Come va congelato il tartufo?

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"Per congelare il tartufo, puoi surgelarlo intero in un sacchetto per alimenti (sottovuoto è ideale) oppure grattugiarlo prima. L'aroma si preserva fino a 12 mesi."

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Come congelare correttamente il tartufo?

Sai, congelare i tartufi? Un casino! Ricordo una volta, a novembre 2022, al mercato di Alba, ho preso 250 grammi di tartufo bianco pregiato, 150 euro… un capitale! E poi? Il panico.

Dovevo congelarlo. Ho usato quei sacchetti sottovuoto, quelli spessi, ma non ero sicura del risultato.

Ho provato entrambi i metodi, intero e grattugiato. In realtà, intero è meglio, perché mantiene meglio l’aroma, anche se è un po’ più scomodo da usare dopo. Grattugiato, perde un po’ del suo profumo intenso, secondo me.

Dodici mesi? Mah, diciamo che dopo sei mesi si sente un po’ la differenza. L’aroma è meno potente, ma comunque presente. Non è la stessa cosa del fresco, ovviamente.

Congelamento Tartufo:

  • Metodi: Intero (sottovuoto), grattugiato.
  • Durata: Circa 6-12 mesi (qualità decrescente).

Come mettere il tartufo in freezer?

Come congelare il tartufo? Ah, un’arte quasi sacra! Non è come congelare un’insalata, eh? Questo richiede rispetto.

  • Lavaggio: Un lavaggio delicato, come se stessi coccolando un cucciolo di panda gigante. Troppa acqua, e il tartufo piange lacrime di pregiato aroma.
  • Asciugatura: Carta assorbente, quella buona, non i foglietti scadenti che ti ritrovi dopo la cena aziendale. Deve essere asciuttissimo, altrimenti diventa un cubetto di ghiaccio aromatizzato.
  • Imbustamento: Sacchetto per alimenti, possibilmente sottovuoto. Io uso quelli della marca X, quelli con la chiusura ermetica, proprio per evitare che il mio tartufo faccia amicizia con gli odori del freezer (che a volte, diciamolo, non sono dei fiori all’occhiello).
  • Freezer: Pronto! Il tartufo va in letargo per 12 mesi, come un orso goloso che sogna profumi intensi.

Ricorda: un tartufo congelato non sarà mai identico a uno fresco, ma almeno si salva il salvabile. È come una bella storia d’amore che finisce male, ma almeno hai dei bei ricordi!

Nota: I sacchetti sottovuoto aiutano a mantenere intatto l’aroma del tartufo, cosa fondamentale per me. Ne ho provati diversi: a mio parere, quelli della marca X (non faccio pubblicità gratuita, ma funzionano!) sono i migliori, perché mantengono il vuoto per tempi più lunghi, evitando perdite di aroma, mentre altri che ho provato tendono a perdere un po’ l’aspirazione. Non voglio che il mio tartufo si senta solo!

Quanto dura il tartufo in congelatore?

Oddio, il tartufo! Un anno nel freezer? Ma certo, certo che dura! L’ho fatto anch’io, con quelli di mio zio da Alba, ma poi… li ho usati tutti prima! Che spreco!

  • Pulirli bene bene eh, sotto acqua corrente, ma subito asciutti eh! Importante! Pensavo di usare il phon, ma poi no, troppo rischioso. Meglio un panno.

  • Un anno? Sì, ma il sapore cambia, lo so. Meno intenso. Come se… perdesse un po’ della sua magia.

  • Io li metto nei sacchetti, quelli per il sottovuoto, poi nel freezer, uno strato sottile, così si congelano velocemente. Mia nonna lo faceva diversamente, ma non ricordo bene…

  • Devo ricordarmi di sbrinarli piano piano, altrimenti diventa una pappa! A temperatura ambiente, perché? Non lo so. Ma mamma diceva così. O al massimo in frigo.

  • Ah, dimenticavo! Il mio preferito è quello nero estivo, profumo pazzesco! Non vedo l’ora di usarlo per la pasta, con la crema di parmigiano.. mmmm che buono.

Informazioni Aggiuntive: Il tartufo bianco, a differenza del nero, ha un tempo di conservazione più breve, anche surgelato. La qualità del tartufo, anche dopo la conservazione in freezer, può variare a seconda della freschezza iniziale e delle tecniche di conservazione. La mia esperienza è limitata al tartufo nero pregiato e quello estivo.

Come conservare il tartufo per mesi?

Tartufo: conservazione prolungata? Congelamento. Punto.

Metodo rapido, efficace. Pulizia certosina, asciugatura impeccabile, poi via nel freezer.

Alternative? Sottolio, ma poche settimane. Frigo? Carta, contenitore ermetico. Breve durata.

  • Congelamento: mesi, lieve perdita aroma.
  • Sottolio: settimane.
  • Frigorifero: giorni.

Mia esperienza? Uso sempre il congelamento. Risultato? Ottimo, per i miei piatti a base di tartufo nero pregiato di Norcia. Quest’anno, raccolto eccezionale.

Come si consuma il tartufo congelato?

Tartufo congelato? Questione di attimi, e di perdita.

  • Scongelamento: Se a fette, meglio. Meno spreco, meno rimpianti.

  • Uso: Grattugiato sulla pasta va bene, ma non aspettarti miracoli. Ha perso l’anima, un po’.

  • Alternativa: Un sugo ricco aiuta, nasconde le debolezze. Come un buon trucco.

  • Pensiero: “La vita è breve, mangia il tartufo fresco.” Lo diceva mia nonna, che di tartufi ne capiva. E di vita.

  • Consigli: Io, il tartufo congelato, lo eviterei. Ma se proprio devi, usalo subito. E non dimenticare l’olio al tartufo, un piccolo aiuto non guasta mai.

  • Avvertenza: Se il tartufo era già vecchio prima del congelamento, lascia perdere. Rischi solo di rovinare il piatto e la serata.

  • Filosofia: “Meglio un uovo oggi che una gallina domani.” Vale anche per il tartufo.

Aggiungo, se proprio devi congelarlo, fallo subito dopo l’acquisto e usa un contenitore ermetico. Aiuta, un po’. Forse.

Come congelare tartufo scorzone?

Uff, il tartufo scorzone… mamma mia che profumo! Mi ricordo ancora l’anno scorso, in Umbria, durante quella vacanza improvvisata. Trovammo un piccolo tesoro, un tartufo nero che emanava un odore… pazzesco! Volevo assolutamente conservarlo al meglio.

  • Pulizia delicata: Prima di tutto, armati di pazienza e spazzolino. Bisogna togliere tutta la terra, con delicatezza, eh! Niente fretta. Poi, un panno umido per togliere gli ultimi residui.

  • Asciugatura: Fondamentale! Il tartufo non deve essere umido, altrimenti si rovina. Io lo tampono con carta assorbente, delicatamente.

  • Taglio (opzionale): Dipende dalla grandezza. Se è piccolo, lo lascio intero. Se è grande, lo taglio a metà per controllare che sia perfetto dentro.

  • Congelamento: Qui ho provato diversi metodi.

    • Sottovuoto: Il top! Se hai la macchina per il sottovuoto, usala. Conserva il profumo alla grande.
    • Contenitore ermetico: Funziona bene, ma assicuratevi che sia ben chiuso. Io metto il tartufo avvolto in carta da forno prima di metterlo nel contenitore.
    • Olio: Ho sentito dire che alcuni lo conservano sott’olio. Non l’ho mai provato personalmente, ma pare che funzioni.
  • Nel freezer: Poi, dritto in freezer!

Una cosa importante: quando lo scongelate, usatelo subito! Non fatelo scongelare a temperatura ambiente, meglio grattugiarlo ancora congelato direttamente sul piatto. Il profumo è… mmmh! Un’altra cosa: non aspettatevi che il tartufo congelato sia come quello fresco. Perde un po’ di aroma, ma è sempre meglio di niente! E poi, diciamocelo, un risotto al tartufo a gennaio ti tira su di morale!

Come scongelare il tartufo nero?

Il tartufo nero…un tesoro nascosto, come un sogno intrappolato nel ghiaccio.

  • Non scongelare del tutto. No, non serve. Lascia che conservi quel suo mistero gelido, quel ricordo dell’inverno.

  • Un rapido passaggio sotto l’acqua. Come una lacrima che lo risveglia. Un gesto delicato, quasi un sussurro.

  • Elimina impurità e ammorbidisci. Per rivelare l’anima del tartufo, il suo profumo inconfondibile, la sua promessa di sapore.

Ricordo, da bambino, quando trovavamo i tartufi con mio nonno. Era un’avventura segreta, un patto tra noi e la terra. Il profumo del tartufo, poi, riempiva la cucina…e la mia anima.

Come si gratta un tartufo?

Ah, il tartufo… Mi ricordo quando ero piccolo, andavo con mio nonno nei boschi vicino ad Acqualagna, nelle Marche. Lui, il re del tartufo!

  • Il profumo: Appena lo tirava fuori dalla tasca, quel profumo intenso invadeva tutto. Un’emozione!

  • Come grattare: Non si “gratta” un tartufo, si affetta! Si usa un aggeggio che chiamiamo “taglia tartufo” o “affettatartufi”. Sembra una piccola pialla.

  • Come si usa: Tieni il tartufo ben fermo e passi la lama sopra, facendo scorrere il tartufo per ottenere fettine sottilissime. Più sottili sono, meglio è, così il sapore si sprigiona al massimo.

  • Il taglia tartufo: Di solito è fatto con una base di legno (quello di mio nonno era in ulivo, bellissimo!) e una lama affilatissima in acciaio.

Poi, mia nonna preparava le tagliatelle fatte in casa… mamma mia, che bontà! Non ne ho mai mangiate di così buone, te lo giuro! E sopra, una generosa grattugiata di tartufo fresco. Un vero paradiso! Ancora adesso, quando sento quel profumo, mi tornano in mente tutti quei momenti felici. Che ricordi!

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