Qual è la gradazione massima del vino?

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La gradazione alcolica massima raggiungibile naturalmente durante la fermentazione del vino si aggira intorno ai 16-18% vol. Questo limite è dovuto alla tossicità dellalcol per i lieviti, che cessano di operare a concentrazioni più elevate. Vini fortificati, come il Porto o lo Sherry, raggiungono gradazioni superiori (fino a 20-22% vol.) grazie allaggiunta di alcol etilico di origine agricola.
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Il Mistero della Gradazione: Quanto Può Essere Forte un Vino?

La gradazione alcolica di un vino, espressa in percentuale volumica (% vol.), è un parametro fondamentale che ne determina il carattere e la piacevolezza. Ma esiste un limite naturale a questa potenza? La risposta, sorprendentemente, non è un semplice numero. La gradazione massima raggiungibile naturalmente durante la fermentazione alcolica, il processo biochimico che trasforma gli zuccheri delluva in alcol etilico e anidride carbonica, si aggira intorno ai 16-18% vol. Questo limite apparentemente rigido non è un capriccio della natura, ma una conseguenza diretta della fisiologia dei lieviti, i microorganismi responsabili di questa trasformazione magica.

I lieviti, esseri viventi delicati, sono incredibilmente efficienti nel loro lavoro, ma non sono immuni agli effetti dellalcol. A concentrazioni superiori al 16-18%, letanolo diventa tossico per essi, inibendone lattività metabolica e portando alla loro morte. In parole semplici, i lieviti si ubriacano e smettono di lavorare, lasciando residuo zuccherino nel mosto e arrestando la fermentazione prima che possa raggiungere gradazioni più elevate. Questo limite naturale influenza profondamente lo stile e la tipologia dei vini, condizionando la scelta delle uve, delle tecniche di vinificazione e, naturalmente, il gusto finale.

Tuttavia, la storia del vino è ricca di sfumature e di modi per superare le limitazioni imposte dalla natura. Esistono infatti vini che superano di gran lunga il 18% di gradazione alcolica: parliamo dei vini fortificati. Questi vini, come il celebre Porto, lo Sherry spagnolo o il Marsala siciliano, raggiungono gradazioni alcoliche significativamente più alte, che possono arrivare fino a 20-22% vol., e persino oltre in alcuni casi speciali. Il segreto? Laggiunta di alcol etilico di origine agricola, detta spirito neutro o alcol vínico, durante o dopo la fermentazione. Questa pratica, antica e collaudata, permette di arrestare la fermentazione a un punto desiderato e di incrementare la gradazione alcolica, conferendo al vino caratteristiche organolettiche uniche, spesso caratterizzate da una maggiore concentrazione aromatica e da una maggiore struttura.

È importante sottolineare che laggiunta di alcol etilico non è una pratica gratuita o priva di conseguenze. Essa deve essere eseguita con grande attenzione e precisione, rispettando le normative vigenti e le tradizioni produttive specifiche di ogni regione. Un uso eccessivo o scorretto dellalcol vínico può compromettere la qualità del vino, rendendolo aggressivo al palato e alterandone lequilibrio. La maestria del produttore risiede proprio nella capacità di dosare sapientemente questa aggiunta, ottenendo un risultato armonico e di alta qualità. Quindi, mentre la natura pone un limite alla gradazione alcolica raggiungibile tramite la sola fermentazione, lingegno umano ha trovato il modo di superare questo confine, aprendo le porte a una gamma ancora più ampia di esperienze sensoriali nel mondo del vino. La gradazione, quindi, non è solo un numero, ma un elemento che racconta una storia, una storia fatta di natura, tradizione e abilità umana.

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