In che verso tagliare la tagliata?
Taglio Tagliata: Breve e Delizioso
Affettare la tagliata controfibra, con un coltello affilato, in fettine diagonali di max 1 cm di spessore. Un filo dolio evo e un pizzico di sale Maldon, oppure un cucchiaio di fondo di cottura, esalteranno il sapore della carne.
Ma davvero c’è bisogno di chiederselo? Tagliare la tagliata… è un rito, quasi. Controfibra, ovviamente! Sennò che tagliata è? Vi immaginate, tutta stopposa e difficile da masticare? No, grazie. Un coltello affilato, quello sì, fondamentale. Mi ricordo una volta, a casa di mia nonna, c’era un coltello che sembrava un seghetto spuntato… un disastro! La povera tagliata, irriconoscibile.
Fettine sottili, diagonali… Max un centimetro, diciamo. Ma anche meno, a volte. Dipende. Se è tenerissima, quasi si scioglie in bocca, preferisco fettine più spesse. Un cm, forse… boh, vado a occhio. L’importante è che si senta il sapore, intenso, di carne. Un filo d’olio, evo, certo. Quello buono, fruttato. Ne ho uno che ho comprato in Toscana, un ricordo di una vacanza… che profumo! E poi, un pizzico di sale. Maldon, se ce l’ho. Se no, anche quello normale va bene. L’importante è non esagerare.
Ah, il fondo di cottura! Quasi dimenticavo. Un cucchiaio, magari due, di quel sughetto denso e saporito che rimane in padella… Che goduria! A volte, lo confesso, faccio anche la scarpetta. Lo so, non si dovrebbe, ma come si fa a resistere? Esalta tutto il sapore della carne, la rende ancora più succulenta… Insomma, tagliare la tagliata è una cosa seria. Non sottovalutiamola. È un’arte.
#Carne#Cottura#TagliataCommento alla risposta:
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