Qual è il dolce tipico romagnolo?

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Il Biscione reggiano, dolce natalizio tradizionale di Reggio Emilia, si distingue per la sua forma di serpente o drago ricoperto di meringa. Realizzato con mandorle, zucchero, uova e canditi, questo dolce artigianale è unantica specialità delle pasticcerie locali, simbolo di festa e tradizione.

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Il Biscione: Un Drago di Dolcezza Reggiana, non Romagnola

Chi cerca il dolce tipico romagnolo potrebbe erroneamente imbattersi nel Biscione, attratto dalla sua peculiare forma e dalla ricca tradizione. È importante però chiarire: il Biscione è un dolce natalizio tipico di Reggio Emilia, città emiliana, non romagnola. Sebbene la Romagna vanti una straordinaria pasticceria, con capolavori come la ciambella romagnola e la zuppa inglese, il Biscione appartiene ad un’altra storia, ad un’altra tradizione, quella reggiana.

Questo dolce, che prende il nome e la forma dal leggendario serpente o drago, simbolo araldico della città, è un tripudio di sapori e consistenze. La base, un impasto ricco di mandorle tritate, zucchero e uova, viene sapientemente modellata a forma di biscione, creatura mitologica che si snoda con eleganza. A ricoprire questo corpo sinuoso è una candida meringa, leggera e ariosa, che crea un piacevole contrasto con la densità dell’impasto sottostante. I canditi, colorati e profumati, aggiungono un ulteriore tocco di festa e dolcezza.

La preparazione del Biscione richiede maestria e pazienza, tramandate di generazione in generazione nelle pasticcerie reggiane. Ogni passaggio, dalla lavorazione dell’impasto alla delicata decorazione con la meringa, è frutto di una sapienza artigianale che rende ogni Biscione un piccolo capolavoro. Non è un dolce da produrre in serie, ma un prodotto da forno che porta con sé il calore e la cura delle mani che lo hanno creato.

A Reggio Emilia, il Biscione è molto più di un semplice dolce natalizio. È un simbolo di identità, un elemento imprescindibile delle festività, un omaggio alla storia e alla tradizione della città. Viene preparato e gustato con orgoglio, condiviso con amici e parenti, tramandando così un patrimonio culinario prezioso. Quindi, se vi trovate a Reggio Emilia durante il periodo natalizio, non perdete l’occasione di assaggiare questo dolce unico, un vero e proprio drago di dolcezza, simbolo di una tradizione antica e ancora viva.