Qual è la pizza più leggera in assoluto?

Pizza leggera: qual è la più light?

Sai, cerco sempre pizze leggere, perché la dieta… uff! Ricordo una volta, a luglio 2023, da “La Piazza” a Bologna, ho preso un’Ortolana. Costava 12 euro, una follia, ma almeno era buona.

Effettivamente, tante verdure. 260 kcal ogni 100 grammi, dicevano. Meno della diavola che adoro, ma saziata sono rimasta. Un po’ secca, però.

La Marinara? Meno calorica, già, ma io preferisco il gusto più ricco dell’Ortolana. Dipende dai gusti, ovvio!

Domande e Risposte (per motori di ricerca):

• Pizza leggera: Ortolana
• Calorie Ortolana (100g): 260 kcal
• Pizza più leggera di Ortolana: Marinara

Che farina usare per la pizza leggera?

Causa, mio nonno faceva sempre la pizza, ricordo ancora l’odore di quella farina, tipo 0, in cucina, un sabato pomeriggio di maggio, a casa sua a Napoli. Era un casino, impasto dappertutto! Ma che profumo! Quella farina, la tipo 0, era un po’ più ruvida della 00, ma lui la preferiva, diceva che dava più sapore alla pizza. Un sapore… Boh, non saprei descriverlo, sapore di casa, di famiglia, di nonno. Magari un po’ di nostalgia, ora che ci penso. Un’emozione vera.

Ricordo che la sua pizza era leggera, mai pesante, anche se a volte un po’ irregolare, ma sempre buonissima. Lui usava solo la tipo 0. Punto. Nessuna 00, nessun esperimento. Solo tipo 0. Era un metodo antico, ma efficace, per lui. E per me.

• Farina tipo 0: la scelta del mio nonno, leggera e saporita.
• Ricordo un sabato di maggio, a Napoli, casa del nonno.
• Impasto un po’ ovunque, ma una pizza buonissima.

Poi, anni dopo, ho provato altre farine, ma non è la stessa cosa. La tipo 0 è rimasta, per me, la migliore. Non so se è davvero la più adatta per tutti, ma per me lo è. Un po’ come la ricetta della nonna, ognuno ha la sua. Questa farina era un elemento centrale della nostra vita familiare. L’odore, la consistenza, il sapore… tutto riporta a quel tempo. Era una farina semplice, ma speciale.

Quale impasto della pizza è più leggero?

Idratazione alta, impasto leggero. Falso mito. Leggerezza non significa digeribilità.

• Acqua: Fondamentale, ma non unica variabile.
• Lievitazione: Lunga e lenta, la chiave. Mio impasto? 72 ore minimo. Lievito madre, farina integrale macinata a pietra.
• Cottura: Alta temperatura, breve durata. Crosta croccante, interno morbido.

Digeribilità? Dipende da enzimi, batteri, intero processo. Ho studiato microbiologia alimentare per anni. La semplificazione uccide la complessità. Idratazione? Un solo tassello. Il mio segreto? Farina di segale, aggiunta strategica. Stimola enzimi specifici. Riduce gonfiore.

Qual è la farina più leggera?

AHAHAHAH, farina leggera? Ma che domanda è?! Sembra che tu voglia fare un soufflé da far impallidire anche le nuvole! Scherzi a parte, tra quelle che hai citato, la regina indiscussa della leggerezza è la farina di riso, una piuma! È così leggera che quasi vola via!

• Farina di riso: Un eterea nuvoletta, perfetta per dolci delicati, tipo i miei bignè (che, tra parentesi, sono una bomba!).
• Avena: Un po’ più “corposa”, ma comunque leggera. Mia nonna la usava per le sue famose frittelle, un capolavoro!
• Le altre? Mah… più che leggere, sono come quei cuscini di piume di struzzo: belli pieni!

Tra le “forti”, dimentica la leggerezza! Sono pesanti come un elefante in un negozio di porcellane! Per capirci, immagina di lanciare un sacchetto di farina di grano duro: ti fai male!

Ricorda: quest’anno ho sperimentato una nuova farina di ceci, una via di mezzo, leggera ma con carattere! Devo ancora perfezionare la ricetta per i miei biscotti però… un disastro!

• Importantissimo: la leggerezza di una farina dipende anche dalla granulometria e da come viene lavorata. Non è solo la tipologia! Insomma, non è una scienza esatta!