Quale parte del broccolo non si mangia?

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Il broccolo è interamente commestibile. Le foglie esterne, dopo la lessatura, sono ottime ripassate; le cimette sono un classico; il gambo, una volta eliminata la parte esterna dura, si cuoce con le cime. Nessuna parte va sprecata.

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Dal gambo alle foglie: Un inno al broccolo, senza sprechi

Il broccolo, ortaggio simbolo di salute e benessere, spesso viene considerato solo per le sue caratteristiche cimette verdi e turgide. Ma questo pregiudizio nasconde un tesoro di sapore e nutrienti che troppo spesso finisce nella spazzatura. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il broccolo è interamente commestibile, e sprecare una parte di esso significa privarsi di un’esperienza gustativa completa e di preziose sostanze benefiche.

Le famose cimette, protagoniste indiscusse di moltissime ricette, rappresentano solo una parte, per quanto importante, della ricchezza del broccolo. La loro consistenza tenera e il sapore delicato le rendono perfette per essere consumate lessate, al vapore, saltate in padella o rosolate al forno, in infinite varianti che spaziano dai più classici contorni alle elaborate preparazioni più complesse.

Ma non finisce qui. Le foglie esterne, spesso scartate per la loro consistenza più coriacea, meritano una considerazione attenta. Un’accurata pulizia e una breve lessatura (o una cottura al vapore) le ammorbidiscono notevolmente, rivelando un sapore sorprendentemente intenso e leggermente amarognolo, perfetto per essere ripassato in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva, aglio e un pizzico di peperoncino. Un’alternativa altrettanto gustosa è utilizzarle per preparare un pesto ricco di sapore e di vitamine.

Infine, il gambo, spesso ritenuto la parte meno appetitosa, si rivela un vero jolly in cucina. Basta eliminare la parte esterna più legnosa e fibrosa, con un pelapatate o semplicemente con un coltello, per svelare un cuore tenero e saporito. Tagliato a rondelle o a cubetti, il gambo del broccolo può essere cucinato insieme alle cimette, aggiunto alle zuppe o utilizzato nelle preparazioni al forno, contribuendo ad arricchire il piatto sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico.

In definitiva, la vera arte culinaria risiede anche nella capacità di valorizzare ogni parte degli alimenti, riducendo al minimo gli sprechi e massimizzando il gusto. Il broccolo, con la sua completa ed inaspettata commestibilità, si presta perfettamente a questo principio, offrendo un’opportunità per sperimentare nuove ricette e riscoprire il piacere di un’alimentazione consapevole e rispettosa del prezioso lavoro della natura. Quindi, la prossima volta che vi troverete tra le mani un broccolo, ricordatevi: non c’è nulla da buttare!

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