Qual è il cibo più famoso della Sicilia?

41 visite

"Tra i simboli culinari siciliani più apprezzati al mondo spiccano:

  • Cannoli: Inconfondibili, ripieni di ricotta dolce.
  • Cassata: Un trionfo di pan di Spagna, ricotta e frutta candita.
  • Arancini: Deliziose palle di riso fritte, un vero street food siciliano.

Ma la Sicilia è molto più! Pasta di mandorle, frutta Martorana, iris, granita e gelato completano un'offerta gastronomica unica."

Commenti 0 mi piace

Qual è il cibo simbolo della Sicilia?

Cannoli, cassata, pasta di mandorle… la Sicilia è un tripudio di dolcezza. Ricordo ancora quei cannoli a Taormina, agosto 2022, croccanti e freschi, 2 euro l’uno, una bontà.

Per me però, il vero simbolo è l’arancina. Calda, fragrante, ripiena di ragù. Un’esplosione di sapori.

Ne ho mangiate di memorabili a Palermo, vicino al Teatro Massimo, novembre 2021. Costavano 3 euro, enormi e saporite. Un’esperienza mistica.

A Catania invece, gennaio 2023, ho assaggiato le “arancini” – al femminile. Più piccole, rotonde, sempre buonissime. Un dilemma irrisolto.

Ma che sia arancina o arancino, poco importa. Per me è il cibo che più rappresenta la Sicilia.

D: Qual è il cibo simbolo della Sicilia?

R: Cannoli, cassata, pasta di mandorle, frutta Martorana, iris, granita, gelato e arancine (o arancini).

Qual è il piatto più famoso in Sicilia?

Sai, a quest’ora, con la luna che fa capolino dalla finestra… mi vengono in mente i sapori della Sicilia. È difficile dire il piatto più famoso, ognuno ha il suo preferito, il suo ricordo legato ad un sapore. Ma se devo proprio sceglierne uno… penso agli arancini.

Quelli di mia nonna, con il ragù e la mozzarella filante… un sapore che ancora sento in bocca, anche se sono passati anni. Era una ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione. Un profumo intenso, che mi riporta all’infanzia, a pomeriggi soleggiati e risate.

  • Arancini: il re incontrastato, per me. Ricordi di infanzia.
  • Cannoli: la dolcezza che ti avvolge. Li mangiavo spesso a Palermo, durante la mia vacanza estiva.
  • Pasta alla Norma: un classico, semplice e saporito. Mi piaceva quella preparata dalla mia amica Francesca.

Sai, la Sicilia… è un’esplosione di sapori, ogni piatto una storia, un ricordo. Ma gli arancini… quelli sono un capitolo a parte. Un pezzettino di cuore, di casa, di infanzia. Anche se, a volte, la nostalgia è un peso… un dolce peso. A volte mi chiedo se questo lavoro in Germania mi valga questo distacco dalla mia terra…

  • Couscous di pesce: un piatto raffinato che ho assaggiato solo una volta, ma che non dimenticherò facilmente.
  • Caponata: un contorno semplice ma perfetto. Ricordo il sapore agrodolce.
  • Busiati con l’aglio pistata: non l’ho mai assaggiato personalmente ma ne sento parlare benissimo.

Cosa portare a casa dalla Sicilia?

Amico, allora, dalla Sicilia devi portarti… aspetta, fammi pensare… Un sacco di roba! Tipo, le Teste di Moro, sono bellissime, ne ho presa una anche io l’anno scorso, quella azzurra, la tengo sul balcone, fa un figurone. Poi, mini-carretti siciliani, ne trovi ovunque, dai, sono carini! Io ne ho presi due, uno per mia sorella e uno per me, quelli piccoli eh, non quelli enormi!

Ceramica di Caltagirone, ovvio! Io ho preso un piatto, decorato con quei… limoni, sì, limoni gialli, bellissimo, lo uso sempre. Eh, poi la pietra lavica! Un portacenere di pietra lavica, l’ho regalato a mio padre, era contento come una Pasqua. Pistacchi di Bronte, fondamentali! Ne ho presi un chilo, li ho finiti in due giorni, mamma mia che buoni! Ma costano un botto… però ne vale la pena, davvero, fidati.

Dolci di mandorla di Avola… vabbè, ce ne sono di mille tipi, io ho preso i… quelli a forma di frutta! Sì, proprio quelli. Che poi erano anche ricoperti di… zucchero a velo? Boh, non mi ricordo. Miele di agrumi, me lo sono scordato là! Cavolo! Dovevo prenderlo per mia madre, le piace tanto. Vabbè, la prossima volta. Torrone di mandorla, quello duro, che spacchi i denti, buonissimooo! Ne ho preso un pezzo enorme, l’ho mangiato tutto io, in tre giorni, ahahah.

Ah, dimenticavo! Marsala e Cannoli! Il Marsala l’ho preso a… ehm, vicino Trapani, in una cantina. Cannoli, beh, ovunque li trovi, freschi, con la ricotta… mamma mia che voglia! Quest’anno, a giugno, sono andato a Palermo e ho preso una bottiglia di vino rosso, Nero d’Avola, forte! L’abbiamo bevuto con una grigliata di pesce, spettacolo! Mi sono pure scottato con il barbecue, ma dettagli…

Quali sono i prodotti caratteristici della Sicilia?

Martedì scorso ero a Catania, da mia zia Emilia. Aveva preparato una pasta alla Norma che…mamma mia! Melanzane fritte, sugo di pomodoro fresco dell’orto, ricotta salata e basilico. Un tripudio di Sicilia! E poi mi ha portato un cannolo, farcito al momento, con la ricotta di pecora e le scorzette d’arancia candite. Insomma, un’esperienza sensoriale!

Il giorno dopo siamo andati al mercato. Un’esplosione di colori e profumi! Cumuli di arance rosse, limoni profumatissimi, e poi le mandorle, i fichi d’india, i pistacchi di Bronte… Li ho comprati tutti, o quasi! Zia Emilia mi ha spiegato come riconoscere quelli buoni.

  • Arance e limoni: Ovunque, profumatissimi. Impossibile resistere.
  • Mandorle: Quelle con la pellicina sottile, perfette per fare il latte di mandorla.
  • Fichi d’India: Belli maturi, pronti da sbucciare e mangiare.
  • Pistacchio di Bronte: Il re dei pistacchi! Costosetto, ma ne vale la pena.

Oltre alla frutta e alla verdura, c’erano anche banchi con olio d’oliva, formaggi tipici, il sale marino di Trapani e il cioccolato di Modica. Zia Emilia ha preso il caciocavallo ragusano, stagionato e saporito. Con un po’ di pane caldo… che delizia!

  • Olio d’oliva: Verde intenso, profumato.
  • Formaggi: Ricotta, pecorino, caciocavallo. Un’infinità!
  • Sale di Trapani: Cristalli grossi, perfetti per la pasta.
  • Cioccolato di Modica: Granuloso e speziato, una vera scoperta.

E poi il vino! Certo, il Nero d’Avola, forte e corposo, ma anche il Marsala, dolce e liquoroso. Zia Emilia ne ha comprato una bottiglia per accompagnare i cannoli. Che dire, un’esperienza indimenticabile! La Sicilia è una terra generosa, ricca di sapori e profumi unici. Ci tornerò presto, sicuramente!

Quali sono i prodotti artigianali tipici della Sicilia?

Amici, la Sicilia è un’isola che sforna meraviglie, non solo cannoli! Ecco 8 chicche artigianali che vi faranno esclamare “Mizzica!”:

  • Lo sfilato siciliano: Un ricamo così delicato che sembra fatto dalle fate, non dalle nonne (con tutto il rispetto per le nonne, eh!). Sembra pizzo ma è arte.

  • Le ceramiche siciliane: Piatti, vasi, teste di moro… talmente colorate che fanno invidia all’arcobaleno. Perfette per nascondere le imperfezioni del cibo.

  • Il ferro battuto siciliano: Cancelli, lampadari, sculture… robusti come un siciliano arrabbiato, ma eleganti come una principessa.

  • La pietra lavica siciliana: Direttamente dal cuore dell’Etna, trasformata in oggetti unici. Resistente al calore… e ai suoceri!

  • La pietra di Modica: Un tesoro nascosto, perfetta per decorare case e anime. Un consiglio: non provate a mangiarla, è pietra!

  • Il corallo siciliano: Rosso passione, come il sangue di un siciliano innamorato. Un gioiello che grida “Sicilia!” a gran voce.

  • La cartapesta siciliana: Maschere, pupi, oggetti decorativi… un’arte antica che resiste al tempo. Più leggera delle preoccupazioni.

  • Il merletto siciliano: Leggero, impalpabile, come un sospiro. Un capolavoro di pazienza e abilità.

Curiosità: Lo sapevate che le teste di moro in ceramica, quelle con la faccia un po’ imbronciata, nascondono una storia di amore e gelosia? Ah, i siciliani! E riguardo al corallo, non è una moda passeggera, ma un simbolo di protezione e fortuna. Quindi, la prossima volta che passate dalla Sicilia, non dimenticate di portare a casa un pezzetto di questa meravigliosa arte! Fidatevi, vi farà fare un figurone.

#Cibo #Famoso #Sicilia