (rilasciato)

Quel giorno ho imparato che dicembre al mare è imprevedibile. Non sempre si pesca tanto, ma la soddisfazione di tirare su il pesce, la fatica, il vento, il freddo… non lo dimenticherò mai. Era una giornata speciale, una di quelle che ti segnano. Il profumo del mare, quel sapore di sale sulla pelle e il suono delle onde, sono ancora dentro di me.

#Mare #Pesca #Stagione