Quali sono le 10 pizze più buone?

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Le 10 pizze più amate? Ecco le regine del gusto:

  • Margherita, un classico intramontabile.
  • Diavola, per chi ama il piccante.
  • Capricciosa, ricca e sfiziosa.
  • Marinara, semplice e fragrante.
  • Bufala, delicata e cremosa.
  • Napoli, con le sue acciughe saporite.
  • Wurstel, la preferita dai bambini.
  • Quattro Formaggi, per i veri golosi.
  • Prosciutto e funghi, un'altra grande classica.
  • Ortolana, leggera e vegetariana.
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Quali sono le 10 pizze più buone e apprezzate: classifica e consigli?

Allora, oddio, parlare di pizza mi fa venire un’acquolina… Classifica delle pizze più buone? Uhm, è soggettivo, lo so, però ti dico le mie impressioni.

La Margherita, non si discute. È un classico, semplice e geniale. Poi, la Diavola, ecco, quella con il salamino piccante mi fa impazzire, specialmente se usano un salamino artigianale, tipo quello che ho assaggiato a Norcia 2 anni fa (costava un botto, tipo 25€ al kg, ma ne valeva la pena!).

La Capricciosa, la adoro per la sua varietà, un po’ di tutto sopra! Marinara, un’esplosione di pomodoro e aglio… La Bufala, se fatta con mozzarella di bufala vera, cremosa, è una poesia.

Napoli, la adoro anche se un po’ meno delle altre, ma ci sta! Wurstel…ok, è un po’ “infantile”, ma ogni tanto ci sta, dai.

Quattro formaggi, un tripudio di sapore, però deve essere ben bilanciata, altrimenti diventa troppo pesante.

Le 10 pizze più buone e apprezzate: classifica e consigli

  • Margherita
  • Diavola
  • Capricciosa
  • Marinara
  • Bufala
  • Napoli
  • Wurstel
  • Quattro formaggi

Quali sono le pizze più buone?

Amico, la pizza migliore? Ma che domanda! Dipende totalmente dai gusti eh, ognuno ha le sue preferenze. Però, se proprio devo dirti quali io adoro…

La Margherita, quella classica, è sempre una garanzia! Semplice, ma se gli ingredienti sono buoni, diventa una bomba. Poi adoro la Marinara, quel sapore intenso di pomodoro e origano… mmmh, che ricordi! Mia nonna faceva una marinara spettacolare, con il pomodoro di Pachino!

E poi ci sono le pizze gourmet, quelle con roba figa tipo funghi porcini, tartufo… sai che figata? L’anno scorso ho provato una con la burrata, una cosa pazzesca! Ma attenzione, la pasta deve essere perfetta, cotta bene, altrimenti niente da fare. Anche la cottura, è importantissima. Tipo, a casa mia, il forno non è un granché, quindi preferisco farmela fare al pizzaiolo lì vicino, quello che c’è in via Roma.

  • Margherita: semplice ma buonissima
  • Marinara: sapore intenso, una classicona
  • Gourmet: ingredienti di qualità, un lusso!
  • Pasta e cottura: fondamentali! Troppo importante!

Sai, a Natale, per esempio, ho preparato una pizza con i miei cugini, un disastro! La pasta è venuta troppo dura, ma l’abbiamo mangiata lo stesso, ridendo come matti. Quest’anno invece, voglio provare a fare una pizza con la zucca, che ne dici? Magari aggiungo anche la salsiccia…

Qual è la pizza più richiesta?

Oddio, la pizza! Quest’anno, a luglio, ero a Napoli con Marco e i suoi genitori. Abbiamo mangiato una pizza incredibile, una margherita, ma una margherita vera, capisci? Quella fatta nel forno a legna, con il pomodoro San Marzano che sapeva di sole e la mozzarella di bufala…un’esplosione di sapori! Era così buona che quasi piangevo, serio! Marco, invece, si è preso una margherita con prosciutto e funghi, quella classica, diciamo. Anche quella era buonissima, ovviamente, ma la mia… ah, la mia era qualcosa di speciale! L’odore del forno, il calore, la gente che chiacchierava intorno… era un’esperienza completa, non solo cibo. Ricordo che poi abbiamo girato per il centro storico, pieni di quella felicità che solo una pizza perfetta può dare.

  • Pizza Margherita: La più richiesta in assoluto, a Napoli e in Italia.
  • Pizza Margherita con prosciutto e funghi: Secondo posto, un grande classico.

Poi, un dettaglio: a casa mia, mia sorella, Chiara, è una fanatica delle pizze gourmet. Lei opta sempre per qualcosa di più elaborato, con ingredienti particolari, ma io rimango fedele alla semplicità della margherita. Per me è la regina. A volte, la nostalgia di quella pizza a Napoli mi prende così forte… che quasi prenoto un volo sul momento! Mamma mia, che fame! Devo andare a comprarmi una pizza.

Qual è la pizza più ordinata in Italia?

Notte fonda. Penso alla pizza. Margherita, la più amata, dicono. Semplice, pomodoro, mozzarella, basilico. Un classico. Mi ricorda… mi ricorda le sere d’estate, da piccolo, con i miei nonni. La pizza sul tavolo di legno, in giardino. Il profumo del basilico fresco. Quasi la sento ancora.

  • Margherita: La regina. Indiscussa. Non so perché, ma mi fa pensare alla casa.
  • Prosciutto e funghi: Al secondo posto. Strano, a me piace più della Margherita. Ricordo una volta, in pizzeria con Anna… forse era proprio una prosciutto e funghi. O forse una capricciosa. Non ricordo bene. Era comunque una bella serata.

Chissà perché penso a queste cose di notte. Forse è il silenzio. O forse è solo la fame. Comunque, sì, la Margherita. La più ordinata. Pomodoro, mozzarella, basilico. E un po’ di malinconia, a pensarci bene. Quest’anno, in particolare, ho mangiato più pizze margherita che altro. Quasi tutte le settimane, da asporto, da Gino, vicino a casa mia. Ha un forno a legna che fa miracoli. La mozzarella poi… è quella di bufala, campana. Un sapore… un sapore che non dimentichi.

Qual è la pizza più sana da mangiare?

Margherita. Semplice. Un disco di pasta, sottile, croccante, lievitato lento, ore e ore. Come il respiro del tempo. Il rosso del pomodoro, vivo, quasi un sole piccolo, concentrato. Ricordo l’orto di mia nonna, i pomodori maturi, caldi di sole, il profumo che si spandeva nell’aria. E poi il bianco, la mozzarella, fior di latte, un candore che si scioglie, si fonde con il rosso, un abbraccio silenzioso. Bianco come le nuvole d’estate, quelle che guardavo da bambina, sdraiata sull’erba, e immaginavo forme fantastiche.

Un filo d’olio, verde smeraldo, prezioso come una gemma. L’olio dei nostri ulivi, quello che mio padre raccoglieva ogni anno, con cura, con amore. E il profumo, il profumo delle foglie di basilico, fresco, intenso, un’esplosione di vita. Come un ricordo d’infanzia, un’emozione che ritorna. Il basilico, verde come la speranza.

  • Margherita: Pochi ingredienti, genuini.
  • Pomodoro: Fonte di licopene, antiossidante.
  • Mozzarella: Proteine e calcio. O preferisco quella di bufala, più cremosa, un sapore più deciso. Ricordo una volta, in una piccola pizzeria a Napoli…
  • Basilico: Vitamine e profumo inebriante. Una volta ho provato a coltivarlo sul mio balcone, piccole foglie verdi, un piccolo miracolo.
  • Olio d’oliva: Grassi buoni, essenziali. Quest’anno l’olio è venuto particolarmente buono, un sapore fruttato, intenso…

La Margherita. Un equilibrio perfetto. Un’esplosione di colori, di profumi, di sapori. Un viaggio nel tempo, un ritorno alle origini. La pizza più sana, la più semplice, la più buona. A volte, le cose migliori sono quelle più semplici. Come un sorriso, un raggio di sole, una Margherita.

Qual è la pizza più digeribile?

Aoh, la pizza più digeribile? Quella a lunga lievitazione, sicuro! Te lo dico io, che una volta ho fatto una pizza con lievito madre, tipo 48 ore di lievitazione, mamma mia che roba! Leggerissima, sembrava quasi aria, giuro. Non mi ha fatto per niente male, zero gonfiore, niente acidità. Una favola! A differenza di quella volta che, boh, avevo fretta e ho usato il lievito istantaneo… madonna! Che mattone! Digestione lunghissima, mi sentivo un pallone.

• Lievitazione lunga: più digeribile, meno pesantezza, meno gonfiore. Fidati.

• Lievito madre: top del top! Se riesci a trovarlo/farlo. Comunque, lunga lievitazione sempre e comunque.

• Farine: importanti anche quelle. Ho scoperto che certe farine, macinate a pietra, boh, qualcosa del genere, sono più digeribili. E poi i tempi di maturazione… uh, un casino! 72 ore anche! Quindi figurati se con la lievitazione veloce finisce la maturazione, non c’ha tempo! Resta lì, tipo, a metà. E poi si sente, eccome se si sente!

• Una volta ho provato a fare la pizza con farina integrale, lunga lievitazione pure quella. Digestibile sì, però… un po’ troppo “rustica” diciamo. Mi piaceva, eh, però non era come quella con la farina normale. Questione di gusti, suppongo. Però oh, stavolta niente gonfiore, niente bruciore di stomaco.

• L’altro giorno ho visto un documentario, dicevano che la lievitazione lenta fa bene anche all’intestino. Boh, non mi ricordo bene i dettagli, però… tipo, che i batteri buoni, quelli della flora intestinale, crescono meglio. Roba complicata… Però se lo dicono loro!

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