Dove si beve meno caffè?

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La Finlandia si aggiudica il primo posto nel consumo di caffè, con 12 kg pro capite annui. Seguono Norvegia, Islanda, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e Belgio, con consumi progressivamente inferiori.

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Il Paradosso del Caffè: Dove l’Aroma è una Rarità

Mentre il profumo inebriante del caffè sembra pervadere ogni angolo del mondo, dalla frenetica Italia ai caffè letterari parigini, esiste un lato nascosto di questa bevanda: un angolo del globo dove il suo consumo è sorprendentemente limitato. Non parliamo di paesi dove la coltivazione è difficile o l’economia precaria, ma di nazioni sviluppate e con abitudini alimentari ben radicate.

Se la Finlandia si erge a campione indiscusso del consumo di caffè, con un impressionante quantitativo di 12 kg pro capite annui, creando un’immagine di popolazione costantemente immersa in tazze fumanti, sorge spontaneo chiedersi dove l’amore per il caffè si affievolisce.

La risposta non è così semplice come individuare un singolo paese. Piuttosto, osservando la coda della classifica dei consumi, si possono intuire alcune tendenze. Subito dopo la Finlandia, troviamo i paesi scandinavi e limitrofi, come Norvegia, Islanda, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e Belgio, che, pur consumando caffè in quantità significative, mostrano un decremento progressivo rispetto al gigante finlandese.

Ma cosa rende questi paesi meno “caffeinomani”? Le ragioni sono probabilmente multifattoriali e radicate nella cultura e nelle abitudini locali.

  • La Cultura del Tè: In alcune nazioni, come il Regno Unito e l’Irlanda, la cultura del tè rimane profondamente radicata. Il tè, con la sua lunga storia e le sue connotazioni sociali, si impone come la bevanda preferita per riscaldarsi, rilassarsi o accompagnare un incontro.

  • Alternative al Caffè: L’esistenza di altre bevande stimolanti o socializzanti potrebbe giocare un ruolo. Pensiamo, ad esempio, alla popolarità del maté in Sud America, che offre un’alternativa naturale al caffè.

  • Preferenze Regionali: Il tipo di caffè preferito e le modalità di consumo variano enormemente. Mentre in Italia si privilegia l’espresso, rapido e intenso, in altri paesi si opta per caffè filtrato, più leggero e consumato in maggiori quantità. Questa diversità nelle preferenze influenza inevitabilmente il consumo complessivo.

  • Disponibilità e Costo: Anche se il caffè è globalmente accessibile, la sua disponibilità e il suo costo possono variare sensibilmente da paese a paese, incidendo sul suo consumo.

Nonostante queste variazioni, è importante sottolineare che il caffè rimane una bevanda di rilevanza globale. Anche nei paesi dove il suo consumo è “inferiore” rispetto alla Finlandia, continua ad essere una presenza significativa nella vita quotidiana.

In definitiva, la mappa del consumo di caffè è un mosaico complesso e affascinante, che riflette la diversità culturale, le abitudini alimentari e le preferenze personali di ogni nazione. E anche se la Finlandia si erge incontrastata come la regina del caffè, l’esplorazione dei paesi dove il suo aroma è meno pervasivo ci offre uno sguardo interessante sulle diverse abitudini di consumo e sulla ricchezza del panorama delle bevande a livello globale.

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