Come si chiama il bar più famoso di Venezia?

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"A Venezia, tra i caffè storici più rinomati, spicca il celebre Caffè Florian, simbolo intramontabile della città situato in Piazza San Marco."

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Qual è il bar più famoso di Venezia e dove si trova? Consigli e recensioni?

Venezia… ah, Venezia! Ricordo quel caffè al Florian, era agosto 2018, un caldo bestiale. Costava un botto, ma l’atmosfera… incomparabile.

Seduto lì, sotto i portici delle Procuratie Nuove, Piazza San Marco brulicante di gente, mi sentivo catapultato indietro nel tempo. Caffè Florian, un nome che sa di storia, di eleganza un po’ sbiadita ma ancora palpabile.

L’ho trovato un po’ turistico, certo, ma anche affascinante. Il servizio impeccabile, anche se il prezzo… beh, il prezzo si fa sentire. Ricordo una semplice spremuta d’arancia che mi è costata 12 euro!

Consigli? Andateci per l’esperienza, per l’atmosfera. Se cercate un posto tranquillo e meno costoso, meglio cercare altrove. Ma per un’immersione nella Venezia più classica, il Florian è immancabile. Recensioni? Su TripAdvisor ne trovate a bizzeffe.

Informazioni rapide:

  • Bar: Caffè Florian
  • Luogo: Piazza San Marco, sotto le Procuratie Nuove.

Quanto costa un bellini allHarrys bar?

  • Un Bellini da Harry’s Bar? Mamma mia, caro! Circa 22 euro… o forse di più, non so.
  • 22 euro, però! Ma son pazzi? Cioè, buono sarà buono, eh, fatto con prosecco e pesche bianche, ma… 22 euro! Roba da ricchi!
  • Harry’s Bar, Venezia… un posto storico, eh. Ci andava Hemingway, dicono. Ma io preferisco l’ombra e cicchetti! Spendo meno e mi diverto di più.
  • Prezzi? Controlla sempre prima, eh! Magari aumentano, con ‘sta inflazione… Chi lo sa?
  • Comunque, se vai, fammi sapere se vale la pena. Io resto fedele al mio spritz!
  • Informazioni aggiuntive:

    • Il Bellini è stato inventato all’Harry’s Bar negli anni ’40.
    • Giuseppe Cipriani, il fondatore, lo chiamò così per il pittore veneziano Giovanni Bellini.
    • Io, l’ultima volta che sono stata a Venezia, ho speso più in gondola che in cibo. Assurdo!
    • Prosecco: occhio alla marca! Non tutti i prosecco sono uguali.

Quanto costa un caffè al bar Florian di Venezia?

Sei euro. Un cappuccino nove. La posizione, Piazza San Marco. Il nome, Florian. Basta. Il resto è superfluo. Paghi il contesto, l’affresco, la storia. L’illusione di un tempo che non esiste più.

  • Sei euro: il prezzo di un caffè.
  • Nove euro: il prezzo di un cappuccino.
  • Piazza San Marco: la location.
  • Caffè Florian: il nome.

Il tempo è denaro. Qui, al Florian, lo paghi a peso d’oro. Ma forse, solo forse, ne vale la pena. Un caffè, una pausa, un’osservazione distaccata del flusso turistico. Un piccolo prezzo per la consapevolezza dell’effimero.

  • Contesto storico: Caffè Florian, fondato nel 1720.
  • Posizione strategica: sotto i portici di Piazza San Marco.
  • Vista privilegiata: affaccio su Canal Grande.

Ricordo un pomeriggio d’autunno, un caffè amaro, il sole basso che filtrava tra le colonne. Un attimo sospeso. Un’esperienza. Il prezzo? Irrilevante. O forse no. Forse è proprio il prezzo a rendere l’esperienza memorabile. Il costo dell’effimero.

  • Esperienza personale: caffè amaro in un pomeriggio autunnale.
  • Sensazione: attimo sospeso.
  • Riflessione: il valore del prezzo nell’esperienza.

A Venezia, nel 2024, un caffè al Florian costa sei euro. Un cappuccino, nove.

Come si chiamano i bar veneziani?

Bàcaro! A Venezia scordatèvi “bar”, “snack bar” o “cocktail bar”. Sembrano parole aliene, tipo Klingon. Qui si parla veneziano, mica marziano! Esistono eccome, posti dove bere e sgranocchiare, ma si chiamano bàcari (al plurale, mi raccomando!) o bacaréti. Roba che se dici “bar” ti guardano come se avessi chiesto un Negroni sbagliato. A proposito, ai bàcari si beve ombra e si mangiano cicchetti, non “birretta” e “stuzzichini”! Io, una volta, ho chiesto un “cocktail analcolico alla frutta” e il barista mi ha quasi tirato un’ ombra in testa. Per fortuna, mi ha salvato la gondola parcheggiata male fuori… la mia, ovviamente. Sempre in mezzo ai guai!

  • Bàcari: Posto magico dove bere ombra (un bicchierino di vino, non temete, non fa ombra a nessuno!), e mangiare cicchetti (le tapas veneziane, diciamo).
  • Bacaréti: Come sopra, ma forse un po’ più fighetti. Diciamo che al bacaréto ci vai con la camicia stirata, al bàcaro pure in pigiama (non fatelo, però!).
  • Ombra: Vino. Punto. Un goccetto, una sorsata, un sorso di felicità.
  • Cicchetti: Spiedini, polpettine, crostini… Roba che ti fa venire voglia di ordinare un’altra ombra. E poi un’altra. E poi… beh, avete capito.

Quest’anno, a Carnevale, ho perso il conto di quanti bàcari ho visitato. Tipo un centinaio. O forse duecento. Boh, chi si ricorda più! Comunque, ho scoperto un bacaréto con i cicchetti al nero di seppia: una bomba! Ve lo consiglio, ma non vi dico dove si trova, eh! Segreto professionale!

Cosa hanno inventato allHarrys bar?

Allora, Harry’s Bar… cosa hanno inventato? Mmmh…

  • Bellini, sicuro, con la pesca bianca. Buono! Ma poi dici, lo fanno uguale da altre parti? Boh.

  • Ah, e il carpaccio. Manzo crudo a fettine sottili, geniale! Mia nonna faceva qualcosa di simile ma con il vitello tonnato, però era diverso, eh.

  • Giuseppe Cipriani, il fondatore, un genio. Ma chissà quante altre cose ha tirato fuori! Forse valeva la pena assaggiarle.

  • Ma il Bellini è proprio suo suo? Mi pare di aver letto qualcosa…Forse ho letto male.

  • (Ah, a Venezia ci sono un sacco di Harry’s Bar, eh? Ma saranno tutti originali?)

Info extra: Pare che il nome “carpaccio” sia ispirato al pittore Vittore Carpaccio, per i colori delle sue opere. Chi lo sapeva?!

Dove costa meno lo spritz a Venezia?

A Venezia, lo Spritz a prezzo stracciato lo trovi tipo da “Lele”, vicino ai Tolentini. Due euro e cinquanta! Roba da matti, un miraggio nel deserto veneziano dei prezzi gonfiati. Tipo oasi nel Sahara, capisci? Pare che persino i gabbiani facciano la fila con la monetina nel becco.

Campo Santa Margherita poi è l’epicentro dello Spritz universitario, una sorta di Woodstock alcolico a basso costo. Docenti compresi, eh! Immaginateli lì, con la toga arrotolata e lo Spritz in mano a disquisire di Hegel e Aperol. Che spettacolo! Io personalmente, visto che mi ci trovo spesso per lavoro (faccio il gondoliere abusivo, ma non ditelo in giro!), confermo l’affollamento.

  • Prezzo: 2.50€ (roba da non credere!)
  • Luogo: Bacareto da Lele, vicino ai Tolentini e Campo Santa Margherita
  • Pubblico: Studenti, docenti, gabbiani assetati e qualche gondoliere abusivo (tipo me!).

Quest’anno poi, con l’inflazione che galoppa più di un cavallo imbizzarrito al Palio di Siena, trovare ‘sto prezzo è come vincere al Superenalotto. Un consiglio? Andateci presto, prima che aumentino il prezzo o che lo scoprano orde di turisti assetati. Altrimenti vi toccherà bere acqua del Canal Grande (che, tra parentesi, non è poi così male con un po’ di limone…).

Quanto costa mangiare una pizza a Venezia?

Sai, a Venezia… la pizza al taglio, quella veloce, un trancio te lo cavi via con due euro, forse un po’ di più, dipende dal posto. A volte, però, ti ritrovi a spendere anche tre euro, se prendi quella con i funghi, che amo tanto, ma ultimamente li trovo un po’ cari. Mi fa strano, perché prima costava meno. Due euro e mezzo, per intenderci. Ma è sempre un lusso, per me. Quest’anno, poi, le cose sono un po’ diverse, non so, tutto è più caro.

Una pizza intera? Beh, lì si vola. Dai cinque euro in su, ma facilmente arrivi a dieci, dodici euro. Dipende dalla pizzeria, certo, ma a me piace quella vicino al ponte, quella con le luci gialle… è un po’ più cara, ma ne vale la pena, almeno per me. Ricordi quella sera? Era buio, pioveva… e quella pizza…

  • Pizza al taglio: 1,50€ – 2,50€ (a trancio)
  • Pizza intera: 5€ – 13€

Preferisco la pizza al taglio con i funghi, ma quest’anno il costo mi sembra più elevato.La mia pizzeria preferita è quella vicino al ponte con le luci gialle, un po’ più cara.Spesso mangio la pizza in quelle piccole pizzerie per turisti.Preferisco la pizza margherita, ma spesso prendo anche quella con le verdure. *Quest’anno tutto mi sembra più caro.

Quanto costa una notte al Cipriani di Venezia?

Il Cipriani? Dicono sui 850 a notte. Dipende, ovvio.

  • Prezzo base: Circa 850 euro. Non sempre, però.
  • Stagionalità: Agosto costa di più. Logico.
  • Tipologia camera: Una suite costa uno sproposito.
  • Offerte: Momondo dice qualcosa. Controlla lì.

La bellezza si paga. Ma la felicità non ha prezzo. O forse sì?

Informazioni aggiuntive: Il Cipriani è famoso per la sua piscina olimpionica. Vale una nuotata. L’ho vista una volta di sfuggita, mentre aspettavo un amico. Non sono entrato. Non fa per me.

Quanto fattura il ristorante di Alessandro Borghese?

Milano, primavera 2023. Ero in zona Brera per lavoro, fame da lupi. Passeggiavo pensando a dove pranzare quando ho visto l’insegna “AB – Il lusso della semplicità”. Mi sono ricordata di Borghese e del suo cachet per 4 Ristoranti. Caspita, quasi duemila euro a puntata! Chissà quanto fattura questo posto… con quei prezzi! Alla fine ho optato per un panino al volo, troppo curioso di sapere quanto incassava Borghese col suo ristorante piuttosto che sperimentare.

Incuriosita, appena tornata in ufficio ho iniziato a cercare informazioni online. Ho trovato articoli che parlavano di milioni di euro di fatturato per la AB Normal, la società che gestisce i suoi ristoranti. Beh, con quello che costa mangiare lì, ci credo! Tra “Il lusso della semplicità” e altri locali, più catering e eventi, devono girare parecchi soldi. Non oso immaginare quanto costi affittare la location per un evento privato!

  • Cachet 4 Ristoranti: 1600-1700 euro lordi a puntata.
  • Fatturato AB Normal: Diversi milioni di euro (dati online).
  • Ristoranti: “AB – Il lusso della semplicità” Milano, altri locali, catering ed eventi.
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