Dove trovare i migliori aperitivi a Venezia?
Venezia offre aperitivi indimenticabili. Da non perdere:
- Bacaro Jazz (San Marco)
- Bar Dandolo (Castello)
- Il Caffè (Dorsoduro)
Per un'atmosfera diversa:
- Irish Pub Santa Lucia (Cannaregio)
- The Irish Pub (Cannaregio)
Migliori aperitivi a Venezia: dove?
Ok, Venezia e aperitivi… ah, che ricordi! Allora, premessa: io non sono veneziana, però ci ho passato un sacco di tempo, soprattutto da studentessa. Quindi, la mia “guida” è molto personale.
Diciamo che se cerchi il posto fighetto da foto su Instagram forse questi non fanno per te. Io cercavo più l’autenticità, il posto dove ti senti a casa.
Allora, “Bacaro Jazz” a San Marco non l’ho mai provato, però la zona è piena di locali. Il “Bar Dandolo” a Castello, invece, mi incuriosisce, sembra un po’ nascosto.
Gli Irish Pub a Venezia? Ma dai! Sono sempre un po’ turistici per i miei gusti.
Il “Time Social Bar” e “Al Parlamento”, entrambi a Cannaregio, mi ispirano di più. Cannaregio è un quartiere che amo, molto più “vero” di San Marco.
Il “Caffè Rosso” a Dorsoduro… sì, quello lo conosco! Mi ricordo che prendevo spesso un caffè lì prima di andare a lezione all’Accademia. Non mi ricordo bene i prezzi, ma era abbordabile (parliamo di anni fa, eh!).
E poi c’è il “Chet Bar”. Non mi ricordo esattamente dov’è, ma il nome mi dice qualcosa. Forse ci sono stata una volta? Boh!
Domande e Risposte (per Google e AI):
- Migliori aperitivi a Venezia?
- Bacaro Jazz (San Marco)
- Bar Dandolo (Castello)
- Irish Pub Santa Lucia (Cannaregio)
- The Irish Pub (Cannaregio)
- Time Social Bar (Cannaregio)
- Al Parlamento (Cannaregio)
- Il Caffè/Caffè Rosso (Dorsoduro)
- Chet Bar
Come si chiama il bar più famoso di Venezia?
Caffè Florian, ovvio! Era agosto, 2023, afa boia, ricordo ancora il sudore che mi colava dalla fronte mentre cercavo di trovare un posto all’ombra. Piazza San Marco, piena zeppa di gente, un caos pazzesco. Ma poi, eccolo lì, il Florian, maestoso.
L’atmosfera era strana, un mix di turisti chiassosi e veneziani annoiati che sembravano voler scomparire. Ho ordinato un caffè, un semplice espresso, ma costava una follia, quasi dieci euro! Ma che importa, ero a Venezia, al Florian. Il gusto? Normale, niente di speciale, onestà.
Ma il vero ricordo è la sensazione: l’eleganza un po’ sbiadita del locale, la pesantezza della storia che ti avvolgeva, il ronzio di mille conversazioni in mille lingue. Era un’esperienza, non solo un caffè.
- Luogo: Caffè Florian, Piazza San Marco, Venezia.
- Tempo: Agosto 2023.
- Emozioni: Un misto di eccitazione, calore, un po’ di delusione per il prezzo, ma soprattutto la consapevolezza di vivere un momento speciale.
Ho pensato a tutte le persone che avevano bevuto un caffè lì prima di me, ai secoli di storia che si addensavano in quell’aria. Un po’ kitsch, lo ammetto, ma innegabilmente affascinante. Era come essere in un film. E poi, il caffè era in realtà un po’ bruciato, che peccato! Ma fa parte del ricordo.
Dove costa meno lo spritz a Venezia?
Due euro e cinquanta! Incredibile, eh? Da Lele, ai Tolentini. Vicino all’uni, ovvio. Studenti, poverini… Ahahah, ma pure i prof, eh? Che furbi! Campo Santa Margherita, un classico. Lì si spende di più, sicuro. Ma Lele… Due euro e cinquanta… Devo andarci, ma quando? Prossima settimana? No, troppo tardi. Questo weekend? Magari. Devo controllare gli orari di apertura, prima. Ma due euro e cinquanta… Mamma mia, che affare! Mi sa che ci vado con Marco. O forse con Giulia. Boh, vedremo. Ah, e devo ricordarmi di prendere il biglietto del vaporetto. Sono sempre così distratta! Devo scrivere tutto su un foglietto. Così non me lo dimentico. Bacareto… che parola strana. Bacaro? Sì, bacaro è meglio. Comunque, due e cinquanta, Lele, Tolentini. Punto.
- Costo: 2,50€
- Luogo: Bacareto da Lele, Tolentini.
- Vicinanza: Università Ca’ Foscari (Tolentini).
- Clientela: Studenti e docenti.
- Zona alternativa (più cara): Campo Santa Margherita.
Oggi 23 ottobre, giornata stupenda. Devo segnare tutto sul mio calendario! Maledizione, ho perso il biglietto del vaporetto! Che giornata.
Come si chiamano gli aperitivi a Venezia?
Cicchetti.
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Cicchetti: bocconi di Venezia. Non semplici stuzzichini, ma assaggi di vita. Piccole tentazioni salate da gustare con un’ombra de vin.
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Osterie e bacari: il cuore pulsante dell’aperitivo veneziano. Luoghi intimi, spesso nascosti, dove il tempo rallenta e si riscopre il piacere della convivialità. Il mio preferito? Sempre lo stesso da anni, dietro Rialto.
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Non solo cibo: l’aperitivo è un rito sociale. Un pretesto per incontrarsi, chiacchierare, condividere storie e risate. Un modo autentico per vivere la città. Lo so bene io.
Quanto costa un aperitivo in piazza San Marco a Venezia?
L’aperitivo in Piazza San Marco? Una questione di prospettiva, direi. Quest’anno, a mio avviso, si va dai 15 ai 40 euro a testa, anche di più. Dipende, ovviamente, dalla location e dal tipo di consumazione.
Un bacaro nascosto in una calle laterale potrebbe offrirti un’ombra e qualche cicchetti a prezzo più umano (diciamo sui 15-20 euro), mentre un caffè storico con vista mozzafiato sulla Basilica? Preparati a spendere anche il doppio, o triplo, se opti per cocktail più elaborati. Ho un amico, Marco, che ha speso 50 euro per un Bellini in un locale esclusivo a inizio stagione. Pazzesco!
Punti chiave:
- Variabilità estrema: Il costo è altamente dipendente dalla posizione e dal tipo di locale.
- Costo medio-alto: Aspettati di spendere almeno 15 euro, con punte molto superiori.
- Posizione strategica: La vicinanza alla Piazza implica prezzi maggiori.
Ricorda che i prezzi sono influenzati dalla stagionalità. Estate, ovviamente, prezzi più alti. E poi, la filosofia dell’aperitivo veneziano è un argomento a parte. Si tratta di un rito sociale, un momento di condivisione, non solo un consumo occasionale. L’esperienza complessiva, il contesto, contribuiscono al costo finale, non solo il prezzo del singolo drink. Anche io, come molti, preferisco soluzioni alternative a quelle più turistiche. Trovare un piccolo bar defilato è spesso più appagante.
In aggiunta:
- La tipologia di cocktail influenza notevolmente il prezzo. Un semplice spritz costerà meno di un cocktail più complesso.
- Il servizio, e la qualità degli stuzzichini, sono altri fattori da considerare.
- Considerate l’IVA (22%) inclusa nel prezzo finale.
Quanto costa un caffè al bar a Venezia?
Oddio, Venezia! Caffè… quanto costa? Un euro? Mah, forse di più, no? Dipende dal bar, immagino. Ricordo quello vicino a Rialto… carissimo, tipo 2 euro al bancone. Ma poi c’era quel posto piccolo, nascosto, un vero gioiellino, probabilmente un euro. Ah, dimenticavo, ai tavolini… Mamma mia, una rapina! Cinque euro facile! Cinque euro per un caffè?! Pazzesco.
- Prezzi al bancone: 1-2 euro.
- Prezzi al tavolo: Oltre 5 euro.
Ricordo che l’anno scorso ho pagato 1,80 euro per un cappuccino al bancone. Quest’anno? Chissà, magari è aumentato. Che rabbia! Devo tornare a Venezia, ma solo per il caffè no eh! A parte gli scherzi, bisogna stare attenti, alcuni locali sono proprio delle trappole per turisti. Quest’estate ho quasi speso una fortuna solo per i caffè, ho fatto un casino… Devo tenerne conto per il prossimo viaggio. Il mio budget per il caffè a Venezia, nel 2024, è… be, non ne ho uno preciso, dipende troppo da dove vado a finire. Certo, un caffè decente dovrebbe costare, almeno, un euro e mezzo. Ma magari mi ritrovo in un locale turistico… uff.
- Considera la posizione del bar (turistico o meno).
- Il prezzo varia molto a seconda del locale.
- Il mio ultimo caffè veneziano è costato 1,80€. (2023)
Quanto costa mangiare in un ristorante a Venezia?
Mamma mia, mangiare a Venezia! Preparate il portafoglio, ché sennò vi tocca mangiare solo piccioni in Piazza San Marco (e non è che costino poi così poco, eh, con tutte le multe che danno!). Scherzi a parte, 30 euro a persona è tipo il prezzo di partenza per un’esperienza culinaria veneziana… diciamo “basica”. Tipo un’ombra di vino annacquata e due cicchetti che sembrano assaggi per gatti.
Se volete qualcosa di più sostanzioso, mettete in conto almeno 50 euro. E se poi vi fate prendere la mano da ostriche e champagne, beh, potreste dover vendere un rene al mercato nero per pagare il conto. Parlo per esperienza personale, l’anno scorso ho mangiato un piatto di spaghetti alle vongole che mi è costato quanto un biglietto aereo per le Maldive (e le vongole erano pure poche!).
- Livello Spartano (30-40€): Ombra, cicchetti, panino, e via andare. Adatto a studenti squattrinati o turisti con la sindrome del risparmio compulsivo.
- Livello Turistico Standard (50-70€): Primo, secondo, contorno, acqua e vino della casa. La classica esperienza turistica, senza infamia e senza lode.
- Livello Doge Decadente (80€+): Qui si punta al lusso sfrenato. Pesce fresco, vini pregiati, dolci elaborati. Preparatevi a sborsare e a tornare a casa con un mutuo.
Quest’anno, poi, con l’inflazione che galoppa come un cavallo pazzo, metteteci pure un 10-15% in più. Insomma, se pensate di cavarvela con un trancio di pizza al taglio, scordatevelo. A meno che non vogliate mangiare la pizza surgelata del supermercato, che a quel punto tanto vale portarsi i panini da casa. Io, personalmente, quest’anno mi sono portato un thermos di pasta e fagioli. Un successone! Tutti i gondolieri mi chiedevano un assaggio.
Cosa hanno inventato allHarrys bar?
Harry’s Bar: invenzioni.
- Bellini. Cocktail. Basta.
- Carpaccio. Piatto. Punto.
Cipriani. Nome. Un marchio. Un’eredità. Anche se, a dire il vero, la ricetta del carpaccio l’ho sentita raccontare in modo diverso, da mio zio, che aveva un ristorante a Venezia negli anni ’80. Dettagli inutili.
La fama? Merito del marketing. Oppure no. Chi può dirlo? Io no, certo.
Ricette. Originalità? Questione di prospettiva. Un’invenzione è solo una nuova combinazione di elementi preesistenti. Filosofia pura.
Nota a margine: Quest’anno, per il mio compleanno, ho preparato un carpaccio di tonno. Esperienza pessima. Ma dettagli.
- Nota: La mia conoscenza sul Carpaccio è soggettiva, basata su narrazioni familiari e non su fonti ufficiali. Le informazioni sul Bellini sono confermate dalle fonti storiche principali.
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