La carne di pollo è considerata carne bianca?

Pollo? Carne bianca? Ma certo, diciamolo pure, pollo bianco! Anche se… a volte mi chiedo, davvero? Questa storia della carne bianca, rossa, nera… mi sembra una cosa così da vecchie signore, un po’ come quando la nonna spiegava che le zucchine “fanno bene perché sono verdi”. Ricordo ancora le sue parole, ah, che bei ricordi! Ma scientificamente, quanto è preciso tutto questo?

In realtà, ho letto da qualche parte – non ricordo dove, forse un articolo su qualche rivista, o forse su internet, boh! – che non è una classificazione così precisa, no? Dipende dal tipo di pollo, dall’alimentazione, da mille fattori. C’è un pollo che mangi in un ristorante chic, tutto pallido e finto insipido, e poi c’è il pollo ruspante di mio zio, quello che correva libero nel suo giardino, un po’ più scuro, più saporito, quasi rossastro! Quello sì che era un pollo, non un pezzo di cartone!

Quindi, carne bianca? Sì, in linea di massima, diciamolo. Ma poi, se ci pensi, la stessa cosa vale per il maiale, no? C’è il filetto, chiarissimo, e poi ci sono parti più scure, più grasse. E allora? Dove mettiamo il maiale? È una cosa un po’ confusa, in effetti. Ma forse, alla fine, è proprio questo il bello, no? Il gusto della scoperta, il sapersi orientare tra le sfumature, le piccole differenze, invece di stare dietro a classificazioni troppo rigide, troppo… noiose.