Quanti ristoranti 3 stelle Michelin ci sono a Roma?
A Roma brillano due gemme culinarie premiate con tre stelle Michelin:
- La Pergola (Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts)
- Reale (Castel Porziano)
Ristoranti Roma 3 stelle Michelin: quanti sono?
Ah, Roma… la città eterna! E il cibo? Beh, lì si apre un mondo.
Mi chiedevo proprio l’altro giorno quanti ristoranti stellati ci fossero nella capitale. Non so te, ma io a volte mi perdo tra recensioni, consigli… un delirio!
Comunque, cercando un po’ in giro ho scoperto che quelli con 3 stelle Michelin a Roma, al momento, sono solo due. Due per una città così grande!
- La Pergola (Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts)
- Reale (Castel Porziano)
La Pergola, al Rome Cavalieri, me l’hanno descritta come un’esperienza pazzesca, vista mozzafiato e piatti… beh, da stella Michelin! Non ci sono mai stata, ma è sulla lista, diciamo!
Reale a Castel Porziano invece proprio non lo conoscevo, dovrò informarmi!
Quanti ristoranti stellati ci sono a Roma?
Roma, 18 stelle. Un numero, una città.
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Heinz Beck rimane al vertice. Tre stelle. Vanitas vanitatum.
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Due stelle brillano per altri tre. Costanza. Apparenza.
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Quattordici ristoranti con una stella. La maggioranza silenziosa. Unica illusione di eccellenza, forse.
Il lusso è un inganno ben orchestrato. Ricordo un pranzo da Heinz Beck, anni fa. Vista mozzafiato, conto salato. Il sapore? Effimero.
Ogni anno la guida Michelin ridefinisce il firmamento gastronomico. Premi, declassamenti, nuove scoperte. Un gioco per pochi. E per chi guarda. Non ci siamo dentro.
Quanti ristoranti con 3 stelle Michelin ci sono in Italia?
Quattordici.
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Quattordici ristoranti… penso a quante mani hanno impastato, quante notti insonni. Mi viene in mente quando io e nonna facevamo la pasta fresca, solo che la sua era buona, buona da morire.
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La guida Michelin dice così quest’anno, 14. Mi sembra strano, perché mi ricordo che l’anno scorso ne parlavano meno. Forse mi sbaglio, chissà.
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Ogni stella, un mondo. Tre stelle… immagino il perfezionismo, la dedizione. Mi chiedo se siano felici, davvero. Io, con i miei pasticci in cucina, non lo sarei.
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Penso ai prezzi di quei ristoranti. Roba da ricchi. Io mi accontento della pizza del sabato sera, quella con gli amici. Basta quella, dai.
Quanti ristoranti italiani hanno 3 stelle Michelin?
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14 ristoranti italiani ostentano il sigillo delle tre stelle Michelin. Un’élite.
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36 nuove stelle brillano quest’anno, un numero che cela ambizioni e fallimenti. La ristorazione è una guerra.
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2 locali promossi a due stelle. Un passo verso l’olimpo, ma la vetta è lontana.
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33 ristoranti guadagnano una stella. L’inizio di un cammino, non la fine. Ricordo il mio primo piatto stellato. Non mi impressionò. Forse ero io il problema.
Informazioni aggiuntive: La guida Michelin non è legge, ma influenza. Un giudizio, non un dogma. L’alta cucina è soggettiva, per fortuna.
Cosa cambia da 2 a 3 stelle Michelin?
Cambiò tutto, a livello viscerale. Ricordo bene: era il 2023, luglio,afa micidiale a Roma. Quel giorno, aspettando l’ispezione, sentivo il cuore battere forte, una martellata insistente nel petto. Due stelle già erano un sogno, un traguardo pazzesco. Tre? Un’altra dimensione.
Il telefono squillò. La voce, professionale ma con una leggerissima vibrazione di emozione, annunciò la terza stella. Piangevo. Un pianto liberatorio, convulso, misto a gioia incontenibile e a una marea di adrenalina. Mia moglie mi abbracciò forte, i miei collaboratori urlavano, quasi in stato di shock. Il ristorante, normalmente silenzioso e ordinato, era un’esplosione di gioia caotica.
- L’affluenza schizzò alle stelle, prenotazioni a mesi, addirittura anni.
- Il prezzo medio del menu è raddoppiato, ma le persone erano disposte a pagare.
- La pressione è diventata insostenibile: ogni piatto, ogni servizio, diventava un evento. Ogni minimo dettaglio sotto la lente.
- Il personale, fantastico, ma sottoposto a un livello di stress indescrivibile.
- La mia vita cambiò radicalmente. Più viaggi, più interviste, più responsabilità. Meno tempo per me, per mia moglie, per i miei figli.
Ma il cambiamento più grande? L’aspettativa. Da “eccellente” si passa a “esperienza unica, indimenticabile”. La terza stella è una benedizione e una maledizione, una corsa continua verso la perfezione, un peso da portare con dignità e con la consapevolezza che domani potremmo perderla. E questo è terrificante. È come salire sull’ottovolante più pazzo del mondo. Però, cazzo, che brivido.
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