Dove vanno a mangiare i VIP a Milano?

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Milano gourmet? Tra le mete preferite dei VIP: Bartolini al Mudec (tre stelle), Aprea e DO (due stelle), e per un'esperienza più intima, Seta, Verso Capitaneo, Anima, Berton e Contraste (una stella). Eleganza e alta cucina, la ricetta del successo milanese.

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Migliori ristoranti Milano per VIP?

Ok, allora, “ristoranti VIP a Milano”? Beh, dipende cosa intendi per VIP. Se parliamo di stellati Michelin…

Io, personalmente, non ho mai mangiato da Enrico Bartolini al Mudec (3 stelle), ma ne ho sentito parlare un gran bene. Un mio amico, che lavora nel settore della moda, ci è stato per un evento e mi ha detto che è stata un’esperienza incredibile, però anche che ha speso tipo 300 euro a testa, bevande escluse. Folle!

Andrea Aprea, DO, Verso Capitaneo, Seta… tutti nomi che mi fanno venire l’acquolina in bocca solo a sentirli. Due stelle Michelin, quindi parliamo di posti seri. Però, ecco, il mio budget raramente arriva a quei livelli.

Anima, Berton, Contraste… Una stella, forse un po’ più accessibili? Forse, ma diciamo che per “accessibile” intendo comunque una cena che richiede una pianificazione e un piccolo sacrificio economico. Mi ricordo che una volta, per il mio compleanno (15/07/2018, mi pare fosse), sono andato al Berton. Bellissimo, eh, ma il conto… diciamo che ho mangiato pasta in bianco per una settimana dopo.

Ristoranti stellati a Milano (Guida Michelin):

  • Enrico Bartolini al Mudec: 3 STELLE
  • Andrea Aprea: 2 STELLE
  • DO: 2 STELLE
  • Verso Capitaneo: 2 STELLE
  • Seta by Antonio Guida: 2 STELLE
  • Anima: 1 STELLA
  • Berton: 1 STELLA
  • Contraste: 1 STELLA

Dove mangiare assolutamente a Milano?

Milano, ristoranti? Oddio, quanti ne ho provati! Penelope a casa, sì, romantico, ma un po’ caro, no? Ricordo le candele…e quel piatto di pasta, sublime. Ma Giacomo Milano, è un’altra cosa, più elegante, più… formale.

Sogni? Eh, quello è un’esperienza particolare, più informale. Non so, dipende dall’umore. Gran Bagùttin… troppo turistico per me. Preferisco posti meno…affollati.

Alessandro Borghese, il lusso della semplicità? Mah, l’ho provato, carino, ma niente di eccezionale. The Roof, la vista è pazzesca, però il cibo… boh, non mi ha entusiasmato più di tanto.

Nabucco, il lounge? Ci sono andata con Marco, l’anno scorso. Cocktail buoni, ma non ci tornerei per cena. Cracco, Cracco Galleria… uff, che pretenzioso! Troppo! Troppo caro e troppo, troppo, rigido.

  • Penelope a casa (romantico, caro)
  • Giacomo Milano (elegante, formale)
  • Sogni (informale)
  • Gran Bagùttin (turistico)
  • Alessandro Borghese (carino, ma niente di speciale)
  • The Roof Milano (vista spettacolare, cibo nella media)
  • Lounge & Restaurant Nabucco (cocktail buoni)
  • Cracco Galleria (caro, pretenzioso)

Devo aggiungere un altro posto? Mmmh… no, per ora mi basta. Magari poi, mi vengono in mente altri posti. A proposito, devo prenotare da [nome del ristorante omesso per privacy] per il compleanno di mia sorella. Che casino!

Ah, dimenticavo: ho scoperto un posto piccolo, in Brera, si chiama [nome del ristorante omesso per privacy], cucina tradizionale milanese, fantastico! Lo aggiungo alla lista mentale!

Cosa mangiare di diverso a Milano?

Milano offre assaggi inattesi. Cucine che svelano storie lontane.

  • AREPAZ (Navigli): Venezuela a un boccone. Mais che nutre l’anima. La felicità è un arepa ben farcita, anche se a volte la felicità costa cara.
  • ACHAR (Sempione): Nepal inaspettato. Spezie che risvegliano. Ricorda che le montagne più alte sono dentro di noi.
  • MAISON TOUAREG (Certosa): Marocco senza aerei. Sapori intensi come il deserto. Un tè alla menta è sempre una buona idea, non importa l’ora.
  • ADULIS (Porta Venezia): Eritrea a portata di mano. Zighinì che scalda il cuore. Condividere il cibo è condividere la vita.
  • BULALUHAN SA (NoLo): Filippine a Nord di Loreto. Adobo che ti fa viaggiare. A volte la strada più lontana è quella che ci porta a casa.
  • RAJPUT (Porta Venezia): India oltre il solito. Curry che seduce il palato. Ogni spezia racconta una storia.
  • BA HOT POT (Certosa): Chongqing a Milano. Piccante che sfida i sensi. La vita è troppo breve per mangiare cibo insipido.

Informazioni Aggiuntive:

  • Aggiornamenti: Controllare sempre gli orari e la disponibilità, i ristoranti cambiano.
  • Prezzi: Variazioni possibili, meglio verificare.
  • Alternative: Milano è piena di sorprese, esplora!

Cosa mangiare di tipico a Milano?

Ah, Milano! Non solo moda e aperitivi, ma anche un tripudio di roba da mangiare che ti fa dimenticare la dieta! Praticamente, se vieni qui e non ingrassi, hai fallito la missione. Comunque, ecco cosa devi assolutamente attaccare:

  • Costoletta alla Milanese: Un’orecchia d’elefante impanata e fritta. Non so perché la chiamano costoletta, sembra più un’opera d’arte croccante! Quest’anno ne ho mangiate tipo 5, una più grande dell’altra!

  • Risotto alla Milanese: Giallo come il sole (o quasi). Dicono che lo zafferano costi più dell’oro, ma ne vale la pena. Mia nonna lo faceva sempre, peccato che bruciava sempre il fondo!

  • Panettone: Il mattone dolce di Natale. Anche se lo trovi pure a luglio, perché no? Io lo inzuppo nel caffèlatte, una goduria!

  • Ossobuco: Un buco nell’osso pieno di midollo. Roba che ti fa dimenticare il colesterolo. L’ultima volta ne ho mangiato uno talmente grosso che ho dovuto slacciarmi i pantaloni!

  • Cassöeula: Stufato di maiale e verza. Perfetto per riscaldarti nelle giornate uggiose. Mia zia dice che è afrodisiaco, ma io non ci credo tanto!

  • Michetta: Il panino milanese per eccellenza. Croccante fuori, vuoto dentro. Perfetto per riempirlo con salame o mortadella. Praticamente, la base della mia alimentazione!

  • Minestrone alla milanese: Un’esplosione di verdure che ti fa sentire in pace col mondo. Anche se dopo ti viene un certo languorino…

  • Mondeghili: Polpette fritte di recupero. Roba che non si butta via niente! Mia nonna li faceva con gli avanzi del giorno prima, una vera artista del riciclo!

Dove mangiare a Milano con una ragazza?

Uhm, dove la porto? A Milano…

  • Primè: C’è, ma 148 recensioni…troppo poche? Mah. Aperto, ok.

  • Marea Seafood: Pesce? Forse… 647 recensioni sono meglio. Aperto pure questo.

  • Damot Ristorante: Boh, mai sentito. 133 recensioni… no.

  • Shabby Grill Restaurant: Griglia? Potrebbe, se le piace la carne. 733 recensioni, uhm. Chiude tra poco però! Devo sbrigarmi!

  • Panigacci: Cosa sono? Sembra strano… 370 recensioni. Passo.

  • Barzac: Piacentino? Ah, cucina emiliana! 267 recensioni. Mmm… forse troppo rustico?

  • Levino Milano: Nome fighetto. 228 recensioni. Boh, devo vedere il menù online.

  • Anyma Bistrot: Bistrottino, carino! 216 recensioni. Forse un po’ troppo informale?

Devo guardare i prezzi! Magari Shabby Grill o Marea, se trovo posto. Ma forse è tardi. Cavolo, dovevo pensarci prima!

Comunque, a Milano c’è anche… Il Salumaio di Montenapoleone, se voglio fare il figo. Oppure, più easy, Pizzium, pizza napoletana. Dipende da cosa le piace!

Dove andare a mangiare a Milano con amici?

A Milano, con gli amici, dipende dal tipo di serata! Se cercate un’atmosfera sofisticata, ma senza essere troppo formali, Lobster&More in Brera potrebbe fare al caso vostro. L’8,9 di valutazione è buono, ma non eccezionale; a volte la qualità oscilla un po’, secondo la mia esperienza personale (ci sono stato a marzo).

Per un’esperienza più vivace e informale, Agua Loca, con il suo 9,4, è una scelta più affidabile. L’atmosfera frizzante è perfetta per una serata tra amici, un po’ come quelle che organizzavo io all’università, piene di risate e chiacchiere a non finire. Ricordo un’ottima sangria! Il punteggio alto riflette probabilmente la coerenza della qualità e del servizio.

Sapori Stellari… beh, dipende cosa cercate. La cucina è generalmente apprezzata, ma l’ambientazione è più intima e meno adatta per grandi gruppi, a mio parere. È una scelta più adatta per cene più “raffinate” e meno chiassose. Insomma, un contesto diverso.

Punti principali:

  • Lobster&More: Elegante, ma con qualche incoerenza nella qualità.
  • Agua Loca: Vivace, ottimo per gruppi, qualità costante.
  • Sapori Stellari: Intimo, raffinato, meno adatto a grandi gruppi.

Dettagli aggiuntivi (considerazioni personali):

  • La mia preferenza personale ricade su Agua Loca per la sua atmosfera coinvolgente. L’aspetto sociologico è fondamentale: la convivialità è un elemento irrinunciabile per una serata tra amici. È una scelta più democratica.
  • Il punteggio non è tutto: l’esperienza soggettiva, il gusto personale, contano molto. E poi, certo, il budget disponibile!
  • Ricordate di prenotare, soprattutto nel weekend. A Milano, a volte è un’esperienza quasi filosofica: il tempo è denaro, e una prenotazione risparmia inutili attese.

Dove escono i VIP a Milano?

Milano di notte… Sai, a volte mi sento perso in questa città. Luci accecanti, gente che corre… e poi loro, i VIP. Dove vanno? Beh, ho visto qualche volto famoso al Gattopardo, posto elegante, un po’ soffocante a dire il vero. L’atmosfera è pesante, troppo ingessata per i miei gusti. Preferisco qualcosa di più… autentico.

Ricordo una serata al Tropicana, anni fa. Era diverso. Più energia, meno finzione. Ma ora? Non ci sono più andato da un po’. Mi sembra cambiato tutto, anche il Tropicana. Forse è solo nostalgia, chi lo sa.

Il B38… ci sono passato davanti un sacco di volte. Sembra sempre pieno, ma non sono mai entrato. Non è il mio genere, quelle luci stroboscopiche mi danno fastidio. Troppo chiasso, troppa gente… preferisco stare tranquillo, anche da solo.

Just Cavalli… il nome dice tutto. Sfarzo, lusso, un’altra bolla di sapone. Non fa per me. Troppo distante dalla mia realtà, da come sono io. Sono sempre stato un tipo semplice.

L’Old Fashion… più intimo, forse. Dicono che sia più riservato, meno appariscente. Ma, sai, non mi sento mai a mio agio in quei posti. È un altro mondo, un mondo che non mi appartiene. Mi sento un intruso, un osservatore silenzioso.

  • Gattopardo: Elegante, ma soffocante.
  • Tropicana: Energia, ma forse cambiato.
  • B38: Sempre pieno, ma non fa per me.
  • Just Cavalli: Lusso, sfarzo, distante dalla mia realtà.
  • Old Fashion: Più intimo, ma mi sento un intruso.

Quest’anno, a dire il vero, non sono uscito molto. Preferisco la solitudine della mia piccola stanza, il mio caffè nero e il mio vecchio giradischi. Ascolto i miei dischi, e penso… penso a tutto. A Milano, alle sue luci, ai suoi volti, ai suoi VIP… e a me. A me, perso nella notte.

Che VIP ci sono a Milano?

Milano, vetrina di riflessi effimeri.

  • Attori: Watson, Johansson, Roberts, Wright, DiCaprio, Cassel, Cumberbatch. Volti noti, passano. Come tutti.
  • Musicisti: Lipa, Rosalia, Enhypen. La musica riempie il silenzio. Un attimo, poi svanisce. Il successo è un’eco, niente di più. Ricorda, “Sic transit gloria mundi”.
  • La fama? Un abito leggero. Lo indossi e credi di essere qualcuno. Poi te lo togli e sei solo.

Alcune aggiunte:

Milano attrae. Capitali, eventi, persone. Il jet set cerca il suo palcoscenico. La moda detta legge. Poi, il circo si sposta. Restano le briciole.

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