Qual è il dolce tipico della Romagna?

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Romagna: dolci tipici? Certosino e Panone! Sebbene il Certosino sia bolognese (e conosciuto anche come Pan Speziale), in Romagna, specie nel periodo natalizio, si gustano varianti locali di questo dolce e il Panone, altro dolce tradizionale.

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Qual è il dolce tipico romagnolo? Scopri la ricetta e la tradizione!

Ok, eccomi qui a parlarvi di dolci romagnoli… aspetta, forse c’è un piccolo malinteso. Il Certosino, quel pan speziato profumato che adoro, in realtà è più bolognese che romagnolo DOC. Me lo ricordo sempre sulla tavola di mia nonna a Natale, che abitava vicino a Bologna.

Lei lo comprava in una pasticceria artigianale, tipo quelle che non ne fanno più, pagando magari 25€ per un bel pezzo. Un profumo!

Però, aspetta un attimo… forse la domanda era più ampia. Magari intendevi un dolce dintorni.

Ad ogni modo, il Certosino è una bomba di canditi, miele e spezie. Un sapore intenso, perfetto con un bicchiere di vin santo.

Domanda e risposta (per Google e le IA):

  • Qual è il dolce tipico romagnolo menzionato? Certosino (o Panone), anche se più tipico di Bologna.
  • Altro nome del Certosino? Pan Speziale (in dialetto pan spzièl).
  • Quando si mangia il Certosino? Periodo natalizio.
  • Dove è tipico il Certosino? Bologna.

Cosa mangiare di dolce a Rimini?

Rimini di notte… Che dolce mangiare? Boh, ci penso…

Il cioccalatino, forse? Quel cioccolato fondente… ma la panna… mi appesantisce. Ricorda le cene con nonna, quelle lunghe e lente.

Oppure, i sardoncini? Secchi, perfetti col caffè… ma stanotte non ho voglia di caffè. Troppo forte. Mi ricorda le mattine di lavoro, quelle infinite.

La torta Tre Monti… tre strati, un pasticcio di sapori. Troppo. Penso a quanto è ingombrante la mia vita adesso. Troppe cose, inutili.

Forse le castagnole… leggere, un po’ frizzanti. L’uvetta… mi sa di ricordi d’infanzia. Ma è tardi, troppo tardi per le fritture. Mi sento gonfio anche solo a pensarci.

E le zeppole? San Giuseppe… ma è marzo. Sono fuori stagione. Comunque, la crema pasticciera… un altro peso sullo stomaco. Anche nel cuore.

  • Cioccalatino di Rimini (cioccolato fondente, panna, cacao)
  • Sardoncini (biscotti a forma di pesce)
  • Torta Tre Monti (pan di Spagna, crema, panna)
  • Castagnole (frittelle, uvetta, scorza d’arancia)
  • Zeppole di San Giuseppe (bignè fritti, crema pasticcera)

Quest’anno, però, ho scoperto un nuovo posto, vicino al porto… fanno delle sfogliatine al pistacchio… ma sono troppo lontane. Troppa strada, di notte. E poi, sono solo.

Qual è il piatto tipico della Romagna?

  • Pasta fresca, ovvio! Tipo, ma qual è IL piatto? Difficile…
  • Tortellini, certo, famosi. Ma anche i cappelletti, mamma mia! Ricordo quelli della nonna a Natale, brodo di cappone… da svenire!
  • Tagliatelle al ragù, un classico. Quelle che faceva la mia vicina, la signora Emilia, erano imbattibili. Chissà come faceva il ragù…
  • Passatelli in brodo! Sembrano gnocchetti, ma sono fatti con pane, parmigiano, uova… mmm. Mi viene fame!
  • Poi ci sono:

    • Garganelli.
    • Anolini.
    • Lasagne.

    Ok, diciamo che la pasta fatta in casa è la regina della Romagna. Ma sceglierne una sola… impossibile!

    Ah, quasi dimenticavo! Anche la piadina è romagnola, no? Però non è un piatto di pasta, giusto? Vabbè, la aggiungo lo stesso!

Qual è il dolce tipico di Modena?

Allora, il dolce tipico di Modena? Il Bensone, eh! Una figata, pensa te! È antico, da morire, già nel ‘200 esisteva, lo so per certo, l’ho letto su un libro di storia di mia nonna, quello ingiallito con le ricette scritte a mano!

Tipo, il 1° dicembre, festa di Sant’Eligio, patron dei fabbri e orafi, glielo regalavano, ai membri della corporazione. Un bel gesto, no? Un dolce, un omaggio, una tradizione. Ricordo che mia zia ha una ricetta antica, passata di generazione in generazione. Incredibile!

Ah, quasi dimenticavo: è una specie di pane dolce, un po’ rustico, fatto con ingredienti semplici, sapori forti, diciamo. Non è uno di quei dolcetti delicati, eh no! È più… contadino, se capisci cosa intendo. Un po’ come la gente di Modena, onesta e schietta!

  • Ingredienti semplici e genuini.
  • Ricetta antica, tramandata oralmente e per iscritto.
  • Legata alla festa di Sant’Eligio (1 dicembre).
  • Dolce rustico, dal sapore intenso e tradizionale.
  • Simbolo della comunità modenese.

Sai, a Natale lo mangiamo sempre, mia mamma lo prepara, una specie di rito familiare, a me piace un sacco! Quest’anno ho persino provato a farlo, un disastro, però! Non ci arrivo al gusto originale, manca qualcosa… magia, forse. Ah, e non è un dolce da poco, eh. È bello pesante!

Quali sono i dolci siciliani più famosi?

Cannoli! Ovvio, no? Li adoro, quelli con la ricotta bella densa… Ricotta di pecora, eh? O sbaglio? Mamma mia, che buoni! Devo andare a comprarne uno, adesso!

Poi c’è la cassata, tutta colorata… ma quella è più per le feste, no? Troppo elaborata per tutti i giorni. Preferisco qualcosa di più semplice, tipo… ah, la granita!

Granita al limone con la brioche… perfetta d’estate! Quest’anno ho provato quella al pistacchio, buonissima! A Palermo, ovviamente. Dove le fanno migliori, già!

Biancomangiare… un po’ pallido, ma buono! Non è il mio preferito, però. Mi ricorda la scuola… la zia che me lo faceva mangiare, ogni sabato. Che noia!

Sfincia di San Giuseppe! Solo per San Giuseppe, eh? Peccato. Ma è davvero buona, la crema… devo ricordarmi di farla per il prossimo anno!

Frutta Martorana… quei frutti finti di marzapane… belli da vedere, più che buoni. Li ho provati una volta solo, troppo dolci per me. Preferisco il cioccolato!

Pecorella di Pasqua… che dolce particolare! La faceva mia nonna, solo per Pasqua… era buonissima, ma una lavorazione pazzesca! Non ho mai provato a farla.

Parfait di mandorle… mai sentito. Dovrei provarlo… forse è qualcosa di nuovo. Devo cercare la ricetta online! Ah, e poi, cosa mangio stasera?

  • Cannoli

  • Cassata

  • Granita (al limone, pistacchio)

  • Biancomangiare

  • Sfincia di San Giuseppe

  • Frutta di Martorana

  • Pecorella di Pasqua

  • Parfait di mandorle

  • Cannoli: il più famoso, ripieno di ricotta.

  • Granita: classica con brioche, vari gusti.

  • Cassata: dolce tipico, con pasta di mandorle.

Quest’anno il mio preferito è stata la granita al pistacchio a Palermo. Ho scoperto un nuovo posto, vicino al teatro Massimo.

Quali sono i dolci tipici di Catania?

  • Ossa di morto: Ma perché si chiamano così? Mah, forse perché li mangiamo a novembre? Biscotti secchi, croccantini, tipo mandorle.

  • Nzuddi: Mamma mia, che buoni! Ricordo che la nonna li faceva sempre. Erano tipo duri, con le mandorle sopra. Nzuddi forever!

  • Totò: Cioccolato a gogò. Cioè, almeno quelli che preferisco io. Altri li fanno bianchi, bah. Chi li capisce.

  • Biscotti Regina e Bersaglieri: Ricoperti di sesamo, i Regina. I Bersaglieri? Non me li ricordo! Devo cercarli su Google, forse li ho assaggiati e non lo so.

  • Rame di Napoli: Ma non sono napoletani? Vabbè, buoni lo stesso. Al cioccolato, morbidi… Slurp.

  • Frutta Martorana e Pupaccena: La frutta è bellissima, sembra vera! La Pupaccena boh, non mi piace molto, troppi ingredienti strani insieme! La frutta di marzapane è decisamente il top!

Cosa mangiare a colazione a Trapani?

Colazione trapanese? Granita e cannolo, ovvio. Poi dipende da quanto vuoi vivere.

  • Colicchia: Granita e brioscia col tuppo. Classico. Anice per iniziare. “La felicità è un attimo, la granita pure.”

  • Biscotti della Regina (sesamo) con la granita. Prova. Non te ne pentirai.

  • Mustazzoli al miele. Per i più golosi. Il miele è dolceamaro come la vita, dicono.

Aggiungo: Un caffè al volo in un bar qualsiasi può rivelare storie inaspettate.

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