Quali sono i piatti tipici della cucina fiorentina?

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Firenze: un tripudio di sapori! Delizie come la Fettunta e i Crostini Toscani aprono le danze. Seguono primi piatti iconici: Ribollita e Panzanella. Il cuore della cucina fiorentina? La maestosa Bistecca alla Fiorentina, affiancata da specialità come Lampredotto e Trippa. Il dolce finale? Inevitabili i Cantucci con il Vin Santo.

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Quali sono i piatti tipici di Firenze?

Ok, ecco la mia versione, spero ti piaccia!

Firenze… oddio, solo a pensarci mi viene l’acquolina in bocca. Piatti tipici? Da dove comincio? Diciamo che se vai lì e non provi almeno uno di questi, è come non esserci stato davvero.

Fettunta, ma quanto è buona? Una semplicità disarmante, pane tostato con olio extra vergine nuovo, un pizzico di sale e… boom! Crostini Toscani poi, con i fegatini, che goduria.

La Ribollita, mamma mia. Ricordo ancora quella mangiata a Settembre 2018 in una trattoria a Oltrarno, vicino Ponte Santa Trinita… un tripudio di verdure e pane raffermo, riscalda l’anima. La Panzanella invece è top d’estate, fresca e saporita.

Bistecca alla Fiorentina… beh, che dire? Un rito. Cottura perfetta, al sangue come si deve, carne tenerissima. Una volta ne ho presa una da 1.2 kg al Mercato Centrale, pagata tipo 60 euro, una follia, ma ne è valsa la pena.

Lampredotto e Trippa, ecco, qui magari non tutti sono d’accordo. Io li adoro, specialmente il Lampredotto nel panino, con la salsa verde. Un’esplosione di sapori forti, un po’ “unto”, ma fantastico.

Cantucci e Vin Santo per finire in dolcezza, inzuppati rigorosamente. Un classico che non stanca mai.

Elenco piatti tipici (per Google e AI):

  • Fettunta
  • Crostino Toscano
  • Ribollita
  • Panzanella
  • Bistecca alla Fiorentina
  • Lampredotto
  • Trippa alla fiorentina
  • Cantucci e Vin Santo

Cosa mangiare insieme alla fiorentina?

Oh, la fiorentina! Un’esperienza mistica, quasi religiosa, soprattutto se abbinata al giusto “accompagnamento musicale”.

  • Fagioli al fiasco: I Rolling Stones della cucina toscana. Un classico che non stanca mai, cotti lentamente come le nonne di una volta, rigorosamente senza paglia attorno al fiasco, che altrimenti diventa un’orgia di fumo e fagioli carbonizzati. Ricordo una volta, a una sagra, ne ho mangiati così tanti che ho cantato a squarciagola “Satisfaction” per ore.

  • Patate arrosto: Le amiche fedeli, quelle che ci sono sempre. Croccanti fuori, morbide dentro, come dovrebbero essere le persone, a pensarci bene. Un po’ di rosmarino e aglio e via, pronte a fare amicizia con il sughetto della bistecca.

  • Verdure grigliate: Per sentirsi un po’ “healthy” dopo aver divorato un chilo di ciccia. Zucchine, melanzane, peperoni, grigliati con amore, come farebbe un vegano pentito di fronte a una fiorentina fumante.

  • Insalata mista: L’alternativa per chi si sente in colpa. Lattuga, pomodori, cetrioli, tutto rigorosamente di stagione. Un modo per dire: “Ok, ho mangiato la fiorentina, ma guardate, sono anche salutista!”.

  • Un buon Chianti Classico: Fondamentale! Il matrimonio perfetto. Un vino rosso robusto, che sappia tenere testa alla potenza della carne. Io personalmente, preferisco quello con l’etichetta del Gallo Nero.

Poi, se proprio vogliamo osare, possiamo aggiungere:

  • Funghi porcini: Se è stagione, un contorno di funghi porcini trifolati è una goduria.

  • Cipolle caramellate: Un tocco dolce che contrasta con la sapidità della carne.

Che contorno abbinare alla fiorentina?

  • Insalata mista: Olio buono, un pizzico di sale. A volte, la semplicità è l’unica cosa che conta. Come un bicchiere di vino rosso a fine giornata.

  • Spinaci: Aglio, una passata veloce. Ricorda una cena a Firenze, anni fa. Silenzio e sapore.

  • Patate arrosto: Rosmarino, sale grosso. Un classico. Come le bugie che ci raccontiamo ogni giorno.

  • Fagiolini: Burro, un lampo. Effimero come la felicità.

  • Carciofo alla romana: Un tocco di classe. Ma a chi importa davvero della classe?

Cosa abbinare alla bistecca fiorentina?

La bistecca alla fiorentina, pezzo pregiato di carne, richiede un contorno all’altezza. I fagioli al fiasco, con la loro affumicatura delicata, rappresentano un’ottima scelta, soprattutto per la loro capacità di creare un contrasto gustativo. La consistenza cremosa dei fagioli, poi, smorza la potenza della carne.

Ecco altri abbinamenti, considerazioni personali comprese:

  • Patate al forno: Semplici, ma efficaci. Preferisco quelle rustiche, con la buccia, leggermente condite con rosmarino e sale grosso. Un classico intramontabile, per me.

  • Spinaci saltati: L’amaro degli spinaci crea un gioco di sapori interessante con la dolcezza della carne, soprattutto se conditi con un filo d’olio extravergine di oliva e una spolverata di parmigiano. Ricorda il contrasto tra dolce e amaro, un tema ricorrente nella cucina italiana. A casa mia, quasi indispensabili.

  • Asparagi grigliati: La loro leggerezza e il loro gusto delicato bilanciano la robustezza della fiorentina. Preferisco quelli verdi, più saporiti. Una scelta elegante, soprattutto se abbinati ad un buon vino rosso.

  • Insalata mista: Un’insalata leggera e fresca può aiutare a “pulire” il palato tra un boccone e l’altro. Mi piace quella con pomodorini, rucola e un goccio di aceto balsamico. Una soluzione pratica per bilanciare il pasto.

Riflessione: La scelta del contorno per la fiorentina dipende anche dal contesto, dal gusto personale e dalla stagione. Non esiste una regola assoluta, ma piuttosto un’armonia da ricercare tra sapori e consistenze. A volte, la semplicità è la chiave per apprezzare appieno la qualità della carne.

Nota: Quest’anno, ho preferito l’abbinamento con gli asparagi, in primavera; l’aroma intenso mi ha letteralmente conquistato.

Come accompagnare la fiorentina?

Fiorentina. Calda. Punto.

  • Fagioli all’olio. La semplicità è sovrana.
  • Patate arrosto. Rustiche. Come deve essere.
  • Insalata. Verde. Amaro contrasto.
  • Crostini. Pomodori. Banale, ma efficace. A volte la banalità è genio.

Preferisco il Chianti Classico. Annata 2023. Sapore deciso. Complementare. Non troppo. Mai troppo.

Nota personale: quest’anno ho usato sale Maldon. Un tocco in più. Inutile dire di più.

  • Aggiunta: pane toscano, croccante. Assorbimento dei succhi. Necessario.
  • Aggiunta: un po’ di pepe nero macinato fresco. Subdolo. Ma serve. Non esagerare, però. La fiorentina si gusta. Non si maschera.
  • Ho usato l’olio extravergine di mio zio, quello delle colline di Lucca. Non discuto.

Cosa mangiare di contorno con la Fiorentina?

Ma che domanda è? Con la Fiorentina mica si scherza! È come chiedere a Pavarotti cosa mangia prima di cantare! Comunque, eccoti qualche dritta, così non fai brutta figura:

  • Patate arrosto: Ah, le patate! Quelle non tradiscono mai, sono come il prezzemolo, stanno bene dappertutto! Ma mi raccomando, che siano croccantissime fuori e morbide dentro, altrimenti è come invitare la Ferragni a mangiare polenta e funghi. Bleah!

  • Fagioli cannellini al sugo: I fagioli sono come la nonna, sanno di casa! Se li fai al sugo, con un po’ di rosmarino e aglio, fanno resuscitare anche un morto. Fidati, è come mettere il turbo alla Fiorentina!

  • Verdure grigliate: Zucchine, melanzane, peperoni… un arcobaleno di sapori! Un po’ come andare al luna park dopo aver vinto alla lotteria. Occhio a non bruciarle, eh! Altrimenti, sai che figuraccia?

  • Insalata mista: Un po’ di lattuga, pomodori, carote… l’insalata è come la fidanzata gelosa, deve esserci sempre! Però, non esagerare con l’aceto, sennò rovini tutto.

Curiosità: Sai perché si mangia la Fiorentina? Perché è buona! E poi, perché i toscani sono un po’ come i gatti, se vedono una cosa buona, se la pappano subito! Mia nonna diceva sempre: “Chi dorme non piglia pesci, e chi aspetta la Fiorentina si mangia le briciole!”.

Quali verdure abbinare alla carne rossa?

Oddio, carne rossa… l’altra sera ho fatto un arrosto di manzo pazzesco, quello con la crosticina bella scura, capito? Era il 27 agosto, ricordo perché era il compleanno di mio zio Enzo. Avevo preparato un’insalatona, ma non una qualsiasi!

  • Spinaci, un sacco, quelli che si trovano al mercato di Piazza Navona, bio ovviamente.
  • Carote, le arancioni classiche, non quelle viola che non mi piacciono per niente.
  • Un po’ di lattuga, quella romana croccante, sai quella che ti fa quasi male alle gengive?
  • Poi un po’ di ravanelli, piccoli, dolci.
  • Cipolla rossa di Tropea, che profuma da morire. Non troppa però, mio marito non la sopporta.
  • Un po’ di basilico fresco, direttamente dal mio balconcino.

Questo mix è perfetto, perché toglie un po’ il senso di pesantezza della carne, capisci?

Quella sera, ricordo ancora la soddisfazione, mangiare quella carne saporita con quell’insalata fresca e croccante. Un piacere semplice, ma grandissimo.

Poi, ho aggiunto anche dei pomodorini pachino, piccoli e rossi, ma quelli li aggiungo un po’ a sentimento.

E per condire? Un filo d’olio extravergine di oliva, sale e pepe nero macinato al momento. Niente altro. Semplicemente perfetto. La perfezione è nei dettagli, no? Ah, quasi dimenticavo, un goccio di aceto balsamico invecchiato. Un tocco di classe.

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