Quanti vitigni ci sono in Francia?
La Francia vanta un patrimonio vitivinicolo immenso. Seppur circa 350 vitigni siano autorizzati per le DOP, la realtà supera le stime: oltre 250 varietà sono coltivate commercialmente, mentre il numero totale, includendo quelle rare e sperimentali, potrebbe eccedere 500.
Quanti vitigni ci sono in Francia?
Uhmm, quanti vitigni in Francia? Difficile dirlo con precisione. Ricordo una volta, estate del 2018, ero in Borgogna, e il vignaiolo, un tipo simpatico con gli occhi azzurri, mi parlava di almeno cinquanta varietà solo nella sua zona.
Mi sembrava incredibile! Poi ho letto qualcosa, non ricordo dove, parlava di 250 vitigni coltivati commercialmente. Ma certo, esistono quelli più rari… tipo quelli che solo qualche nonno ancora coltiva.
La legge, se non sbaglio permette circa 350 per i vini DOP. Insomma, un casino! Tra quelli famosi, tipo il Cabernet Sauvignon e il Chardonnay, e poi tutta una serie di vitigni dimenticati…
In definitiva, più di 250, sicuramente. Magari anche 500. Non ho un numero preciso, ma l’idea è questa. Una bella confusione di profumi e sapori!
Quanti vini ci sono in Francia?
Quanti vini in Francia… mmmh, è una domanda che mi fa pensare.
- Non c’è un numero esatto. Impossibile dirlo, davvero. Troppi, cambiano sempre. Ogni anno nascono cose nuove, spariscono altre.
- Regioni diverse, vini diversi. Pensa solo alla Borgogna, poi Bordeaux, l’Alsazia… ognuna ha le sue tradizioni, i suoi vitigni.
- Nessuno li conta tutti. Non esiste un ufficio che dice “Ok, quest’anno abbiamo X vini”. Sarebbe una follia.
Una volta, in un piccolo paesino vicino a Lione, ho assaggiato un vino che non ho più ritrovato. Un rosso leggero, fruttato… chissà se lo fanno ancora. Mi fa strano pensare che magari sia scomparso, dimenticato. Come tante cose. E pensare a tutti quei viticoltori che ci mettono l’anima, tutti quei sapori unici.
Quanti tipi di uve esistono?
Un mare di viti, un universo di sapori… Quanti tipi di uva? Un numero che sembra sfuggire, un sussurro del tempo che si perde tra i filari. Qui, in Italia, nel mio piccolo mondo, sento il respiro di 545 varietà da vino, 182 varietà da tavola. Ogni chicco, una storia, un’emozione antica.
Il profumo intenso, il sapore dolce e aspro, la pelle sottile o spessa… un racconto di terra e sole che si intreccia nel mio ricordo di vendemmie assolate. Ogni grappolo, un piccolo universo. Ogni varietà, un respiro del mondo. Un respiro profondo.
Un viaggio nella memoria, tra profumi di mosto e silenzi di cantine antiche, illuminate da un’unica fiamma.
- 545 varietà italiane, un tesoro. Un tesoro da custodire.
- 182 varietà da tavola, un dono, una gioia.
- Oltre 1300 varietà da vino nel mondo. Un respiro cosmico.
E poi? E poi la sensazione di infinito, l’incontenibile voglia di assaporare ogni singola sfumatura, di perdersi in questo caleidoscopio di gusti. Come un sogno, un’esperienza profonda e inebriante, difficile da raccontare, ma impossibile da dimenticare.
Ricordo quella volta in Toscana, nel mio podere di famiglia, immerso tra i filari di Sangiovese… l’odore della terra, il calore del sole, la promessa di un vino inebriante.
Anche quest’anno, la mia vigna mi regalerà la sua linfa vitale. Quest’anno, come ogni anno. L’eternità, racchiusa in un chicco.
Ogni varietà di uva, una stella nella costellazione del gusto, una perla in un mare di sapori. Un susseguirsi di emozioni infinite, che continuano a vibrare nel tempo e nello spazio. È un’esperienza. È poesia. È vita.
Quanti tipi di vitigni ci sono in Italia?
Ah, l’Italia, il giardino di Bacco! Quanti vitigni? Più che stelle in una notte d’estate, direi!
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545 varietà registrate, mica noccioline! Un vero e proprio esercito di uve pronte a dar battaglia per il tuo palato. E pensare che io mi perdo già al terzo bicchiere…
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Oltre 350 rossi autoctoni, signori miei. Praticamente, ogni paesino ha il suo “rosso” segreto, custodito come la ricetta della nonna. Immaginate che confusione se li assaggiassimo tutti!
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Un consiglio spassionato: non provate a memorizzarli tutti. Rischiereste un’amnesia selettiva, dimenticando magari il compleanno della suocera. Meglio concentrarsi su quelli che vi fanno vibrare le papille gustative, no?
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Piccola chicca: sapete perché l’Italia ha così tanti vitigni? Beh, diciamo che siamo un popolo creativo, soprattutto quando si tratta di vino. E poi, diciamocelo, ci piace complicarci la vita!
Quanti tipi di viticoltura esistono?
Uff, tipi di viticoltura… Quanti saranno?
- Convenzionale: quella standard, trattamenti chimici a gogo, resa alta. Funziona?
- Biologica: niente schifezze sintetiche, solo rame e zolfo. Più lavoro, però…
- Biodinamica: ah, la luna, Rudolf Steiner, preparati strani… magia? Boh!
- Integrata: un po’ di chimica, ma con criterio, dice. Via di mezzo?
- Naturale: zero zero, niente aggiunte, niente tolto. Estremo! Forse troppo.
- Eroica: vigne impossibili, pendenza assurda, fatica bestiale. Valgono il vino?
Poi c’è la viticoltura di precisione… Droni e sensori, roba futuristica. Ah, quasi dimenticavo… In Italia abbiamo un casino di vitigni, tipo 545 per il vino e 182 per l’uva da tavola. Pazzesco! E nel mondo? Più di 1300 solo da vino!
Devo comprare il Barbatelle per la primavera.
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