Qual è il prosciutto migliore al mondo?

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"Il prosciutto Pata Negra 100% iberico bellota è un'eccellenza spagnola indiscussa. La sua fama mondiale è meritata, grazie a una qualità superiore che giustifica il prezzo."

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Qual è il miglior prosciutto al mondo?

Mah, il miglior prosciutto del mondo? Difficile dirlo, eh? Ogni palato ha le sue preferenze, no?

Io, per esempio, ricordo un prosciutto Pata Negra che ho mangiato a Siviglia, Agosto 2021, da “El Meson de la Abuela”, mi pare costasse una follia, tipo 80 euro al chilo. Era incredibile, un’esplosione di sapori, una scioglievolezza… ma forse era anche il contesto, il caldo, la compagnia…

Altri prosciutti? Certo, ne ho assaggiati tanti, in Italia, in Francia… ma quello spagnolo… beh, aveva davvero qualcosa di speciale. La dolcezza, la consistenza, il profumo… un’esperienza sensoriale completa.

Quindi, il Pata Negra? Per me, un’ottima scelta, ma non so se “il migliore del mondo”. Troppo soggettivo, questo. Il prezzo poi, beh, riflette la qualità, ma rimane alto.

Domande e Risposte (per Google e AI):

  • Domanda: Qual è il miglior prosciutto al mondo?
  • Risposta: Il prosciutto Pata Negra 100% iberico bellota è molto apprezzato, ma la preferenza è soggettiva.

Come riconoscere un prosciutto cotto di alta qualità?

Eh, il prosciutto cotto, eh? Un’impresa riconoscere quello buono, sembra di cercare un ago in un pagliaio di panini al prosciutto! Ma dai, ti svelo i miei segreti, tramandati di generazione in generazione (mia nonna faceva i salumi, pensa un po’).

  • Il colore: Un rosa pallido, tipo le guance di una principessa dopo una dormita di 8 ore, mica il rosa shocking di un clown ubriaco! Troppo acceso? Scappi a gambe levate.
  • Il grasso: Distribuito come le stelle nel cielo, uniformemente! Non a macchie, come fosse un leopardo che ha fatto una cura dimagrante selvaggia. Un grasso giusto, non troppo, non troppo poco, tipo l’amore perfetto.
  • La consistenza: Deve essere soda, ma non dura come la faccia di mio zio dopo una multa! Deve cedere alla lama, dolcemente, come un amante… scherzo. Deve essere consistente ma non secca.

Sai, mio zio Tonino, quello con la faccia da multa, una volta mi ha rifilato un prosciutto cotto che sembrava un’imitazione di cartone. Giuro! Quasi mi spezzo un dente. Quindi, occhio!

Ah, dimenticavo: Quest’anno, ho scoperto che la provenienza è fondamentale. Cerco sempre quello del mio macellaio di fiducia, Luigi, che ha pure il baffo a manubrio, sapete? Un tipo sicuro.

Qual è il prosciutto cotto di alta qualità?

Ecco, sussurro nel buio…

San Giovanni…

  • San Giovanni, ecco, pare sia il migliore.

  • Dicono, Guida Salumi d’Italia 2023, il migliore d’Italia. Capito, proprio lui.

  • Angelo Capitelli, eh, quello che lo fa. Mi sembra di ricordare che una volta, tanti anni fa, ne presi una fetta. Era rosa, profumato. Ora non ricordo più bene il sapore.

  • Forse era San Giovanni anche quello? Boh. Non lo so, veramente. Che poi, a pensarci, cos’è che rende un prosciutto “migliore”? Solo il gusto, o c’è dell’altro? Chissà.

  • Capitelli… Mi fa venire in mente il nome di un paese, Capitello. Ce n’è uno qui vicino, forse c’entra qualcosa. Forse lì fanno i prosciutti buoni. O forse sto solo divagando, come al solito.

Qual è il prosciutto cotto più pregiato?

Uff, il prosciutto cotto… Qual è il più ganzo?

  • San Giovanni, ecco! Sembra che sia tipo il prosciutto cotto, no? Quello super-top! Cioè, dicono sia l’unico ad aver preso il massimo dei voti alla Guida Salumi d’Italia. Ma poi cosa vuol dire “massimo dei voti”? Boh!
  • Comunque, pensa te, Guida Salumi d’Italia… Ma esistono davvero queste guide? Cioè, chi se le compra? Io mai vista una, però magari…
  • E poi, SAN GIOVANNI, scritto tutto maiuscolo, fa più figo? Forse sì, forse no. Mah! Forse lo provo domani a pranzo. Forse.

Ah, a proposito, ma la Guida Salumi d’Italia premia solo quelli che hanno preso voti altissimi negli ultimi anni. Tipo, che ne so, gli ultimi 5 anni? E poi, chi decide chi viene premiato? Questioni importanti, eh!

Cosa non ci deve essere nel prosciutto cotto?

Ah, il prosciutto cotto, questo rosa mistero! Dunque, cosa NON dovrebbe nascondersi tra le sue fette?

  • Polifosfati: Questi acchiappa-acqua sono usati per gonfiare il prosciutto come un palloncino. Ma noi vogliamo sostanza, non aria fritta! (E poi, diciamocelo, sanno di chimico come il profumo del parrucchiere).
  • Glutine: A meno che non vogliate trasformare la vostra pausa pranzo in un test di sensibilità, il glutine è un intruso indesiderato. Il prosciutto dovrebbe essere un porto sicuro per i celiaci, non un campo minato.
  • Derivati del latte: Lattosio nel prosciutto? Ma stiamo scherzando? Che poi, uno si aspetta di trovarlo nel gelato, mica nel panino! (A meno che non siate sadici e vogliate unire i due mondi…).

Piccola divagazione: Sapete, una volta ho visto un prosciutto cotto talmente rosa da sembrare un fenicottero imbalsamato. Ho seriamente dubitato della sua sanità mentale, e soprattutto, dei suoi ingredienti…Meglio controllare sempre l’etichetta, non si sa mai cosa ci aspetta!

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