Quali sono i tempi di pastorizzazione?

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Ah, la pastorizzazione! Che argomento interessante! A seconda di cosa devi pastorizzare, i tempi cambiano eccome. Per il vino e la birra, che sono più delicati, si va piano con 60-65°C per mezzora. Invece, per trattamenti più rapidi, si alza la temperatura a 75-85°C, ma per soli pochi minuti o addirittura secondi! Immagino dipenda da quanto vuoi preservare il gusto originale dellalimento, no? Io, ad esempio, preferisco sempre i metodi più delicati, anche se richiedono più tempo, perché mi sembra che il sapore ne guadagni.

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Pastorizzare… ma quanto tempo ci vuole? Dipende, eccome se dipende! Che poi, a pensarci bene, è logico, no? Non è che puoi trattare il vino come il latte, giusto?

Prendiamo il vino, per esempio, o la birra, che sono bevande delicate. Lì devi andarci piano, con calma. Tipo 60-65 gradi, per una mezz’oretta buona. Mi immagino le bottiglie lì, immerse… che aspettano pazientemente. Tutta un’altra storia se devi fare un trattamento veloce. Allora alzi la temperatura, 75-85 gradi, pum! Pochi minuti, a volte persino secondi! Roba che quasi non fai in tempo a girarti.

E il sapore? Beh, lì è il dilemma. Perché più scaldi, più velocemente ammazzi i batteri, sì, ma… il gusto? Che fine fa il gusto? Io, per dire, una volta ho provato un succo di frutta pastorizzato a temperature altissime. Insapore. Come acqua sporca. Mai più! Meglio aspettare un po’ di più, no? Che poi, diciamocelo, mezz’ora in più o in meno, alla fine, cosa cambia? Preferisco di gran lunga un sapore più… autentico. Come quel latte fresco che prendevo da piccolo, in campagna da mia nonna… che ricordi! Certo, magari non era pastorizzato a regola d’arte, chi lo sa! Ma aveva un sapore… Ecco, quel sapore. E non credo che lo avrei ritrovato con una pastorizzazione lampo. Forse mi sbaglio, eh. Ma il mio palato, quello no, non si sbaglia.