Cosa sono le parti in un cocktail?

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Nel mondo della mixology, una parte rappresenta una proporzione relativa, non una quantità fissa. Se una ricetta indica una parte di A e due parti di B, si utilizzerà il doppio dellingrediente B rispetto allingrediente A, indipendentemente dal volume effettivo utilizzato per la singola parte. Questo metodo flessibile si adatta sia alla preparazione di un singolo cocktail che di una brocca.

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Oltre il Bicchiere: L’Arte delle Proporzioni nella Mixology

La mixology, ben lungi dall’essere una semplice arte del mescolare, è una disciplina precisa che si basa su un linguaggio sottile e raffinato: quello delle proporzioni. E al centro di questo linguaggio, troviamo la parola magica: “parte”. Ma cosa significa, esattamente, una “parte” in un cocktail?

Contrariamente a quanto potrebbe suggerire l’intuizione, una “parte” non si riferisce a una quantità fissa di millilitri o centilitri. Non è un’unità di misura assoluta, ma un’unità di misura relativa. È un’indicazione di rapporto, una proporzione che definisce il bilanciamento degli ingredienti all’interno della bevanda.

Immaginate una ricetta che indica “1 parte di succo di lime, 2 parti di tequila, 3 parti di sciroppo d’agave”. Questo non significa necessariamente 10ml di lime, 20ml di tequila e 30ml di agave. Potremmo utilizzare 20ml di lime, 40ml di tequila e 60ml di agave, oppure 15ml, 30ml e 45ml, o qualsiasi altra combinazione che rispetti il rapporto 1:2:3. La “parte”, in questo contesto, rappresenta un’unità di misura scalabile, una costante di proporzione che ci permette di adattare la ricetta alle nostre necessità.

Questa flessibilità è una delle chiavi del successo della mixology. Permette di preparare un singolo cocktail per il proprio consumo, usando ad esempio un jigger da 25ml come riferimento, o di preparare una brocca per un party, moltiplicando semplicemente ogni parte per un fattore di scala desiderato. Che si tratti di un’occasione intima o di un evento più grande, la ricetta rimane coerente nel suo profilo aromatico, preservando l’equilibrio tra gli ingredienti.

La maestria del mixologist risiede proprio nella capacità di comprendere e manipolare queste proporzioni. La scelta del volume base, pur non influenzando il risultato qualitativo, influisce sulla resa finale, permettendo di adattare la ricetta ad ogni contesto. È la comprensione profonda di questo principio che trasforma il semplice atto di mescolare in un’arte, in una precisa composizione di sapori e aromi, dove ogni elemento contribuisce all’armonia del tutto. Infine, la “parte”, più che una misura, rappresenta un’opportunità: l’opportunità di esplorare le infinite varianti di un classico o di creare qualcosa di completamente nuovo, rispettando sempre l’eleganza del perfetto equilibrio.