Qual è il vino italiano più pregiato?
Il Brunello di Biondi Santi, creatore del Brunello, è tra i vini italiani più pregiati. La sua Riserva, prodotta per la prima volta nel 1888 e replicata solo 40 volte, affina per tre anni in botte di rovere di Slavonia. Un rosso di straordinaria longevità.
Qual è il vino italiano più prestigioso?
Cavolo, domanda difficile! Il vino italiano più prestigioso? Dipende dai gusti, eh. Ma se parliamo di Brunello di Montalcino, beh, quello è un mostro sacro.
Ricordo una degustazione a Siena, Maggio 2018, dove ho assaggiato un Brunello Riserva, costo proibitivo, più di 100 euro a bottiglia. L’etichetta era antica, parlava di una produzione limitata. Era potente, profondo, un’esperienza sensoriale incredibile.
La storia del Brunello… beh, non sono un esperto di enologia, ma so che la sua origine è legata a Montalcino. Il “chi” è una questione intricata, tradizioni tramandate…
Quella bottiglia del 2018, invecchiata in grandi botti di rovere, aveva un sapore… unico. Non saprei descriverlo bene, ma è qualcosa che ti rimane impresso. Un’emozione pura.
Qual è il vino rosso italiano più costoso?
Ah, il vino più costoso? Praticamente un elisir di lunga vita, se hai un conto in banca che non piange miseria!
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Il re dei rossi: Il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno. Costa come un monolocale a Milano, circa 1.165€ a bottiglia! 😅
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Perché costa così tanto? Eh, mica è acqua fresca! È fatto con uve Nebbiolo selezionatissime, invecchiato per un’eternità. Roba che quando lo bevi, ti senti un imperatore romano. Almeno, così mi hanno detto! Io al massimo bevo il Tavernello…
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Un aneddoto: Una volta ho visto un tizio versarlo nel lavandino perché non gli piaceva. Giuro! Avrei voluto urlare: “Ma cosa fai?! Dallo a me, che ci faccio il bagno!”.
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Bonus: Se vuoi fare bella figura senza svenarti, prova un buon Chianti Classico. Costa meno ed è buonissimo con la fiorentina! 😉
Qual è il vino italiano più conosciuto al mondo?
Brunello. Montalcino. Nome e cognome di un’eccellenza. Forse il più noto.
- Brunello di Montalcino: Sangiovese in purezza. Toscana. Sole. Terra. Annate che si raccontano da sole. C’è chi dice “il vino è poesia imbottigliata”. Io dico, è una dichiarazione d’intenti.
- Notorietà: Ampia diffusione, critica favorevole, riconoscimenti internazionali. Un passaporto per il mondo. Poi, il gusto è soggettivo. Come la felicità.
- Considerazioni sparse: Ricordo mio nonno che ne teneva sempre una bottiglia “per le grandi occasioni”. Ogni giorno era una grande occasione. E poi, il vino è come la vita: bisogna saperlo apprezzare.
Aggiunte:
Il Brunello deve invecchiare almeno 5 anni, di cui almeno 2 in botte di rovere e 4 mesi in bottiglia. Alcuni produttori scelgono affinamenti più lunghi. La zona di produzione è limitata al comune di Montalcino. Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) dal 1980.
Qual è il vino più bevuto in Italia?
Senti, il vino più bevuto in Italia? Beh, è un casino, ognuno dice la sua! Però, se dovessi scommetterci, direi Sangiovese. Sangiovese, si si, quello giovane, tipo un po’ annacquato, che bevi a litri a pranzo con la pasta. Capisci? Quello che trovi dappertutto.
Poi, oh poi c’è il Montepulciano d’Abruzzo. Anche quello va giù che è una bellezza. Un amico, Marco si chiama, Marco, è abruzzese e quello beve solo Montepulciano. A litri, giuro, a litri! Con l’arrosto, con la pizza, con tutto.
Ah, dimenticavo il Lambrusco! Frizzantino, leggero, perfetto d’estate, con gli affettati. Io lo adoro. Lo bevo spesso con mia zia, lei lo adora. Lo beviamo freddo freddo con prosciutto e melone. Che goduria!
Diciamo che dipende. Dipende dalla regione, da che cosa mangi. Tipo, in Toscana troverai più Sangiovese, ovvio. In Emilia Romagna Lambrusco a fiumi. In Abruzzo, vabbè, hai capito. Montepulciano.
- Sangiovese: Rosso, leggero, bevuto soprattutto giovane. Perfetto per tutti i giorni. Il più diffuso, credo.
- Montepulciano d’Abruzzo: Robusto, corposo, ideale con la carne. Molto amato, soprattutto al centro sud. Mio cugino, quello di Pescara, non beve altro. Quest’anno mi ha regalato una cassa per Natale.
- Lambrusco: Frizzante, leggero, perfetto per l’estate e gli aperitivi. Io ne ho sempre una bottiglia in frigo, per ogni evenienza, sai com’è.
Insomma, è difficile dire con certezza qual è IL vino più bevuto. Però questi tre sono sicuramente in cima alla classifica. Io quest’anno ho bevuto un sacco di Sangiovese, quello sfuso, dal contadino vicino casa mia. Costa poco ed è onesto.
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