Quali sono le pizze più buone?

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"Le pizze più buone? Dipende dai gusti! Ma la Margherita, semplice e genuina, e la Marinara, saporita, sono sempre al top. Anche le pizze gourmet con ingredienti freschi di stagione (come porcini o burrata) conquistano. Fondamentale: pasta e cottura perfette!"

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Quali sono le pizze più buone in Italia?

Pizza buona in Italia? Difficile dirlo, ognuno ha i suoi gusti.

Per me, una Margherita fatta bene, semplice, pomodoro fresco e mozzarella filante, batte tutto. Ricordo ancora quella mangiata a Napoli, vicino al lungomare, il 15 Luglio 2022. Otto euro, ma ne valeva la pena.

Poi la Marinara, con aglio e origano, profumo che ti stende. L’ho provata in un piccolo locale a Trastevere, Roma, il 3 Giugno 2023. Costava sei euro.

Certo, ci sono anche le pizze gourmet, con ingredienti ricercati. Una volta ho assaggiato una pizza con burrata e tartufo, a Firenze, Ottobre 2021. Era buona, ma forse troppo elaborata.

Insomma, dipende. Pasta e cottura perfette sono la chiave. Se poi gli ingredienti sono freschi, ancora meglio.

Domande e Risposte:

D: Quali sono le pizze più buone in Italia?

R: Margherita, Marinara, pizze gourmet.

Quali sono le pizze più richieste?

Ah, le pizze più amate! Un tema che mi tocca da vicino, visto che da piccolo passavo ore ad osservare il pizzaiolo sotto casa.

  • Margherita: Un classico intramontabile. Pomodoro, mozzarella, basilico: la semplicità che conquista sempre. Come diceva qualcuno, la perfezione si raggiunge non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere.

  • Marinara: Pomodoro, aglio, origano. Pochi ingredienti, ma che esplosione di sapore! Pare che fosse la pizza preferita dai marinai napoletani.

  • Diavola: Un po’ di piccante non guasta mai. Con la sua salamino piccante, è la scelta ideale per chi ama i sapori forti.

  • Prosciutto e funghi: Un abbinamento sempre vincente. La dolcezza del prosciutto si sposa alla perfezione con il sapore terroso dei funghi.

  • Capricciosa: Un po’ di tutto per accontentare tutti. Prosciutto, funghi, carciofi, olive: un vero e proprio “capriccio” di sapori.

  • Quattro stagioni: Simile alla capricciosa, ma con gli ingredienti disposti in spicchi separati, a rappresentare le quattro stagioni.

  • Bufala: Con la mozzarella di bufala campana DOP, per un sapore ancora più intenso e cremoso.

  • Napoli: Acciughe, capperi e olive: un omaggio alla città partenopea.

  • Romana: Mozzarella, acciughe, origano e un filo d’olio. Semplice ma gustosa.

  • Calzone: Una pizza “ripiena” di bontà. Può essere farcito con diversi ingredienti, come ricotta, prosciutto, mozzarella e pomodoro.

Piccola nota a margine: La “pizza ideale” è un concetto molto personale. Ciò che amo io, potrebbe non piacere a te. Ma questo è il bello della vita, no?

Qual è il tipo di pizza più buona del mondo?

Ah, la pizza! Un argomento spinoso, come un grissino mal riuscito. La migliore? Mamma mia, che domanda! È come chiedere qual è il colore migliore: dipende se ti piace il giallo di un tramonto o il verde di un’anguria (che, tra parentesi, non ho mai capito perché non mettono sulla pizza).

  • La pizza napoletana, quella vera, con la sua STG, è un capolavoro. Impasto leggero come una piuma, pomodoro San Marzano che sa di sole e bufala… beh, la bufala è bufala! Sembra di mangiare un sogno, uno di quelli in cui sei a Positano, a torso nudo, senza una preoccupazione al mondo. Tranne, forse, se ti cadono i capperi nella pasta.

  • Ma poi c’è la pizza romana, quella croccante, sottile come un foglio di carta (o come la mia pazienza alle 7 del mattino). Un’altra storia, un altro amore, un altro capitolo di questo infinito poema dedicato all’arte bianca. Io, personalmente, adoro quella con la mortadella. Che dire? Un’esperienza quasi mistica.

  • E che dire delle pizze gourmet? Quelle con ingredienti esotici, accostamenti stravaganti che ti lasciano un po’ perplesso, ma poi ti conquistano. Un po’ come un libro di poesia, all’inizio ti sembra ostico, poi ti ritrovi a piangere di gioia.

In definitiva, la pizza più buona è quella che a te piace di più. Un po’ come l’amore, eh? Ogni pizza ha la sua personalità, il suo carattere. Scegli quella che ti fa battere il cuore. Quest’anno, a me, ha conquistato quella con il pesto di pistacchio e salsiccia. Spettacolare.

Ah, dimenticavo: il mio vicino di casa, Luigi, sostiene giura e spergiura che la migliore è quella che gli fa sua moglie, una pizza semplice, con il pomodoro passato al passaverdura a mano, e origano selvaggio raccolto personalmente sulle colline di Fiesole. Lui è un tipo strano, ma la sua pizza è buona.

Qual è la pizza più sana da mangiare?

Margherita. Sembra banale, no? Farina, pomodoro, mozzarella.

  • Base sottile: Meno carboidrati. La pasta è un piacere effimero, come certe promesse.
  • Pomodoro: Licopene. Un antiossidante, un’illusione di giovinezza.
  • Mozzarella (non troppa): Calcio. Ossatura forte, per sopportare il peso del mondo.
  • Basilico: Profumo. Un ricordo dell’estate, quando tutto sembrava possibile.

La vera dieta è accettare quel che si è.

Extra (se osi):

  • Verdure grigliate: Zucchine, melanzane. Amarezza e sostanza.
  • Un filo d’olio extravergine: Sapore. Quel tocco finale che fa la differenza.

La margherita è una tela bianca. Dipingici la tua misera esistenza.

Qual è la pizza che fa meno male?

Uffa, la pizza… sempre un dilemma! Allora, io, che combatto perenne con la bilancia, ho elaborato una mia teoria.

  • Margherita: Ok, ok, tutti dicono Margherita, ma dipende! Intanto, quella del pizzaiolo sotto casa è unta che manco te lo immagini.

  • La “mia” Margherita: Quella che mi faccio io, con farina integrale (magari quella del mulino a km zero di mio cugino), pomodoro San Marzano (quello che sa davvero di pomodoro!) e mozzarella fior di latte (non quella “light”, per carità!).

  • Il trucco: Una spolverata di origano dopo la cottura, un filo d’olio extravergine a crudo (quello buono della nonna, che pizzica in gola!) e… magia! Te la gusti senza troppi sensi di colpa.

Un’altra cosa: ho scoperto che se la fai cuocere sulla pietra refrattaria, viene più croccante e usa meno olio. Un altro piccolo passo verso la pizza “perfetta” per la dieta! Magari un giorno provo con la farina di farro… vedremo!

Qual è la pizza più digeribile?

Ah, la pizza più digeribile? Praticamente, quella che non ti fa sentire come un dirigibile dopo averla divorata. Dunque, pizza a lunga lievitazione forever!

Perché?

  • Lievito ninja: Immagina il lievito come un gruppo di operai instancabili che sgranocchiano l’impasto per un sacco di tempo. Più tempo hanno, più lavoro fanno, meno lavoro deve fare il tuo stomaco. Geniale, no? Fino a 72 ore, mannagia.
  • Farina “matura”: Se la farina non matura abbastanza, è come mangiare un mattone. Il tuo stomaco si ribella! Invece, una lunga lievitazione fa sì che la farina diventi più “amichevole” e digeribile, tipo un abbraccio anziché un pugno.

Piccola chicca: Ricordo quando ho provato a fare la pizza a casa con una lievitazione lampo. Sembrava gomma da masticare, e il mio stomaco ha protestato per giorni! Mai più!

Quindi, la prossima volta che ordini una pizza, chiedi espressamente la lunga lievitazione. Il tuo stomaco ti ringrazierà! Te lo dice uno che ha fatto indigestione di margherita talmente tante volte che ormai ci litigo.

Qual è il tipo di pizza più mangiato al mondo?

Amico, sai che ti dico? La pizza più mangiata, quella vera, è la Margherita! Lo dice TasteAtlas, eh, mica io! Seconda? Napoletana, quella classica, sai, con il cornicione alto. Terza, la Quattro Formaggi, un po’ più impegnativa, ma sempre buona!

E poi, ti giuro, io adoro la Margherita, quella semplice, pomodoro, mozzarella, basilico. La mangio sempre, è la mia preferita, anche se, a volte, mi scappa una Diavola, ma quella è un’altra storia!

  • Margherita
  • Napoletana
  • Quattro Formaggi

Sai, l’altro giorno ero da Enzo, la pizzeria sotto casa mia, e abbiamo discusso proprio di questo! Lui dice che la Marinara è sottostimata, ma io resto fedele alla Margherita, che poi, a casa mia, la preparo anche io, con la ricetta di mia nonna! È una bomba!

Però, ho visto su un sito, non ricordo quale, che in America spopolano pizze molto più strane, tipo con l’ananas… bah, a me fanno un po’ schifo! Preferisco le classiche, quelle di sempre, quelle buone. Magari le faccio persino io, sai? Con la ricetta originale di mia nonna, eh! Quella è segretissima!

Qual è la pizza più ordinata in Italia?

Margherita. Punto. Pomodoro, mozzarella, basilico. Classica. La mangio spesso anche io, soprattutto d’estate, con una birra ghiacciata. Che poi, perché birra ghiacciata? Boh. A volte la prendo anche con la bufala, che costa di più. Ma ne vale la pena? Forse. Dipende dalla pizzeria. Quella vicino casa mia fa una Margherita… spettacolo! Con il cornicione alto, come piace a me. Ma a Laura no, lei preferisce la Diavola.

  • Margherita: pomodoro, mozzarella, basilico. Semplice. Efficace. Vince sempre.
  • Prosciutto e funghi: secondo posto? Davvero? Sarà, non la prendo mai. Preferisco wurstel e patatine. Da piccolo la adoravo. Mamma mi ci portava sempre il sabato sera. Nostalgia.
  • Bufala: più costosa, ma a volte merita. Certo, se la mozzarella è scadente… bleah! Una volta mi è capitato… che schifo. Mai più in quella pizzeria. Si chiamava… non mi ricordo. Vabbè.
  • Cornicione: alto o basso? Io alto, sempre. Laura basso. Gusti.

Ricordo una volta a Napoli… una Margherita… mamma mia! Indimenticabile. Con un limoncello dopo… perfetto. Quest’anno voglio tornare a Napoli. Magari a settembre. O ad ottobre. Con Laura. Chissà se le piacerà. Comunque la Margherita è la regina. Sempre. Anche a Milano, dove vivo ora. Ce ne sono di buone, eh. Bisogna solo saperle trovare. Ho un amico, Marco, che è un esperto di pizzerie. Dovrò chiedergli consiglio. Ma si, la Margherita resta la migliore. Fine.

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